Cirillo Grott nasce a Folgaria (Trento) il 18 dicembre 1937, primogenito di Irma e Claudiano Grott. Scompare nel 1990. Scultore, Pittore, Poeta. Artista di fama nazionale ed internazionale, come testimoniano le numerose esposizioni tenutesi in Italia e all'estero. Le opere di Grott fanno parte di collezioni pubbliche e private.
Mostra permanente: ‘Casa Museo Cirillo Grott’ - 38064 - Guardia di Folgaria (TN) - tel. +39 0464 720190 - fax +39 0464 721638 - https://cirillogrott.com/
PENSIERO DELL'ARTISTA: “Nelle mie creazioni prevale il tema della vita, della maternità, dell’uomo in tutti i suoi aspetti esistenziali, insomma un messaggio di vita.” "… Da questa musica instancabile cerco il mio mondo e dono il mio mondo, per coloro che ancora intravedono il vero senso della vita e dell’esistere.” “L’opera d’arte non finisce mai nel tema. Il tema è relativo. L’uomo deve staccarsi dalla materia. Io vorrei riuscire a tirar fuori dalla materia quel qual cosa tra l’uomo e ciò che va oltre l’uomo.”
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Quella che oggi viene chiamata la Casa Museo, era l'atelier di Cirillo Grott e prima ancora la vecchia Chiesa di Guardia di Folgaria. Nell'edificio si trova la bellissima collezione-esposizione di quadri e sculture dell'artista, suddivisi in due parti: una privata si trova nella parte rialzata dell'atelier dell'artista ed una aperta al pubblico si trova invece al piano terra. Guardia, un paesino sospeso fra terra e cielo, a 875 metri di altitudine, affacciato sulla vallata del Rio Cavallo di fronte all'Altopiano di Folgaria (TN), circondato da boschi, prati e dirupi. Conosciuto da molti come "il paese dipinto", in questo piccolo villaggio che gli ha dato i natali e dove l'artista ha trascorso buona parte della sua vita, Cirillo Grott ha trovato l'ispirazione per creare le sue opere.
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Cirillo Grott frequenta la Scuola d'Arte di Ortisei (BZ) e l'Accademia di Belle Arti a Roma, seguendo i corsi del maestro Pericle Fazzini.
All'inizio degli anni Sessanta si trasferisce in Svizzera dove lavora presso uno scultore. Realizza le sue prime opere esposte in una collettiva a Losanna (Svizzera). Ritornato ad Ortisei (BZ) lavora assiduamente alle sue sculture, in futuro esposte prima in una mostra a Firenze e quindi a Monaco di Baviera. Nel 1963, a Rovereto (TN), Grott apre un suo atelier che in seguito diviene anche Galleria. Inizia da quel momento un'intensa attività espositiva personale e di organizzazione di mostre altrui. Si dedica anche alla pittura e alla scrittura di molte poesie. Viaggiando spesso Grott porta le sue opere alle più importanti rassegne in Italia e all'estero. Nel 1969 esegue il monumento ai Caduti di Noriglio (Comune di Rovereto, TN); Nel 1970 Grott esegue in bronzo la copertura del Fonte Battesimale della Chiesa di Cavedine (TN) e tutte le sculture in terracotta per la Cappella dell'asilo. Muore prematuramente nel 1990.
L’ultima mostra a cui partecipa è nel 1990 in Germania, a Forchheimer. Dopo la sua morte, la sua opera continua ad essere al centro di varie iniziative espositive ed editoriali ed è in continua rivalutazione da parte della critica.
Due sue sculture sono collocate a Ravenna presso il Museo del Centro Dantesco e a Milano nel Museo della Cascina Ca' Grande di Zibido S. Giacomo. Numerose sono le mostre realizzate su invito in diverse città Italiane ed estere. Le sue opere sono presenti alla IX Biennale del bronzetto dantesco a Ravenna. Nel 1994 il Museo Diocesano di Arte Sacra, centro d'Arte di Santa Apollonia di Venezia ha ospitato sculture in legno, bronzi e disegni di Cirillo Grott.
RIFLESSIONI DELL'ARTISTA CIRILLO GROTT: "La mia forse è un'espressione povera, umana, sa di lamento in ogni questione grande e piccola. Guardo gli altri e forse sono tutti travagliati per un mio particolare modo di vedere. Questo travaglio, queste braccia tese, tra la gente e nel silenzio. Poveri esseri siamo, messi a disposizione di tutte le forze della natura, più grandi di noi. E qui, in questo passaggio sappiamo odiarci e tradirci, anche amarci e sentirci due in uno in un baleno, in un mondo (quale mondo) solo per noi destinati a cadere forse prima del tramonto, o dopo il tramonto, comunque fra le cose che tramontano. E siamo morti ora, crudeli amici del silenzio, per un silenzio che non ci pensiamo come silenzio umano."
"Nella vita a portata di mano, non si crede che un artista debba essere giorno dopo giorno diverso. Non è facile credere nel suo volto, nella sua azione quale incognita manifestazione per gli altri ovvia o indispensabile. La lunga catena dei materialisti, vede un'artista nella sua azione ma non lo vede nel suo cuore! Cerco incessantemente l'entità di un nome che batte forte a queste porte di legno, sorde e levigate d'acquazzoni e vento. Nei volti scendo, cerco l'amore del loro domani. Poi, raccontando, passo e guardo le ruote dei miei carri stridenti di legno e di ferro con le loro catene spezzate. Attendo in fondo alla via di un paesaggio di fiori e di profumi di fuochi di legna, la fata dell'amore, a raccontarmi storie lontane e miti e misteri di stelle senza guerre. Attendo e muovo le mani nella mia materia per trame una vita. Forse un tema più lontano di me si chiude nel mare della mia angoscia. E l'uomo meccanico vibra di solitudine nella plebe delle volute solitudini. Ora, dove ogni gesto è politica e ogni forma desta l'interesse di un uomo profano; nel tempo dei cementi armati ci troviamo a un discorso amichevole e concreto fra i discorsi di tutti, materializzati dalla fame del denaro, si pongono a fianco al giusto valore per esserne amici o critici. No, non ci vediamo così, ed ora io, come comune narratore, mi sento spinto a parlare delle mie sculture, essere vicino a coloro che leggono la mia mano. Vorrei che la mia scultura amica di quei ceppi e di quegli abeti tra cui sono nato, scovasse nell'anima della mia gente ciò che desta stupendo interesse della natura, la potenza grandiosa di una foresta inesplorata portata alla critica del pubblico dell'oggi solo tra mille e più problemi tra descrizioni esistenziali. Vere e false. E la carovana dell'oggi cammina ancora imbrattata di fango. Ma da questa musica instancabile, cerco il mio mondo e dono il mio mondo, per coloro che ancora intravedono il vero senso della vita e dell'esistere."
"Il sacrificio del partigiano" - 1970 - bronzo, base cm 62.
"Figure" - 1975 - tecnica mista su carta - cm 50x70.
"Il Giudice" - 1988/89 legno di melo - h. cm. 74
"La discussione" - 1978
china - cm. 50x70
"La Regina" - 1984
acero - cm. 93
'LA POESIA' DI GROTT' - Commento di Renzo Francescotti “Il rapporto poesia-immaginario dell'artista si fa ancora più stretto in una lirica come 'Paesaggio' in cui possiamo leggere versi come questi:
"... Il mio pensiero spazia lontano ed il grosso tronco di noce si trasforma in un Dio dalle braccia alzate ad afferrare il cielo bianco e lontano ".
