Gabriele Pala, illustratore di genere, unico nella sua interpretazione, le sue opere conquistano un pubblico mirato di amatori e collezionisti nell’occasione delle numerose mostre d’arte a cui partecipa.
TRIESTE Barcolana 55 – La regata più grande del mondo. 29 settembre/ 08 ottobre 2023
sarà presente l'artista triestino Fulvio Conte.
La Barcolana è una storica regata velica internazionale che si tiene ogni anno nel Golfo di Trieste.
UDINE FIERE 70° EDIZIONE DI CASA MODERNA
Dentro la natura selvaggia di GIANNI BORTA - mostra immersiva
inaugurazione: sabato 30 settembre ore 11:30 - padiglione 6.
L'artista Maddy (Maddalena Mozzo) presente all'esposizione collettiva internazionale "Noon - Chi" Palazzo Velli, Roma, a cura di Beatrice Cordaro. La mostra è aperta fino al 07 ottobre 2023.
Raffaella Calcagnini nasce a Fano (PU) dove vive ed opera, consegue il diploma di maturità d’arte applicata presso l’Istituto d’Arte di Fano, e il diploma dell’Accademia di Belle Arti di Urbino nell’anno accademico ’92/93.
Ha partecipato nel 1996 alla trasmissione “Tandem”, Salotto Culturale di discussione sull’arte di R.T. V. di S. Marino, come "Artista Emergente nell’arte contemporanea" intervistata dal giornalista Rai, Simone Socionovo.
Le opere di Raffaella Calcagnini sono state scelte come copertine di libri, copertine di cd, sono pubblicate in cataloghi d’arte curati e presentati da noti critici tra cui Vittorio Sgarbi.
L’opera realizzata da Raffaella Calcagnini dal titolo “La Sorgente” (cm 80×180), è esposta in permanenza alla TDA Informatica di Pesaro dall'anno 2002.
Ha realizzato alcuni “Trompe l’oeil” in diverse città delle Marche e dell’Emilia Romagna, a Fano (PU) e a Montemaggiore al Metauro (PU) nel 1997, nella città di Cattolica (RN) nel 1998 e a Rimini nel 1999.
PENSIERO DELL'ARTISTA
“La mia arte, i miei dipinti vengono partoriti dal lavoro involontario dell’anima nella quale l’intenso linguaggio del cielo diventa eterno linguaggio divino che va ad incontrare l’immagine della Cosa più Sacra che conosciamo: la Vita.”
Raffaella Calcagnini
"Il quadro è colore, il colore è luce.
Fermati ed osserva: tuffati,
lasciati trasportare dalla corrente del tuo spirito
e vedrai tensioni, gioie, dolori, speranze …
conscio ed inconscio trasformarsi in colore.
Ti ritroverai viandante
nel teatro dei tuoi pensieri sospesi tra le nuvole.
Raffaella Calcagnini proietta il suo estro creativo verso la dimensione dell’armonia cosmica e del sentimento. I suoi dipinti sono la rilevazione della nostra anima, una sublimazione della natura, del divino.
L’indicatore del cielo è elemento scenografico in tutta l’arte pittorica di Raffella Calcagnini, un cielo ricco di irradiante luce e dotato di un’energia vitalizzante che permea ogni tassello della sua tela. Un cielo che gioca un ruolo fondamentale nel definire un dinamico pensiero che corre e muta continuamente. Le sue opere sono un continuo viaggio alla scoperta dell’esistenza. Il cielo è elemento fondamentale nell’arte, gli antichi lo percepivano come un’emanazione del sacro, partendo da questa scoperta l’artista Raffaella realizza le sue opere cercando anche una precisa destinazione: partendo dalla terra giunge in un mondo superiore risvegliando e alimentando la ricerca spirituale che è dentro di lei. La sua pittura è di notevole fascino sia per la composizione affascinante e misteriosa, sia per la vivacità cromatica, che mette in luce tonalità ed ombre, sia per l’equilibrio compositivo.
