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Pittrice | Filippetto Lorena
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Le opere di Filippetto Lorena
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Informazioni
Lorena Filippetto nasce nel 1964 a Tombolo (Padova), vive ed opera a Loreggia (Padova).
Si diploma in arti grafiche presso l’Istituto Statale d’Arte “Fanoli” di Cittadella (Padova). Per molti anni lavora come disegnatrice e grafica nel settore dell'abbigliamento.
Il suo percorso pittorico è accompagnato da una costante crescita personale, sperimenta nuove tecniche artistiche partecipando a corsi sperimentali di pittura specializzati sulla rappresentazione della figura umana dove analizza le varie posture dedicandosi principalmente al nudo. Frequenta il corso pittorico dedicato all'acquarello seguito dal maestro Ennio Toniato.
Lorena Filippetto presenta le sue opere in numerose mostre personali e collettive presso associazioni e gallerie d'arte ricevendo apprezzamenti dalla critica qualificata e dalla stampa.
Guarda il video delle opere di Lorena Filippetto
PENSIERO DELL'ARTISTA:
"Il dialogo implica l'ascolto dell'altro, ma anche di se stessi, dei propri bisogni più profondi.
Attraverso la pittura, quindi con un dialogo silenzioso, racconto le inquietudini della dimensione femminile rappresentando donne segnate dalla vita, dal dramma dell'incomprensione e della solitudine scavando nel pozzo senza fine delle mie emozioni e stati d'animo.
Il tempo che passa inesorabilmente, lasciando sulla pelle i segni della vita rendono queste donne vere; molto lontane dalle copertine patinate dove è quasi impossibile riconoscersi.
Quindi la mia non è una ricerca del bello, dell'armonioso, della leggerezza ma è ricerca del "vero"; attraverso immagini con forte sintesi compositiva; l'uso materico di tessuto applicato per rendere i corpi deformati dal dolore, con contrasti cromatici quasi violenti di carattere espressionista, per rappresentare simbolicamente temi esistenziali e universali."
Lorena Filippetto.

LA POETICA DELL'ARTISTA:
Lorena Filippetto è pittrice delle emozioni e dei turbamenti, tematiche che diventano la sua passione per esprimere al meglio le sue concezioni sull’esistenza umana. Tutte le sue opere accompagnano le molteplici stratificazioni e le profondità che riguardano l’uomo, una ricerca continua che si evolve e si esprime verso tematiche ripetute intraprese con tecniche differenti e stili pittorici espressivi differenziati all’interno di composizioni singolari ed originali.
L'artista esprime le proprie idee utilizzando principalmente la figura umana rappresentata nelle diversificate posture, supera la rappresentazione degli oggetti trasformando la sua composizione in un’espressione suggestiva che racconta la sua interiorità dove gli elementi rappresentati diventano segno dell’idea generata dal soggetto. Tutte le sue opere sono avvolte da un’intensa emotività che colpisce in maniera positiva il mondo dell’arte contemporanea.
Lorena Filippetto, con grande prontezza di esecuzione, sviluppa capacità interessanti anche nella pittura ad acquarello, una tecnica artistica che sperimenta dall'anno 2014 e che intraprende concentrandosi principalmente sulla poetica del paesaggio. Una descrizione naturalistica che diventa trasfigurazione della luce, dove si avverte la bellezza di una spazialità perfetta per esprimere le sue emozioni. La natura diventa oggi per Lorena Filippetto luogo introspettivo, la trasparenza dei colori ad acquarello evidenzia un lirismo sospeso tra realtà e fantasia.
Hanno scritto sulle opere dell'artista Lorena Filippetto: Vanni Berton - Gabriella Niero - Archivio Monografico dell'Arte Italiana.
"Silenzi" - 2015

mista
"Resti" - 2014

mista su tavola di legno, spessore multistrato cm 1 - cm 70x90
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PRESENTAZIONE CRITICA ALL'ARTISTA
LORENA FILIPPETTO
A CURA DELL'ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL'ARTE ITALIANA
Lorena Filippetto intraprende una pittura singolare ed avvincente che analizza i diversi rapporti con l’esistenza. L’artista nelle sue opere si allontana da una colorazione oscura, abbandona il chiaroscuro per utilizzare colorazioni che identificano l’essere umano, al centro delle sue opere troviamo la figura rappresentata nelle posture più disparate, il corpo comunica l’intensità di un legame affettivo che diventa ricerca personale ed introspettiva. Una pittura espressionista che diviene evocazione dove la materia cromatica sembra disfarsi sotto i nostri occhi, si deforma evidenziando graffiature incisive che accentuano la tematica dell’opera. Corpi deformati, intrecciati e corrosi dal dolore, Filippetto parte dalla vita quotidiana per esprimere malesseri fisici ed interiori, analizza componenti mentali esprimendo le sensazioni più profonde. Le sue figure sono complesse, i volti nascosti da macchie di colore che offuscano la fisionomia del personaggio, i corpi sono evidenziati nelle particolarità fisiche e muscolari. L'artista descrive le origini dell’uomo, la sua pittura racconta l’evoluzione del mondo passando attraverso le tematiche sociali, culturali e religiose per esprimere sensazioni e speranze. La composizione dell’opera si concentra su una figura tormentata che trova pace interiore nella scelta cromatica soffusa. Gli interessi espressivi dell’artista Filippetto vogliono rappresentare l’anima della persona per questo non troviamo colorazioni oscure. Le figure diventano dei veri e propri involucri di emozioni e di passioni, le posture esprimono protezione che diventano metafore della salvaguardia dell’anima.
Una pittura realistica nelle figure ma non nello sfondo che si lascia cullare dall’emozione o dal turbamento che possiede la figura. I corpi singoli o contrapposti tra loro creano un senso di inquietudine che svanisce nella colorazione dello sfondo. Una composizione essenziale dove si coglie il senso di solitudine e di abbandono, le opere esprimono principalmente due componenti che si alternano: una negativa che sembra rappresentare la morte ed una positiva che alimenta la ricerca di sopravvivenza all’interno della propria interiorità.
Artista multiforme che sceglie nuove rappresentazioni per le sue opere: indaga ed esplora composizioni astratte che si formano nella sua fantasia, si allontana dalla figurazione per concentrarsi in una composizione astratta dove forme geometriche e macchie di colore invadono la superficie per accogliere solo pochi elementi realistici che ci inducono ad una nuova interpretazione.
Le opere di Lorena Filippetto sorprendono violentemente lo spettatore in quanto smontano le incertezze più profonde, l’artista con grande maestria tecnica e disegnativa affronta tematiche interessanti e complesse che conquistano il mondo dell’arte contemporanea.
Archivio Monografico dell'Arte Italiana - Dicembre 2014
"L'insostenibile pesantezza dell'essere" - 2013