.. C'è un'anima celtica in Cirillo Grott che appare correlata al suo fisico gallico, di uomo dai capelli e dalla barba rossa. Si sa che, tra le componenti dell'anima celtica (la sacralità della natura, il coraggio oltre ogni calcolo, l'amore smisurato per la libertà. . .) l'immaginazione visionaria era una delle componenti fondamentali. … Forze misteriose, energie vitali ruotano attorno a noi, a cerchio (un cerchio che si chiude per riaprirsi in un'infinita spirale) salgono a tracciare il cerchio infinito del cosmo. Tutto questo può essere espresso solo con un linguaggio visionario che non può definire ma solo alludere. C'è una poesia di Cirilloemblematica, sin dal titolo, in questo senso, ‘Cerchi’:
"... Poi tracciavo cerchi prima d'argento poi di fuoco. Ma io ero proiettato nel tempo, e andavo lontano oltre la mia terra, verso un suono, verso una luce, oltre il vetro".
Un gesto visionario di approccio alla realtà che innerva molte pitture e sculture e tante poesie grottiane: "Uno strazio di grano urla nel vento nella marea dell'universo, la terra sputò il suo male odioso". (L'origine della creazione).
"La mia figura di stendardo svolazzava nella brezza in un cumulo di amore, di occhi e di labbra".
Questa voce visionaria sa assumere accenti sorprendentemente profetici. .. ‘L'ombra del silenzio’ è il titolo di un olio del 1987 con due figure, una femminile e una maschile avvolte da un'atmosfera oltre lo spazio e il tempo di un blu oscuro, cosmico, infiammato da una macchia rossa al centro della tela. E il titolo di una breve lirica, tra le più risolte del poeta, che riportiamo per intero:
"L'ombra del silenzio ma eri solitario in quella sera, le foglie degli ippocastani/grondavano di luce. E l'esilio delle tue voci era lontano’. Il silenzio può essere pauroso: Mi impaurisce il silenzio’. (Il volo dei miei occhi). "
Quest'uomo di una religiosità profonda quanto non formale, che nel suo laboratorio ricavato da un'antica chiesetta lavorava accanto a un fonte battesimale, che sul tema sacro ci ha lasciato alcune delle sue sculture più intense come i bronzi ‘Chi vuol seguirmi’. ... (1960), ‘La parola di Francesco’ (1979), ‘L'incontro tra Pietro e Paolo’ (1980) ha lasciato scritto un'ultima Preghiera:
"Lasciami dormire in un sonno Profondo, al di là delle pietre Scavate dall'ultimo uragano. Già molte siepi Si sono divelte, nel vento della storia."
Il suo è un sonno oltre la storia, oltre lo spazio e il tempo, nel blu profondissimo di uno dei suoi quadri." Renzo Francescotti - 1994
POESIE DI GROTT: "Amici che udite il mio canto aggrappato ad un ramo di pino che la tempesta scuote e sferza, ascoltatelo un attimo. Guardate la neve, io sono lì con voi, in quel freddo bianco del nostro amore tra fratelli ed uomini con l'unica speranza del sole ... l'unica!"
MATERNITA' "Dalla sferza giustiziera del tempo e dalla valenza fondamentale della natura la madre ha dato vita di un'altra forma alla luce, e la giusta espressione del miracolo all'esistere corona il viso di dolore giusto, per cui abbiamo un viso per sorridere. Anche il sole il vento e la strada tormentano questo valore che ha maturato il piacere di essere i più nati di tutti gli esseri."
"Maternità" - 1984 legno di carpino - h cm 111
NOTTE GITANA "La pioggia errava. Cedetti sui vortici dell'audacia gitana e le tende del coro si scuotano come brividi al vento di lampi e di tuoni. Nell'aria sospesa senti la voce dello zingaro come una nota di violini a bassa corda. Ma lento si smorza nel cuore infuocato la nota della zingara come un accordo lirico: dormono i bimbi di violini e di chitarre."
"Notte gitana" - 1984
olio - cm 150x100
FIDUCIA "Quando nell'ombra tace l'urlo E il vento disperde la nebbia Vai, che tu solo Sei l'artefice del giorno. Non piegarti ai primi passi Perché lungo la strada Troverai l'accordo Con le prime luci del sole, e la natura amica ti accompagnerà nel cammino."
GIOIA D'AMORE "I giorni passano e i ricordi restano. Ma nella sera di un qualsiasi giorno Sento il grillo che canta come sempre; C'è ancora un mulino che macina il grano, un fabbro che batte il ferro rovente, e l'acqua che scorre come il tempo per darmi la gioia di vivere infinitamente, questa storia d'amore di vita."
“Guarda il cielo, è tuo e così il sole e il vento e la tempesta e la neve E sei lì, amore, in quel lembo esistenziale della nostra vita dei nostri occhi ridenti e tristi della nostra bocca che bacia ogni impressione della grande natura (…) Non svegliarti Sogna quest’aurora e dormi serena Penserà il sole a chiamarti e ti vorrà complice di tutti i suoi giorni di luce.”
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La stampa, la Rai e varie televisioni private si sono interessate alle opere dell'artista Grott, dedicandogli numerosi servizi. Le sue opere sono pubblicate in numerose monografie, cataloghi, giornali, riviste ed annuari del settore.
Numerosi critici commentano il suo operato, segnaliamo: Giacomo Anderle - Gabriele Benzan - Silvio Biscaro - Rino Boccaccini - Simone Burckhardt -Antonio Caggiano - Karin Cavalieri - Mario Cossali - Mariagrazia Cucco - Franco de Battaglia - Fiorenzo Degasperi - Enzo Di Martino - Danilo Eccher - Renzo Francescotti - Mario Gazzini - Gino Geròla - Benvenuto Guerra - Roland Kristanel - Fernando Larcher - Gino Lubich - Ester Martinelli - Talieno Manfrini - Vera Manuelle - Pietro Marsilli - Luigi Mattei - Pier Luigi Menapace - Bruno Morini - Martha Nitz- Gian Pacher - Sandro Paparatti - Fernando Pilli - Gina Pischel - Matteo Pieropan - Nello Punzo - Martina Raso - Alberto Rella - Vincenzo Rizzonelli - Marica Rossi - Leo Rubboli - Maurizio Scudiero - Luigi Servolini - Rinaldo Sandri - Josef Unterer - Rocella Valdemone - Markus Vallazza - Marco Vallora - Stefano Zanella - Giorgio di Genova - Tiziana Cordani - Bruno Passamani - Mario Marchiando - Giovanna Nicoletti - Giorgio Segato Archivio Monografico dell'Arte Italiana - e molti altri.