Guarda il video delle opere dell'artista Raffaella Calcagnini pubblicato su youtube.
Le opere di Raffaella Calcagnini sono sottoposte all'attenzione della critica d'arte, sono recensite da giornalisti, critici d'arte e personalità artistiche, segnaliamo:
Giampaolo Baldelli - Davide Bossetti - Massimo Foghetti - Tiziana Fuligna - Roberta Melasecca - Arianna Piermattei - Piero Talevi - Oscar Tugnoli.
PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA
RAFFAELLA CALCAGNINI
A CURA DELL’ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA
Nelle opere di Raffaella Calcagnini il cielo è significativo e custodisce le misteriose lettere della natura, una scrittura magica utile per la divinazione. Le opere possiedono le caratteristiche luminose, l’opacità, la trasparenza, la precisione delle mescolanze dei colori, qualità ottenute dalla tecnica particolare e raffinata che l’artista realizza ed adopera con meticolosa maestria. Un paesaggio ricco di mistero dove si evince una tridimensionalità che cattura l’attenzione, il colore è vivace e arricchisce la scenografia abitata da personaggi e simboli leggendari. Sulla tela si scagliano passaggi, labirinti quasi fossero delle scie o dei cassetti in movimento dove sono racchiusi i segreti della nostra anima.
Il colore segue il corso delle nuvole e degli elementi presenti consentendo così una dilatazione o un restringimento della profondità dell’opera portando una luce intensa sulla linea misteriosa di un orizzonte immaginario.
Linee, diagonali, forme geometriche come cubi, rettangoli e quadrati, gocce d’acqua, frammenti, disposti come scala o come un sentiero affilati dalla luce che si riflette nelle tonalità variegate del blu e dell’azzurro, generano un movimento di piani dove sembra intravedersi il passaggio da percorrere per raggiungere la purezza dell’anima ed una consapevolezza imminente.
Per la scelta tonale forte il cielo sembra apparire come un muro freddo, quasi drammatico, ingentilito dalla formazione nuvolosa della luce e delle tonalità soffuse dell’azzurro che donano un senso di rilassamento e di profondità all’intera composizione.
La luce ha un effetto immediato e diffuso in grado di irradiare la drammaticità del cielo esaltando lo sfondo e linee incisive, segmenti, forme geometriche, placche di ghiaccio abitate da spiriti dell’aria che viaggiano liberamente in tutta la composizione scoprendo l’universo.
La genesi del cosmo affascina l’artista Calcagnini che con ingegno creativo reinterpreta il tema delle origini dell’universo, attraverso la sua pittura l’artista unisce arte e scienza per scoprire il suo viaggio al centro del pianeta. Ecco che nasce una forma complessa di una struttura architettonica di forte impatto visivo, una stuttura dove la natura è elemento essenziale di tutta l'abitazione. Il cielo diventa per l’artista un luogo di affetto e di amore, quasi fosse una casa, calda e accogliente, dove si vivono gioie e anche amarezze.
Uno studio accurato sulle nuvole presenta la loro mutevolezza e leggerezza, simboleggiano tutto ciò che è in movimento ed instabile, un gioco di opposti che mette in luce evanescenti e immateriali momenti di vita nati da una forte ispirazione della realtà. Le nuvole e il cielo sono il campo principale di studio e di ricerca della pittrice Raffaella Calcagnini che grazie all’uso incredibile della sua tecnica pittorica scopre il lato irrazionale di tutta la sua opera d’arte.
Archivio Monografico dell'Arte Italiana - Giugno 2022
ANTOLOGIA CRITICA
OLTRE I LIMITATI CONFINI DELL’INVISIBILE. “Giovane d’atmosfera che concretizza in composizioni armoniche l’immagine che ha dentro di sé in una direzione essenzialmente astratta/informale, pur lasciando intravedere i segni della Nuova Figurazione.