Numerosi articoli e saggi pubblicati da giornali, riviste e periodici, segnaliamo le testate giornalistiche: L'Adige, Trento - Adige Panorama, Trento Mensile della Cooperazione di Consumo trentina, Trento - Alto Adige, Bolzano - Dolomiten, Bolzano - Il Corriere di Roma - Il Giornale d'Italia, Roma - Tribuna Politica, Roma - Città Nuova, Roma - L'osservatore Romano, Roma - Avvenire, Milano - Il Cittadino di Monza - Il Resto Del Carlino, Bologna - La Gazzetta di Ferrara - La Voce di Mantova - Cronaca di Piacenza - Il Gazzettino di Verona - Il Gazzettino, Venezia - Il Giornale di Vicenza - La Rivista del Trekking, Genova - La Voce Dei Berici - laReppubblica.it - www.giornalesentire.it - www.teknemedia.net
"Spirito della Foresta" - 1981/1985 Larice - h. 110 cm
PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA CIRILLO GROTT (1937/1990) A CURA DELL’ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA
Cirillo Grott, pittore e scultore: un artista che ha speso tutta la sua vita per l’arte. Un’arte assorta tra realtà e poesia, le figure di Grott divengono specchio di pensieri, segreti che si animano in uno spirito volto alla ricerca interiore. Un rapporto di complicità tra il suo essere e il mondo che sfocia in rappresentazioni integre di valori. Nella pittura Grott antepone una clamorosa evidenza contesa e ribelle sulle circostanze attuali dei comportamenti umani, che richiamano disperazione, ingiurie, cattiverie ed esplosioni: colori accesi, contrastanti circondano pezzi di figure, ritratti, personaggi evidenziati nelle più disparate situazioni, i segni marcati simboleggiano l'umanità. Attento narratore di storie: i lavori di Cirillo Grott sono ricordi di alchemiche figure religiose visualizzate da differenti punti di ricerca, autentici ritratti e composizioni figurative stilizzate approdano a scavi interiori che sottolineano emozioni e stati d’animo. Partendo da un’iconografia antica l’artista realizza figure dalle differenti posture, dalle deformazioni artistiche che richiamano ed abbracciano l’amore per la vita con il mistero della morte. Le sue opere evidenziano problematiche attuali: sconfiggono la bruttura del quotidiano ridando luce e speranza. Composizioni poetiche che prendono forma in strutture abilmente realizzate con un uso plastico della materia modellata, scavata e scolpita con la vera mano di “grande artista”. Sculture descritte dettagliatamente nei particolari si alternano a sculture di parti finite e non finite che divengono il luogo principale di osservazione per una riflessione personale ed accurata. La bellezza estetica ed accattivante dei suoi lavori diviene: la proiezione di visioni oniriche ed un’affascinate mezzo di ricerca e di comprensione. Cirillo Grott un artista che ha saputo donare allo spettatore grandi insegnamenti, riflessioni protese verso orizzonti in continua evoluzione.
Archivio Monografico Dell’Arte Italiana - Settembre 2011
ANTOLOGIA CRITICA: Scultura / Pittura /Poesia
"Grott ha vissuto in simbiosi con il bosco dal quale ha tratto la materia prima per le sue antropile figurative alle quali aggiunse l'insegnante lavoro posturale del bronzo. Artista come pochi, vissuto nella natura e nel suo religioso rispetto." Donant Conenna 22 Ottobre 2011 - Teano (CE) è stato assegnato il 'Premio Ambiente' alle opere di Cirillo Grott motivazione critica
“L’arte di Grott è un atto d’amore: egli era capace di sentire e capire l’altro. ... Nel legno Grott cerca se stesso e la verità dell'uomo.” Mario Cossali
"... Punti fermi, rivelazioni, 'flash' e sfide che è proprio la cornice di una ricerca non finita, nelle opere e nei giorni, rendono ancora più assoluti, essenziali, necessari, veri. Grott conosceva il mestiere di vivere e di scegliere; i boschi di Guardia erano la sua 'materia' ... Guardia per lui era la radice del suo grande albero, ma anche una orgogliosa testimonianza, .. alle paure della gente. Grott torceva con le mani la sua materia - il legno per trarne la vita. .. La stupenda originalità di Grott .. un necessario intreccio fra scultura e poesia che libera l'arte dalle sue banali etichettature critiche e le restituisce la sua antica dimensione sacra: .. per cercare un canto di verità. .." Franco de Battaglia - 2008
" .. Grott, ancora prima della pittura, arriva dritto al cuore del fruitore con la scultura. Qui si sviluppano la fede e la speranza nei valori della vita, dalla natura che lo attornia scaturiscono i temi della famiglia, delle natività, della maternità, del sacro, dell'amore per il creato. Accanto a questi si pongono la morte, il dolore, la sofferenza, la guerra in una continua situazione di dicotomia esistenziale tra gioia e dolore, bene e male, vita e morte. ... Il legno è sostegno di tutti i sentimenti: il senso dell'amore e dell'altro, delle difficoltà spesso angosciose, .. il senso della forza dell'uomo in ricerca. ... Alcune opere in ferro e in bronzo parlano della tragedia, del dolore, della guerra, .. ma dalla tragedia nasce sempre una nova luce. .." Matteo Pieropan - Martina Raso - 2002
“.. Il tronco dell'albero, tabernacolo della vitalità e della plasticità della scultura … una ricerca di evidente autonomia espressiva avendo il suo artefice mirato a sottrarre all'elemento primario l'appesantimento materico per decantare in modo originale, stati di grazia quali: la fuga dalle tentazioni, il prodigio dell' unione, il miracolo della nascita e le tenerezze della maternità. … Una visione che Grott, anche poeta e pittore, ha effigiato, esternando nelle creazioni che vediamo e nei versi che abbiamo scelto, gli esiti del suo lungo indagare sul potere dell'arte a difesa dei valori della vita.” Marica Rossi - Vicenza, agosto 2000
“… Grott … la sua 'arte' di profili, di ombre, di chiazze chiaroscurali, di contorsioni e tormenti, supera l'immagine statica e plastica nello stesso tempo, fino a raggiungere l'apice del pathos figurativo. Il viso, nelle sue componenti, e la dissolvenza delle ombre sono i temi ricorrenti di Grott pittore-scultore: una bivalenza che non si limita ai valori intrinsechi dell'animo umano, ma alla fuggitiva apprensione dell'attimo dello sguardo, del sorriso, della tristezza dei suoi personaggi." Vincenzo Rizzonelli
“Scolpire il legno o plasmare la creta era per Grott il sublime travaglio del liberare lo spirito con nostalgia di perennità: l'anelito di una durata dell'opera oltre il limite della precarietà e della finitudine esistenziali. … La scultura di Cirillo Grott (per lui indefettibile ragione di vita e di fede) può considerarsi religiosa anche quando non appartiene direttamente al genere dell'arte sacra: ed è tale in quanto, pur dentro la storia, contiene un'ulteriore segreta tensione verso il superamento del contingente, verso una non mai appagata trascendenza. Squisitamente religiosa era l'inquietudine creativa del Nostro, che lo spingeva ad animare spiritualmente la materia subordinandola a un più elevato dominio. Nella sua opera l'anima si fa luce e apre nella "notte" della materia un trepido varco per l'aurora dello spirito. L'arte di Cirillo Grott è essenzialmente religiosa, sia che rappresenti, di volta in volta, la "pietas" virgiliana o l'umiltà francescana, la crocifissione del Dio o quella dell'uomo, la gloria dell'Eterno o le spine del tempo." Benvenuto Guerra - 1992
"Dei due 'Altorilievi' in legno uno raffigura l'esasperazione dell'uomo privo di fede e di Dio (anime dannate, la mano di Giuda con i denari frutto del tradimento e altre visioni coronano il volto del Nazareno; l'altro denso di una raccolta di inconsuete raffigurazioni simboliche, polarizza l'interesse sulle allegorie del paradiso, dell'inferno, del purgatorio, delle anime dannate e di quelle dei credenti intorno alla testa del Cristo crocifisso." Mario Gazzini
"L'opera plastica di Cirillo Grott si manifesta fin dalla prima occhiata con due caratteristiche tecnico-formali la cui piena percezione appare decisiva per la sua effettiva comprensione. Da un lato l'impiego del legno, il materiale naturale che l'artista trovava "a portata di mano" nei boschi attorno al suo studio; dall'altro una sorta di "classicità contaminata" delle forme che muove da riferimenti storici, come Antelami e Wiligelmo, e giunge ad una espressività che tiene conto della lezione della 'scultura lingua morta' di Arturo Martini. … Nella scultura di Grott confluiscono elementi molteplici e complessi e convivono pacificamente i contrasti tra ragione e sentimento, natura e cultura, storia e memoria, in un viluppo inestricabile ed affascinante che si ricompone soltanto nel momento dell'evento plastico concluso. … La preoccupazione più importante di Grott non è soltanto quella di "rappresentare" i sentimenti ma piuttosto l'altra di esercitare un linguaggio, quello della scultura, in grado di interagire sensibilmente con l'ambiente e con i riguardanti, con la luce e con lo spazio, con la natura e con la cultura. Ecco perché la sua proposizione immaginativa oscilla costantemente e visibilmente tra un apparente realismo ed un allusivo simbolismo …. Lo scultore ha saputo trasformare la fisicità del legno in materia viva e pulsante, trasfigurarne i nodi e le venature in segni espressivi simbolicamente riconoscibili, e distanziare infine il suo 'realismo' dalla semplicistica rappresentazione. Con un'operazione che è innanzitutto poetica, esibita nelle sembianze concrete dell'evento plastico." Enzo Di Martino – 1994
ANTOLOGIA CRITICA: LA PITTURA - CICLO DI OPERE PITTORICHE DI CIRILLO GROTT: 'IL PENSIERO SCORRE NEL DISEGNO'
PENSIERO DELL'ARTISTA: "Questa pittura, pur se non sembra, è il respiro della mia terra e del paesaggio in cui sono nato. E' un paesaggio che vive tra la culla dei monti e l'aria, è la mia ricerca per il moderno ritmo di chi forse non vede. Qui ricordo il bene oscuro del tempo per rimembrare visi e calore degli animi assorti in discorsi lontani ma non tramontati, per sentire lo scoppiettio della legna nei caminetti. Lì ove il muro e il greto sono ricordo, odoranti di fumo e profumati di felicità. Nell'arcana armonia della vita, nello zampillare delle acque eterne, ove l'uomo disseta il suo cuore, ove la carovana dell'oggi cammina ancora imbrattata di fango. Ma da questa musica, instancabile, cerco per coloro che ancora intravedono il vero senso della vita e dell'esistenza."
"Notte Gitana" - 1984
olio - cm. 150x100
"Nella pittura Grott esegue lavori di notevole espressività, legati alla sua sensibilità, mai finita, tormentata, sempre piena di ripensamenti e di suggestione creativa. .." Matteo Pieropan - Martina Raso - 2002
" .. Grott ha vissuta la pittura come una seconda pelle della scultura. La sua pittura raramente è stata una pittura levigata, verosimile, .. egli andava a cercare quella crudezza di segno, quella sgranatura del colore, che appunto poteva suggerire la superficie di una scultura, sia esso in legno o in bronzo. .. La pittura di Grott è sempre stata una via 'ulteriore', autonoma dalla scultura. .. Per lui la pittura non era propedeutica alla scultura, ma un'entità in sé. Questo è chiaramente avvertibile proprio in quelle opere dove il segno si sgrana, si apre, e dove il colore non ha più la necessità di 'riempire' delle campitura, ma piuttosto va ad assumere connotazione di forma propria. .." Maurizio Scudiero - 2008
"La sua arte di profili, di ombre, chiazza chiaroscurali, di contorsioni e tormenti, supera l'immagine statica e plastica nello stesso tempo, fino a raggiungere l'apice del pathos figurativo. Il viso nelle sue componenti, e la dissolvenza delle ombre sono i temi ricorrenti di Grott pittore-sculture: una bivalenza che non si limita ai valori intrinsechi dell'animo umano, ma alla fuggitiva apprensione dell'attimo dello sguardo, del sorriso, della tristezza dei suoi personaggi. ..." Vincenzo Rizzonelli
"Giardino di creature viventi come fiori" - 1986 olio su tela - cm. 60x80
"Il grido" - 1975
pietra - cm. 28
'Altorilievi' - 1964 legno - h. 95 cm.
"Dramma umano - Martin Luther King" - 1968 - Opera donata alla moglie del martire. bronzo - cm. 97x68 (Foto in b/n)
"Danza per una piccola regina" - 1983 olio su tela - cm. 60x100
"Studio per il Giudizio Universale" - 1979 tecnica mista - cm. 50x70
"Abbraccio" - 1984 cirmolo - h. cm.120
"Torso d'uomo" - 1983
Bronzo - h. cm. 90 (Foto in b/n)
"La Dama" legno di bagolaro - h. cm.160
"Dama" - 1977
bronzo - h. cm.43
"Sforzi di buoi - I tori" - 1967 bronzo
"Psicosezione" - 1976 tecnica mista - cm. 49x33,5
ANTOLOGIA CRITICA: LA POESIA DI CIRILLO GROTT
ALLA MIA COMPAGNA "Hai dato il volto a un angelo, e nel seno vibrava l'amore per un essere. Il nodo alla gola chiudeva le tue lacrime belle come gocce d'argento. Una mano seminava fiori quel giorno che il cuore toccava, riscaldava, e dava vita a una pietra."