Nella composizione la luce è filtrata, ma in primo piano, perché sia solo partecipe e testimone del momento che fissa la visione e si accordi con le note che scandiscono l’emozione subita. Si nota nei suoi grigi/azzurro un armonioso crescendo di rivelazione che però fanno intuire altri segreti che, in un alternarsi di motivi di gioia e di tristezza, invitano con fascino alla scoperta.
Raffaella Calcagnini è una pittrice romantica che desidera dare forma ai suoi pensieri e alle sue emozioni.
La sua padronanza coloristica dai toni soffusi a volte sfumati, la fantasia, la capacità di recuperare in chiave trasfigurante l’essenza e le inflessioni della memoria, sono messaggio con cui è agevole entrare in sintonia. La ricerca spaziale è costante, lo spazio pittorico e lo spazio visuale concordano in un silenzio atmosferico che si determinano, quasi, oltre il rettangolo della cornice, in una estensione che va oltre il limite della sensibilità oggettiva della pittura.
Il rapporto col reale è veloce e appena percepibile, ogni pennellata è funzionale alla creazione di un’armonia estetica, suggerita alla sua sensibilità del quotidiano meditare sulla realtà. Raffaella proietta lo sguardo nella fantasia oltre i limiti confini del visibile, in realtà un’artista romantica che desidera dare forma ai suoi pensieri e alle sue emozioni.
La sincerità con la quale essa utilizza i suoi mezzi d’espressione, le varranno per mettersi sempre più in evidenza nel difficile mondo dell’arte.”
Oscar Tugnoli, pittore e critico d’arte - Direttore EuropArt, Bologna, Collaboratore RAI
“Raffaella Calcagnini è una pittrice di arte sacra che imprime le sue emozioni con una pittura ad olio che fa uso essenzialmente delle tonalità del blu. I suoi quadri rimandano costantemente alla dimensione metafisica della realtà: osservando i particolari dei suoi quadri emergono verità di fede sempre più profonde. Questi particolari a volte vengono ad assumere significati diversi, similmente a quanto avviene nella “psicologia della forma” (Gestalt), dove “il tutto” non si ottiene mai come somma delle parti. è interessante notare come la scoperta dei significati “nascosti”, che è legata all’esperienza passata dell’osservatore e alle sue percezioni, completi man mano il quadro d’insieme in un tutt’uno armonico.”
Davide Bossetti - teologo
L’OSPITALITA' DELLA PITTURA. IL CIELO DIPINTO. "Le pitture di Raffaella Calcagnini ci conducono dentro questo mondo, ci invitano ad osservare.
E come guardando le nubi cerchiamo di afferrare con la vista una figura, una forma a noi nota, così, anche di fronte a queste “finestre sul cielo”, l’occhio rincorre una linea, un segno familiare alla ricerca della propria immagine. ...
Tuttavia di fronte a queste opere, nel cercare ognuno la propria, noi troviamo alla fine la forma che l’autrice, in maniera più o meno palese, ha sigillata nella sua pittura. Una volta individuati il profilo di un angelo o un Cristo sulla Croce tra i vapori delle nubi dipinte, lo sguardo non li lascerà più: il segno pittorico ferma l’attimo in cui l’osservatore identifica l’immagine. Ecco il giuoco tra pittrice e osservatore il quale in un certo senso, scrutando il dipinto, ripercorre empiricamente il processo creativo dell’artista che ha, a sua volta, scrutato “i travolgenti e suggestivi spettacoli che il cielo ci offre fedelmente, con il passaggio dal giorno alla notte, dalle nubi al sereno, dai temporali all’arcobaleno, dalle albe ai tramonti, dalla luna alle stelle”.
Tiziana Fuligna - storico d’arte contemporanea
LA PITTRICE AZZURRA. “L’azzurro è il colore predominante nelle opere pittoriche di Raffaella Calcagnini, ormai conosciute e riconosciute da molti. “Arriverò in cielo da quella parte di azzurro” è il titolo di un mio recente libro di poesie; quando per la prima volta ho avuto la fortuna di incontrare Raffaella ed ammirare i suoi quadri, ho subito accostato la sua arte pittorica, dove il blu, il bianco, il grigio dominano la scena, a quei luminosi spazi che ho incontrato attraversando la piana di Castelluccio di Norcia; lì i colori forti della valle si mescolano con quelli tenui dell’azzurro terso del cielo, del bianco-latte delle nuvole, e del grigio chiaro dei monti Sibillini.