"Grott era un amante della poesia - racconta la moglie Alessandra - Leggeva molti poeti: Garcia Lorca, Thomas Merton, i poeti russi, Ungaretti (a cui ha dedicato una poesia), Quasimodo. ... Quelle che abbiamo pubblicato sono solo parte delle sue poesie. Le scriveva su quaderni, su foglietti, su album di schizzi. Talvolta accostava i versi a disegni; altre volte inseriva testi in versi all' interno di disegni. .. Le poesie sono tutte scritte a mano: ma qualcuna la trascrisse a macchina, mandandola a qualche concorso di poesia. ... ". La moglie Alessandra
“… In queste liriche, risalta in pieno la fantasia e la capacita espressiva di un autore vivo e vero, senza riserve o limitazioni. Si sostanziano di sogni, fantasie, emozioni, dolori, tensioni esistenziali, dentro cui vivono intensi i colori, gli elementi naturali, gli affetti, le angosce rese limpide e dolenti da una catarsi poetica, tragedie (personali e della società) appena tratteggiate, ma in grado lo stesso di penetrare l'attenzione del lettore. Certo, in primo piano campeggia sempre l'animo dell'artista, con la complessità dei suoi moti, delle sue avventure esistenziali e artistiche. … .. La realizzazione di un mondo, che ha avuto sì voce attraverso lo scalpello e il pennello, ma che qui trova forse la sua espressione più chiara e una completa, sofferta modulazione.” Gino Geròla
“.. Nella parola di Cirillo Grott .. ogni parola, ogni verso, ogni componimento non si esaurisce in sé. Lascia spazio all’intuizione soggettiva, all’indecifrabile, sublime accordo d’arpa. E’ una poesia di rigorose dimensioni espressive eppure inesauribile. … Ci è parso di trovare nella poesia di Cirillo Grott un percorso che ha sfiorato non soltanto certi correnti d’inizio del nostro secolo, ma che ha esplorato, vorrei dire, la poesia dai simbolisti ai nostri giorni, pur rimanendo una poesia sua, personale, unica, come uniche sono le sue sculture. …” Talieno Manfrini
“… Le sue poesie sono un appassionato sussurro di sensazioni che si dipanano in meravigliose forme di spiritualità. .. Cirillo Grott un’artista puro che anche i ferraresi ricorderanno a lungo.” Rino Boccaccini
“… Grott … si occupò intensivamente dei problemi estetici e umani. … Temi di un umanista e credente, il quale era convinto che, nonostante la distruzione e la morte, lo spirito e l’opera sarebbero sopravvissuti in futuro.” Josef Unterer
"... Trasuda umanità e speranza, .. la sua poesia che spesso, con una modernità spaventosa e disarmante, svela rammarico, inquietudine e disperazione per una società insensibile e distruttiva, e con le parole del cuore comunica l'incomunicabile. ..." Matteo Pierpan - Martina Raso
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L'identità artistica di Grott appare oggi inconfondibilmente connotata e valida per stile e contenuti. Nel panorama artistico del nostro tempo la presenza di Cirillo Grott continua ad essere una presenza esemplare. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. Diversi organi di stampa si sono occupati dell’artista seguendo accuratamente tutti i suoi progressi artistici. Ad oggi le sue opere continuano a riscuotere numerosi premi e riconoscimenti.
Mostre, anno 2020:
- "L'Inferno e la bellezza di Cirillo Grott" presentazione della mostra a cura di Tiziana Gazzini presso il Palazzo Trentini - febbraio 2020. La mostra che la Presidenza del Consiglio provinciale di Trento ha dedicato all’artista di Guardia di Folgaria, Cirillo Grott a 30 anni dalla scomparsa. Grott 30, il titolo della rassegna, che comprende una settantina di opere, ci rivela la varietà della produzione di questo grande artista del quale si conoscono più le sculture, ma che si scopre anche pittore dal talento fuori dal comune.
Le sue opere si trovano presso diverse collezioni, segnaliamo: Pinerolo (TO)- Collezione Civica d’Arte, Palazzo Vittone. - Trento, Museo Diocesano: viene collocato il bassorilievo in bronzo “L’incontro tra i santi Pietro e Paolo” per ricordare la visita e l’inaugurazione del museo di Sua Santità Papa Giovanni Paolo II. - Rovereto (TN): due bassorilievi in bronzo e otto quadri raffiguranti l’eccidio di Malga Zonta trovano la loro sede presso la biblioteca della Fondazione Opera Campana dei Caduti. - Folgaria (TN), Casa di Riposo E. Laner: scultura in legno L’egiziana (La portatrice d’acqua).
L'arte di Grott è stata pubblicata su numerosi annuari, libri d'arte, segnaliamo: - 'Gli anni Sessanta dell'arte italiana', Studio Arte, Piacenza. - 'Antologia figurativa', ERS, Roma. - 'Vademecum dell'arte italiana', SEN, Torino. - Sandro Paparatti, 'Cirillo Grott', Bugatti, Ancona, 1970. - 'Linea figurativa 1972-1973', Bugatti, Ancona. - Pittori italiani contemporanei, 'Il Centauro', La Spezia. - 'Archivio storico degli artisti', IEDA, Milano. - 'Catalogo nazionale Bolaffi d'arte moderna', Bolaffi, Torino, 1974. - 'Dizionario dei pittori-scultori-incisori', Alba, Ferrara, Catalogo 'Bolaffi pittori-scultori n. 2', Bolaffi, Torino. - 'Bolaffi speciale scultura', Bolaffi, Torino, 1976. - 'Pittori scultori incisori grafici d'Italia', Culturarte, Pisa, 1976. - 'Bolaffi d'arte moderna', Bolaffi, Torino, 1976. - 'Linea figurativa 1975', Bugatti, Ancona. - 'Catalogo Bolaffi arte n. 13', Bolaffi, Torino. - 'Catalogo dell'arte e dell'artigianato trentino', Arti Grafiche Manfrini, Trento, 1978. - 'Speciale Bolaffi scultura n. 3', Bolaffi, Torino. - 'Arte italiana contemporanea', La Ginestra, Firenze, 1988. - 'Libro d'onore di Folgaria', Istituto Hermes, Bolzano, 1989. - 'Cirillo Grott, Alla ricerca di un canto', La litografica, Carpi, 1990. - 'Censimento artisti triveneti '90', Arte Triveneta, Padova, 1990. - 'Scultura. Catalogo di scultura italiana n°10, Milano Edizioni Giorgio Mondadori, 1994. - 'Arte Contemporanea Italiana' a cura di Maurizio Agnellini. 'Pittori e scultori 1946-1996' Milano, De Agostini, 1996. - 'Arte Contemporanea Italiana' a cura di Maurizio Agnellini. 'Pittori e scultori 1946-1997' Milano, De Agostini, 1997. - 'Arte Triveneta del Novecento 1975-2000' a cura di Antonio Scaglia e Maurizio Scudiero: 'Centotrenta artisti a Palazzo Trentini', Rovereto (TN) 2003. - 'La collezione di opere d'arte della regione autonoma Trentino Alto Adige', Trento, a cura di Maurizio Scudiero, Stampa Lith, 2005. - 'Catalogo Scultori Italiani' a cura di Paolo Levi, Torino, Mondadori, 2006. - Storia dell’Arte Italiana del ‘900 anni 30, a cura di Giorgio di Genova, ed. Bora.
Mostre, anno 2019: - VOLANO (Trento) "Quel senso di pace" opere di Cirillo Grott (1937/1990) inaugurazione venerdì 17 maggio 2019, Volano (Trento) presso casa Legat, Via Roma. 18/26 maggio 2019.
Mostre, anno 2016:
- "Cirillo Grott e la Misericordia" straordinaria mostra dell'artista Grott, a 26 anni dalla sua scomparsa, allestita a Folgaria (Trento) presso Maso Spilzi, catalgo edizioni Osiride, presentazione di Pietro Marsilli, 02 luglio-10 settembre 2016 nell’ambito della manifestazione Emozioni al Maso: martedì-domenica 16-19, sabato e domenica anche 10-12.
- La (quasi) medesima mostra verrà poi ri-allestita a Rovereto presso la Fondazione Opera Campana dei Caduti 25 novembre 2016-08 gennaio 2017, sempre con il medesimo catalogo e sempre curata da Pietro Marsilli, in collaborazione con Alessandra Grott. Tutti i giorni con orario continuato 9-16.30.
Mostre, anno 2014:
- Presentazione della mostra “Cirillo Grott (1937-1990) e Rheo Martin Pedrazza (1924). Due artisti degli Altipiani Cimbri" inaugurazione sabato 28 giugno alle ore 16.00 Pinacoteca Rheo Martin Pedrazza di Luserna/Lusérn (Trento). Il 13 agosto alle ore 15.00 presso l’Istituto Cimbro di Luserna si svolgerà una tavola rotonda sui due artisti. 28 giugno-07 settembre 2014 www.lusern.it -
- Le opere di Cirillo Grott (1937-1990) esposte presso il Palazzo Zacco di Padova inaugurazione domenica 5 ottobre ore 17.00 - Circolo degli Ufficiali, Palazzo Zacco, Prato della Valle, Padova.