La tecnica pittorica che adopera per realizzare i suoi quadri è molto semplice e non ha segreti, usa infatti i colori a olio e dipinge su tavole di compensato di varie misure. …”
Piero Talevi - Il Giornale del Metauro
“... Le sue opere, piene di luce e di azzurro, stavano ad indicare la sua continua ricerca verso l’alto e verso l’universo, laddove la sua anima volge lo sguardo per trovare sentimenti e sensazioni che la vita le ha negato da ragazzina.”
Giampaolo Baldelli
LO SPAZIO DI RAFFAELLA CALCAGNINI. "... La sua pittura riesce a trasmettere nel momento in cui rinfrange, con i più ardui giochi di luce, i colori di un cielo animato da mille guizzanti tensioni o immagina la figura di un Cristo che, nel momento in cui muore, emana il più potente anelito di vita. E il tutto è composto con tessere musive, ad incastro, come la felicità si innesta e si collega alla tristezza, per esplodere ancora dopo in un boato di policrome emozioni.
Massimo Foghetti, giornalista
UN’ICONA VIRGINALE. "... Il candore di Raffaella Calcagnini può apparire anacronistico, persino controproducente. Ma il personaggio è autentico; ha scelto di peregrinare per i sentieri del cielo piuttosto che correre sulle autostrade illusorie della terra. Di qui un transito obbligato che la porta a esprimersi attraverso un linguaggio lirico in una modalità pittorica fresca, decisamente originale, svincolata da maniere e suggerimenti dell’arte militante. Ne va sottolineata anzitutto la sincerità scoperta, l’urgenza di comunicare stati d’animo, intenzioni, turbamenti, per via diretta, senza infingimenti, in una sorta di ricerca di universo perduto, di valori assoluti. Trapela il desiderio di rintracciare la casa originaria, il bene lasciato, perduto nell’oblìo della coscienza, ma che si ha certezza esistere nelle altezze della surrealtà, il cui eco riverbera potente nel pozzo degli archetipi. Gli occhi e il pensiero di Raffaella sono rivolti al cielo, alla grande opera in perenne cambiamento, ai suoi azzurri, bianchi, grigi e neri notturni; alle sue presenze, fatte e disfatte, in fugaci provvisorie visioni. Ma le emozioni, tanto più profonde esse siano, appartengono a quel mondo interno e scuro dal quale, consapevole o no, la pittrice attinge. Per cui il suo non è un fare radioso, solare, ma piuttosto qualcosa di enigmatico, frutto del compromesso tra ombra e luce, tra speranza e disperazione. Pittura malinconica e lunare, tenera e dolente come un’icona virginale. La libera espressività del suo fare non conosce il confine tra astratto e figurativo e non per scelta dotta, ma per la connaturata consapevolezza del “continuum” che lega ogni cosa all’altra, in un pleroma senza inizio né fine. Perciò la coerenza non ne soffre. Né potrebbe essere altrimenti, almeno finché il modello di indagine e di ispirazione totalizzante, in cui trasferire l’emotività, resterà per lei quell’immenso oggetto che ci sovrasta, mutevole e mai ripetibile, ma unico, senza interruzioni, infinito.”
Arianna Piermattei, critico d’arte
UNDERSTANDING CLOUDS. “… Il lavoro di Raffaella si colloca tra terra e cielo, giardino di sotto, giardino in alto. Il cielo, dimora di insondabili memorie, teatro vivo dell’irrazionale e della conoscenza, spazio incontrollato e dimora della coscienza, si materializza in luce e colore. E l’anima sprofonda e improvvisamente si rialza, tirata e attirata da un insieme energetico e brulicante.