L’Archivio Monografico dell’Arte Italiana in collaborazione con il centro culturale Maison d’Art di Padova che dispone di tre sedi espositive nel centro storico di Padova, organizzatori dell'evento sono presenti all'inaugurazione.
- PADOVA - "BIENNALE INTERNAZIONALE DEL QUADRO E DELLA SCULTURA" Mostra d'arte esposte le opere dell'artista Grott inaugurazione domenica 18 maggio ore 17.00 presso la Scuola della Carità di Padova, 16/26 maggio 2014, Via San Francesco 63. Ingresso libero. La mostra è presentata dal critico d'arte Carla D'Aquino, Presidente del Centro Culturale della Maison d'Art di Padova. La rassegna si svolge in un prestigioso Palazzo Monumentale del '500 nel cuore dell'antica Padova nei pressi della Basilica di S. Antonio, situato nel centro storico di Padova. La Scuola della Carità ospita un ciclo di dodici dipinti dedicato alla vita della Madonna, dipinti da Dario Varotari nel 1579.
- PADOVA - Le opere dello scultore Cirillo Grott esposte alla TRIVENETA DELLE ARTI. L’Archivio Monografico dell’Arte Italiana in collaborazione con il centro culturale Maison d’Art di Padova che dispone di tre sedi espositive nel centro storico di Padova, organizza un appuntamento annuale di alta valenza culturale. Scuola della Carità in Via S. Francesco 63 a Padova.15/30 marzo 2014.
Mostre anno 2013:
- ROVERETO (Trento) - Le sculture dell'artista Grott (1937-1990) sono state selezionate per essere esposte il 14 e il 15 dicembre 2013 in occasione dell'evento "ComunicARTI. Comunicare l'arte, l'arte di comunicare" il nuovo evento di TRENTINO NETWORK DONNA! format realizzato da Trentino Eventi&Turismo in collaborazione con Ada Rosa Balzan.
A Rovereto presso la Fondazione Caritro il 14 e 15 dicembre due giornate dinamiche e interattive aperte a tutti. http://www.trentinoeventieturismo.it/
- PADOVA - Rassegna d'Arte Sacra dal titolo "San Francesco ed il dialogo con le creature"inaugurazione sabato 14 settembre ore 18:00 presso la Scuola della Carità (ciclo di affreschi di Dario Varotari del 1579 e di Girolamo dal Santo.) in via San Francesco, 63, Padova.
Tra gli artisti presenti segnaliamo la presenza delle opere di Grott (1937-1990), scultore selezionato dall'Archivio dell'Arte Italiana.
Presentazione di Carla d'Aquino Mineo - Laura Sesler - Gianni Nalon. All'inaugurazione sarà presente Michele Maione, presidente dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana - l'Assessore alla cultura Andrea Colasio - l'On. Milvia Boselli (delegata alle pari oppourtunità ed alle politiche della pace). Intervento del consigliere Elisabetta Fava e Gianfranco Maritan. Mostra organizzata con il Patrocinio del Comune di Padova e l'Accademia Tiberina Pontificia.
- Le sculture dell'artista Grott, esposte in mostra presso la Scuola della Carità, saranno presenti anche ad Arte Fiera di Padova con L'Archivio dell'Arte Italiana e la 'Maison d'Art' dal 15 al 18 novembre 2013, nel quartiere fieristico di Padova.
- "Luci ed ombre del legno ... una mostra che viaggia - opere in mostra di Cirillo Grott" Mostra itinerante dello scultore Cirillo Grott (Folgaria, 1937-1990) presso le sedi di: Palazzo Roccabruna - La Ghironda Modern Art Museum - Spazio Erika Klien - Museo MAGI ‘900 - Sala Museale, complesso del Baraccano.
- Dal 17 febbraio al 4 marzo 2013 presso Ca' La Ghironda Modern Art Museum di Zola Predosa (BO). - Dal' 08 al 31 marzo 2013 presso il Palazzo Roccabruna di Trento. - Dal 4 al 21 aprile 2013 mostra presso lo Spazio Erika Klien di Borgo Valsugana (TN). - Dal 22 aprile al 15 maggio 2013 presso il Museo delle eccellenze artistiche e storiche MAGI ‘900 a Pieve di Cento (BO). - Dal 16 maggio al 3 giugno 2013 esposizione presso la Sala M;useale, complesso del Baraccano di Bologna.
"L'ultimo sacrificio del partigiano" - 1970
bronzo - cm. 62
Percorso artistico di Cirillo Grott:
- 22 Ottobre 2011 a Teano (CE) è stato assegnato il 'Premio Ambiente' alle opere di Grott, presentazione critica di Donant Conenna.
- Monografia pubblicata in occasione della mostra tenutasi da Luglio a Settembre 2010:
" 'Grott 2010' 'sculture e pittura a più voci' - Cirillo-Florian" opera pubblicata unitamente alla monografia dedicata a Florian Grott (figlio dell'artista) Copertina:
Cirillo Grott, 'Monumento ai caduti di Noriglio' - 1969 - bronzo cm 230. (Foto di Silvio Gamberoni - Testo introduttivo di Karin Cavalieri - Testo critico di Marco Vallora.)
'Cirillo Grott, Pittura e Scultura' a cura di Maurizio Scudiero. Catalogo pubblicato in occasione della mostra a Palazzo Thun, Torre di Mirana, Trento, Aprile/Maggio 2008. Foto Lito e stampa 'La Grafica', Mori. Foto di Silvio Gamberoni - Walter Sguerzi - Casa Museo Cirillo Grott, Guardia.
"Grott il Messaggio oltre l'arte" Stampa novembre 2001 - Testo di Matteo Pieropan e Martina Raso. Testo critico di Mario Cossali. (Fotografie di Silvio Gamberoni - Nicola Eccher - Walter Sguerzi.)
- 'Cirillo Grott' Maggio 1999, Tipolitografia TEMI, Trento.
- 'Cirillo Grott' a cura di Benvenuto Guerra e Talieno Manfrini. Aprile 1992, Arti Grafiche Salea, Milano, per conto delle nuove edizioni Gabriele Mazzotta.
Dettagliato curriculum artistico: Cirillo Grott frequenta le scuole elementari a Guardia (TN). Nel 1952 Il padre lo iscrive alla Scuola professionale per muratori di Folgaria (TN). Riesce molto bene nel disegno geometrico. Nel 1953 entra da apprendista nel laboratorio di Folgaria dove si producono sculture in legno da inviare in America. Conseguito il diploma di maestro d’arte presso la scuola d'Arte di Ortisei (BZ) dove si lega in amicizia con gli scultori Livio Conta e i fratelli Markus ed Adolf Vallazza, nel 1961, si iscrive all'Accademia di Roma tra gli altri insegnanti ha lo scultore Pericle Fazzini.
Nel 1962 lavora in Svizzera presso uno scultore ed espone in una collettiva a Losanna (Svizzera). Ritorna a Ortisei. Prepara tutta una serie di sculture e le espone prima a Firenze, poi a Monaco.
Nel 1963 a Rovereto apre l'atelier in via Paganini e inizia la sua attività: scolpisce il legno, modella la creta, dipinge, disegna, scrive poesie, studia.