… Nel sistema indeterminato del cielo anche Raffaella cerca il proprio riflesso, il big bang delle origini, l’entropia, il mistero della creazione e dell’apocalisse, la trascendenza dai propri limiti. Divisa tra una fisica microcosmica e una metafisica elementare, addita al cielo nella sua duplice visione, quella empirica, reale e scientifica, e quella simbolica e intrisa di riferimenti culturali del momento storico in cui vive ed opera. Cieli nuove e terre nuove 6 sono strette da un filo indelebile e continuo, un flusso ininterrotto e circolare di vita e morte che si configura nella stessa identità di Dio e nella sua relazione con l’umanità.
Nelle opere di Raffaella a volte solo nuvole, monotòne, con l’unico pigmento stirato dalla luce che trasfonde in velature abbaglianti: si stagliano dal profondo nero, dal buio del divenire, per esplodere in soffi virginei e sgorgare in cerulei zampilli. E anche: microgocce rarefatte, materializzate e sospese, accompagnano nel viaggio delle formule e dei dettagli. Nulla è facilmente misurabile: più la scala di misura diminuisce e più aumentano le dimensioni; la realtà si mostra nella sua indeterminatezza di vertigine, inquietudine e tensione alla salvezza. In altri lavori appaiono i segni dei percorsi dell’uomo, del suo agire: elementi decostruiti, piani obliqui aggettanti, fratture esplose e disgregate assumono la stessa materialità del cielo e delle nubi. Possiamo abitare il cielo nello stesso modo della terra o anche informare la terra con le coordinate dell’etere, poiché viandanti in unico Essere che contiene tutte le storie possibili e la molteplicità di ogni vissuto possibile.
Cielo (terra), distrattore strano che ha per teatro le nuvole7 (l’uomo), include al suo interno molteplici attrattori che lo rendono insondabile. Noi, come le nuvole, elementi di transizione tra diverse dimensioni, camminiamo veloci e lenti, sospinti dal vento, incisi dai fulmini, inglobati dai tuoni, irradiati dalla luce.
Roberta Melasecca
Le opere di Raffaella Calcagnini conquistano il mondo dell’arte contemporanea internazionale nell’occasione delle numerose mostre d’arte a cui partecipa ricevendo lusinghieri apprezzamenti e riconoscimenti artistici. Sue opere fanno parte di collezioni private, si prestano per la pubblicazione di numerose copertine di libri.
Nel 2016 Raffaella Calcagnini ha conseguito l’attestato di Ammissione alla selezione d’arte contemporanea “Italiani” curata da Vittorio Sgarbi.
Il presidente dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana, Michele Maione,
nello studio dell'artista RAFFAELLA CALCAGNINI
Pubblicazioni:
- L’opera “Big bang” è stata pubblicata nel catalogo “Maestri – Selezione d’arte contemporanea” a cura di Vittorio Sgarbi, EA Editore, 2016.
- L’opera “Ascesi” è stata pubblicata sul volume “Dedicato a noi. Ritorno alla vita” di Francesco Bardi, Edizioni Memorie, 2013. - Due delle sue opere sono state scelte per essere inserite nella copertina del CD musicale “Miraggi” del gruppo “Officina Della Musica” di Fano (PU) nell’anno 2011.
- Alcune delle sue opere sono state utilizzate per le copertine di diversi libri, quali ad esempio l’annuario filosofico di Thauma Edizioni (2008) con la quale collabora. - Ha illustrato un libro di favole per bambini “La Magia del grano” con il patrocinio del Comune di Pesaro, Monteciccardo, Sant’Angelo in Lizzola, per la provincia di Pesaro e Urbino (2006). - L’opera “La Morale” (olio su compensato 400×165), menzionata su diverse recensioni e critiche, è stata offerta in donazione alla Chiesa di Cario in Tarugo (2004).
- L’opera “La Sorgente” (cm 80×180), è esposta in permanenza alla TDA Informatica, Pesaro (2002).