- 1963 - Roma, alla Galleria Burckhardt, partecipa alla mostra internazionale organizzata dalla "Famiglia trentina" in occasione del centenario del Concilio di Trento e vince il 1° premio di scultura; con il gruppo "Unità e universalità della cultura di Roma" espone a Salerno alla Galleria 'La Novella'; a Riva del Garda, alla Galleria La Rocca, tiene la sua prima esposizione personale.
- 1964 - Roma, alla Galleria Burckhardt partecipa alla mostra "La Natività e la Passione". Personale a Palazzo Venezia a Rovereto e a Folgaria (TN).
- 1965 - Roma, alla galleria Burckhardt, nella mostra internazionale "Dante nella vita e nelle opere", vince il primo premio di scultura. È invitato al Premio Città di Bolzano. Apre a Rovereto la Galleria Paganini. Personale a Folgaria.
- 1966 - Rovereto inizia l'attività espositiva con una mostra internazionale; artisti quali: Altona, Purificato, Berti, l'israeliano Farba, L. Servolini, E. Ranucci, Markus Vallazza, Y.M. Gouttin, Sirena (USA) arrivano nella "Città della Quercia", dove Grott vorrebbe fondare una scuola d'arte, ma il Comune non risponde. Con l'appoggio morale dell'architetto Luciano Baldessari, inizia da solo. Ha 35 allievi. Si ricordano l'entusiasmo, il clima d'amicizia, l'umiltà nella voglia d'imparare degli allievi, e la gioia di Grott. - A Mestre (VE), al Lurentianum, partecipa a un'esposizione collettiva.
- 1967 - Pesaro, nel chiostro del Beato Sante, alla mostra d'Arte sacra vince il primo premio di scultura e la medaglia d'oro con l'opera 'Natività'; - Sora (FR) vince il 2° premio con la scultura ‘Battesimo di Cristo’, opera di grande forza ed espressività esposta in permanenza nella Curia Vescovile di Sora; - Torre del Greco (NA) vince il 2° premio di scultura con l'opera ‘Pietà’; - Roma, al Palazzo delle Esposizioni, vince il terzo premio di scultura alla XIX Mostra dell'arte della Confindustria con al scultura 'Prometeo'; - Grott, presente al Premio Città di Bolzano; - Cantù (CO), alla Galleria Pianella, vince il 1° premio del bianco e nero; - Partecipa a una collettiva a Riva del Garda (TN); - Invitato al XX Premio Suzzara; - Esposizione collettiva nel Liechtenstein e a Vittorio Veneto, con il gruppo "Unità e universalità della cultura" di Roma; - Presente a Rimini al Premio Francesca da Rimini; - mostre personali a Strà (VE), Rovereto (Galleria Paganini), Cavalese (Palazzo Comunale). Il 14 maggio sposa Alessandra: dall'unione nasceranno Tiziano (1968) Emanuel (1970), Florian (1974). - Esegue un complesso scultoreo per la Chiesa dell'Istituto di Lenzima (TN).
1968 - È invitato al XXI Premio Suzzara; - Esposizione collettiva a Dizzasco (CO); - Partecipa al Premio Francesca da Rimini (segnalato) e al Premio Bolzano, a Roma, alla Galleria Burckhardt, alla mostra "La Passione di Cristo", vince il secondo premio di scultura; - Roma, al Palazzo delle Esposizioni, partecipa alla XX Mostra d'Arte della Confindustria.
1969 – Cirillo Grott segnalato alla LIX Biennale nazionale di Verona con la scultura ‘Macchina umana’; - Esegue il monumento ai caduti di Noriglio (Comune di Rovereto, TN); - Invitato al Premio Francesca da Rimini. - Personale al Palazzo delle Esposizioni di Roma dove espone, tra le altre, l'opera in bronzo ‘Dramma umano (Martin Luther King)’ che egli donerà alla moglie del martire. - Personale a Rovereto (TN) alla Galleria Paganini.
1970 - Esposizioni personali alla Galleria Tiberina di Roma e alla Galleria Città di Riva di Riva del Garda (TN). - Esegue in bronzo la copertura del Fonte Battesimale della Chiesa di Cavedine (TN) e tutte le sculture in terracotta per la Cappella dell'asilo. - Invitato al XXIII Premio Suzzara e al salone "Arte della Resistenza" a Suzzara (MN).
1971 - Personale alla Galleria Nuovo Spazio di Folgaria (TN), dove il parlamentare austriaco Hermann Rainer acquista un suo quadro che dona al Museo della Guerra di Salisburgo.
1972 - Personale al Circolo Artistico di Serrada (TN); - Mostre personali in quattro grandi alberghi del territorio folgaretano.
1973 - Esposizioni personali a: - Trento, galleria Fogolino; - Riva del Garda (TN), Galleria Città di riva; - Serrada (TN), Circolo Artistico.
1974 - Vince il 2° premio di pittura (medaglia d'argento) alla I Biennale Valle dei Laghi di Trento; - Invitato al Premio internazionale di pittura e grafica dell'Accademia Flaminia di Trento e vince il secondo premio per la grafica; - Villa Lagarina (TN) vince il quarto premio di pittura al Premio Attilio Lasta.
1975 - Personale alla Galleria Fogolino di Trento.
1976 - Al Premio di pittura Attilio Lasta di Villa Lagarina vince il 2° premio; - Roma, gli viene conferito il "Marc'Aurelio"; - Ferrara, riceve il premio "Originalità e validità".
1977 - Esposizione personale alla Galleria ‘Les Chances de l'Art’ di Bolzano; la Galleria CIDA di Milano espone in permanenza sue sculture e disegni; - Personale alla Galleria 'Alba' di Ferrara; - Firenze riceve il 1° premio "Leone d'oro" per la scultura.
1978 - Grande mostra personale alla Galleria Boccioni di Milano; - partecipa a "Presenze e tendenze dell'arte oggi" a Ronzone (TN), a cura della Galleria Les Chances de l'Art. - A Guardia (TN), nella casa della ex scuola, Grott elabora la prima idea di "Museo degli usi e costumi locali"; riscuote grande interesse anche tra i villeggianti, ma dopo pochi mesi l'amministrazione comunale di Folgaria gli impone la chiusura.
1979 - Vince il 1° premio di scultura al XV Premio internazionale Città di Caprino (VR); - Con la Galleria ‘Les Chances de l'Art’ espone a Villa Kursaal di Pallanza, alla Casa de Zinis di Cavareno, Chiostro dei Domenicani e alla fiera di Bolzano; - Rovereto (TN), partecipa alla Mostra dell'artigianato con un "avvolto" reso caratteristico nel centro storico della città e lavora dal vivo; - Trento, a Palazzo Pretorio, partecipa alla "Mostra della Natività e del Presepe".
1980 - Personali a Trento (Galleria Il Castello), a Bolzano (Galleria Les Chances de l'Art), a Folgaria (Casa della Cultura).
1981 – Trieste, mostra alla Galleria ‘Il Tribbio 2’, al ‘Centro di Cultura A. Rosmini’ di Trento con "Venti artisti contro la violenza"; - Partecipa alle celebrazioni del "Bimillenario virgiliano" di Mantova con il grande ritratto del sommo poeta. - Personali a Folgaria e Rovereto.