Opere esposte presso le Gallerie d'arte:
- Galleria 5 - 5 Place de la Maire, St. Paul De Vence, Cote d’Azur, FRANCIA.
- Galleria d’arte Malatestiana, Rimini.
- Galleria Sala Picasso, c/o Europ’ Art Group, Lido degli Estensi, Ferrara.
- Galleria d’ Arte Le Vic, Barcellona, SPAGNA.
Associazioni:
- EuropArt Group, Bologna.
- Asociaciòn de Artistas Plàsticos “Goya-Aragon”, Zaragoza, SPAGNA.
- "Espai Vaho", Leonardo d Vinci, Academia de Arte, Barcellona, SPAGNA.
Circolo Artistico “Mario Ferrari”, Acqui Terme, Italia.
- Asociaciòn Artistas “Proyecto Horizontal”, La Habana, CUBA.
- Centre of Modern Art “Krasny Ugol”, Novosibirsk, RUSSIA.
- Plàstica Latina Internacional “Aplich”, SANTIAGO DEL CILE.
Principali mostre
2015 - Mostra personale dell'artista Raffaella Calcagnini "Quando il gusto incontra l'arte, Ristorante Barone Rosse, Fano (PU).
2015 - Mostra personale dell'artista Raffaella Calcagnini "Vestiti di Cielo" Modigliani Boutique, Fano (PU). Video della mostra pubblicato su youtube.
2012 - Mostra “Sulla riva del cielo”, Fano (PU), J Club.
2011 - Mostra personale “Le cronache del cielo”, ex Chiesa San Michele, Fano (PU).
Video della mostra pubblicato su youtube.
2009 - Esposizione in occasione di “Note di Mezza Estate”, Teatro del Trionfo, Cartoceto di Pesaro.
2003 - Mostra personale Teatro Tiberini di S. Lorenzo in Campo (PU), all’interno della Rassegna “Teatri in Concerto”.
2002 - Mostra personale Teatro Rossini di Pesaro, all’interno della Stagione Concerti dell’Orchestra Sinfonica G. Rossini.
- Festival del Miniquadro e Piccola Scultura (2002): BOLOGNA, Galleria Europart, BARCELLONA, Galleria Acea’s, PARIGI, Atelier Gustave.
- Mostra personale Galleria Europart, Bologna.
- Retrospettiva: performance teatrale legata alle opere esposte, “Siamo dentro le nuvole sino ai piedi” su testi di Leonardo Sinisgalli.
- Collaborazione con l’architetto Mirko Strika e con il poeta Serse Cardellini, per il design dell’uno e per le poesie dell’altro in relazione alle opere esposte.
1998 - Fiera Internazionale di pittura contemporanea, Quartiere Fieristico Bologna.
- Mostra collettiva “Quando l’Arte è Donna”, Sala Consiglio Montana, Fossombrone (PU).
1997/1998- “Accolta dei Quindici”, Scuole Luigi Rossi di Fano (50^ e 51^ edizione negli anni).
1997 - Mostra collettiva “Art Antibes” Chantier Naval Opéra, Antibes, COSTA AZZURRA.
1996 - “Arte in Collina” Teatro Comunale di Montemaggiore al Metauro (PU).
- Quinto premio internazionale di pittura contemporanea e riconoscimento di merito artistico, Castello di Mesola, Ferrara.
1995 - Mostra personale presso la Galleria “Sala Picasso”, Lido degli Estensi, Ferrara.
1994 - Festival dei DUE MONDI di Spoleto.
1993 - Mostra collettiva “Costarella” di Numana di Ancona.
1989/1999 - Mostra collettiva Galleria d’Arte Le Vic, Barcellona, SPAGNA.
Tutte le opere dell'artista Raffaella Calcagninicatalogate nel nostro Archivio sono disponibili.
L'Archivio Monografico dell'Arte Italiana è a Vostra disposizione per farvi visionare, senza alcun impegno, le opere dell'artista.