1982 - Espone al "Salon des nations" di Parigi. - Partecipa a un'esposizione collettiva alla Sala Major di Pergine (TN).
1983 - Partecipa alla Biennale d'arte Sacra in Palazzo Pretorio a Trento; - Invitato alla VI Biennale dantesca di Ravenna. - La sua scultura è oggetto di tesi di laurea a Monaco.
1984 - Mostra personale al Palazzo Assessorile di Cles (TN); - Collettiva alla Fondazione Musco Pagani di Legnano; - Partecipa ai concorsi internazionali di scultura all'aperto di Cortina d'Ampezzo e Madonna di Campiglio; - Esegue sculture in ghiaccio a Folgaria (TN).
1985 - Personali a Ferrara (Galleria Pomposiana), Bolzano (Galleria Les Chances de l'Art); - Invitato alla VII Biennale dantesca di Ravenna e a una collettiva in Palazzo Pretorio a Trento; - Partecipa a concorsi di scultura all'aperto a Cortina d'Ampezzo e ad Asiago.
1986 - Collettiva al Giardino ‘Richiedei’ di Gussago (BS); - Esegue le sculture per una Cappella cimiteriale della famiglia A. Manara a Imola (BO) e una grande croce per il cimitero di Merano (BZ).
1987-88 - L'amministrazione comunale di Folgaria lo incarica di preparare bozzetti di sculture per valorizzare il complesso del Palasport. Studia e lavora vari mesi, prepara bozzetti sullo sport, la musica, lo studio, il girotondo. L'opera non avrà esecuzione.
1988 - É invitato alla VIII Biennale del bronzetto dantesco di Ravenna e a una collettiva al Palazzo Alberti di Rovereto; espone sculture all'aperto a Belluno. - A Guardia promuove l'iniziativa "Guardia: i muri raccontano", prima rassegna di arte murale, eseguendo due murali sulle sue case. - A Trento, su invito del centro Culturale ‘Il Mosaico’, partecipa alla collettiva "Maria madre di Dio" alla Camera di Commercio.
1989 - Personale nell'aula consiliare del Palazzo della Regione di Trento; - collettive al Castello di Stenico (Premio Castel Stenico), a Castel Beseno, ad Asiago, a Riva del Garda (Castello La Rocca), a Trento (Palazzo Trentini, Biennale d'arte sacra). - A Guardia, per il periodo natalizio, concepisce in un vecchio ‘avvòlto’, la prima ‘Mostra della Natività e della madre’.
1990 - Collettiva a ForchLeimer, in Germania. - Cirillo Grott muore il 27 febbraio.
- Le sue opere sono esposte alla IX Biennale del bronzetto dantesco a Ravenna. - Rassegna ‘L'uomo, l'albero, il fiume’ a Castel Ivano (TN). Con la collaborazione del gruppo "R.C. Guardia" si tiene la prima mostra personale postuma a Guardia. Nel contesto della Mostra dell'artigianato di Rovereto viene organizzata la personale, "Omaggio a Cirillo Grott" e la seconda ‘Mostra della natività e della madre’ sempre a Guardia. - Due sue sculture vengono collocate a Ravenna presso il museo del Centro Dantesco e a Milano nel Museo della cascina Ca' Grande di Zibido S. Giacomo (MI).
1991 - Opere di Grott sono presenti alla mostra "L'arte e il mistero cristiano", al Palazzo Vittone di Pinerolo (TO). - A Guardia, con "Omaggio a Cirillo Grott", gli amici artisti trentini del gruppo "La Cerchia" lo onorano con una rassegna concepita come un convinto omaggio a quell'anima della natura e ancor più della montagna che Grott aveva espresso nelle sculture, nei disegni, nelle poesie. - Al Palasport di Folgaria il 5 gennaio, viene presentato da Arnoldo Foà 'Alla ricerca di un canto, volume di poesie di Grott' . - A Trento, in febbraio, personale alla Galleria Quadri d'Arte: sono esposte opere inedite. - Bolzano, Castel Mareccio, mostra personale presentata da Benvenuto Guerra.
1992 - "La natività e la madre" è il titolo della mostra collettiva in ricordo a Cirillo Grott tenutasi a Guardia di Folgaria. - Nel febbraio è organizzata la mostra personale alla Galleria Spazio Arte di Rovereto, introdotta da Talieno Manfrini. - In maggio la Galleria Fogolino di Trento lo ricorda con una rassegna di scultura e pittura. Lo stesso mese viene presentata una antologia di scritti e opere sulla figura di Cirillo Grott. Il volume è curato da Benvenuto Guerra e Talieno Manfrini, editore è Mazzotta di Milano.
1993 - Due mostre dedicate a Cirillo Grott a Cremona e a Mantova mettono in luce il rapporto tra la scultura in legno e i disegni. - Canale di Tenno, mostra omaggio dedicata alla ricerca realizzata tra il 1967 e il 1990.
1994 - Continua l'attività della moglie Sandra nella promozione della conoscenza dell'opera di Cirillo Grott. - A Guardia di Folgaria è allestita una mostra di scultura. In giugno si tiene l'esposizione dedicata "Alla ricerca di un canto" a Mantova Palazzo Ducale. - In autunno il museo Diocesano di Arte Sacra, centro d'arte di Santa Apollonia di Venezia ospita sculture in legno, bronzi e disegni.
1995 – Milano, nella Sala Conferenze dell'ufficio del Turismo Trentino è presentata una mostra di sculture ‘La natività e la madre’. - Pinerolo (TO) si tiene l'importante personale ‘L'arte e il mistero cristiano’ dove accanto alla scultura di Cirillo Grott è esposta la pittura di Trento Logaretti.
1996 - "Storia di Amore e di Vita" è il titolo della personale che si tiene a Vicenza presso gli Archivi Napoleonici.
1997 - Cremona, Palazzo Grasselli e Centro Espositivo di Longare (VI), ospitano le sue opere. - In novembre a Piacenza presso la Galleria d'arte ‘La meridiana’ è nuovamente messa in mostra la sua ricerca.
1998 - ‘Memoria per Malga Zonta’ è illustrata, attraverso disegni e bozzetti preparatori, presso il Museo Storico della Guerra di Rovereto.
1999 - Trento, a Palazzo Trentini, si tiene la mostra personale dedicata all'opera scultorea.
2000 - Basilica di Monteberico (VI), ‘Scolpendo nel Santo Nome di Maria’ a cura di Marica Rossi. - Arco (TN), Casinò Municipale, ‘Le maternità’.
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Tutte le Opere dell'artista Grott catalogate nel nostro Archivio sono disponibili. L'Archivio Monografico dell'Arte Italiana è a Vostra disposizione per farvi visionare, senza alcun impegno di carattere economico, le opere dell'artista. Potete contattare la segreteria dell'Archivio info@arteitaliana.net Su richiesta siamo in grado anche di mettervi in contatto direttamente con gli eredi dell'artista.
N.B. : Tutte le opere sono pezzi unici e sono corredate da certificato di garanzia.
Mostra permanente: ‘Casa Museo Cirillo Grott’ - 38064 - Guardia di Folgaria (TN) - tel. +39 0464 720190 - fax +39 0464 721638 - http://www.grott.net/
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Le opere di Grott C.
Dario bronzo
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Amanti a passo di Danza bronzo
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Amanti a passo di Danza bronzo| cm h43 | Anno: 1990