mista su tavola di legno, spessore multistrato cm 1 - cm 70x90
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ANTOLOGIA CRITICA
"L’anima si libera nella pelle"
E’ indubbio che davanti ai dipinti di Lorena Filippetto un brivido improvviso scorre nel sentimento di chi osserva. I temi sono forti, talvolta agghiaccianti, strettamente legati alla cronaca , a quella definizione ricorrente che oggi si chiama “femminicidio”ma che in realtà vive da tempo con giustificazioni culturali in molte aree del mondo. L’operazione attuata è più profonda. E’ una denuncia della violenza ripetuta sulle donne, l’umiliazione attuata dall’uomo sull’anima e sul corpo della compagna di vita, la solitudine dell’essere umano più debole. Il compito dell’arte è quello di far riflettere e questo Lorena lo sa. In ogni suo dipinto il racconto si fa serrato e privo di retorica: sul pavimento alcuni oggetti domestici del quotidiano si mescolano a un tessuto impregnato di sangue in “Caduta”; un grande nudo di donna raggomitolato sul letto suggerisce la solitudine drammatica dell’amore violento in “Guerriera”; striscie screziate di materia simulano sbarre di una prigione in “Dietro”. La pittrice ci indica i diversi aspetti della natura umana percepita nel travaglio esistenziale con una dialettica che unisce la decisione del gesto figurativo e del colore (soprattutto il rosso) con la penetrazione profonda dei tagli, degli strappi e dei nodi attuati con il tessuto. L’uso di ampie campiture in tela alludono alla pelle segnata dal tempo che diventa l’epidermide naturale della donna, quasi un desiderio dell’anima di sopravvivere ai dolori corporali.
La pittrice incide su questo fenomeno contemporaneo con uno stile forte e potente. Sulle superfici appaiono grandi nudi che portano i segni laceranti e spesso mortali del dolore. La sintesi compositiva, gli spazi ristretti, l’uso materico di lembi strappati accentua il carattere espressionista delle composizioni. Donne segnate dalla vita, dal dramma dell’incomprensione e della solitudine , la violenza domestica, l’aborto, lo stupro, un mondo di simboli inquietanti che la pittrice interpreta nei suoi dipinti con un acuta visione d’insieme.
L’ispirazione pittorica nasce dall’attualità ma non solo. E’ anche un racconto drammatico sulla dimensione femminile che abbraccia situazioni universali , il che dimostra anche la continuità stilistica dell’autrice e conferma che è una scelta di libertà pittorica oltre le mode del momento.
Tutto questo è lì, cristallizzato nelle immagini che ci dicono: fermati, guarda, rifletti, questo è il mondo in cui viviamo, sovrapposto da tanti pensieri che s’intravedono negli strati più profondi. La pittura di Lorena Filippetto rappresenta una presa di coscienza per trasmettere quelle emozioni che, prima sue, diventano anche nostre, cioè assolute. Ed è su questa intenzione che il contenuto di ogni dipinto si fa più intenso, nell’intimismo dei particolari, nel fulgore acceso dei colori, nell’energia vitale che trapela dai soggetti. Tutto mira alla fine a unire la riflessione sul tema con il riscatto morale.
Gabriella Niero - 2013
"... Si nota attraverso le sue opere, un travaglio esistenziale sconcertante che scinde le due Lorene, la Lorena Filippetto ardente e pulsante, viva di caldi cromatismi che implodono all'interno, cuore colpito, ferito. L'altra Filippetto, la Lorena che, gelosa dei suoi segreti sentimenti, cerca venamente di celarli imprigionandoli con orpelli di costruizione, filo spinato, cerniere, cuciture, esili pretesti elaborati dall'inconscio. Sicuramente questa artista fa della purezza pittorica il suo baluardo, omettendo qualsiasi forma di retorico accademismo, esprimendosi con generosità di tinte e sensibilità viva, ponendo sulle tele, anche di notevoli dimensioni, tutte le contraddizioni intrinseche del genere umano, dove il bene ed il male vengono sfumati e mischiati fino a renderli irriconoscibili ... Possiamo auspicare che ... queste nostre impressioni, si mutino in cesoie e forbici abili a recidere, a scardinare qual si voglia rendimento, affinché l'implosione si muti in esplosione e illumini l'universo di pirotecniche gioiose saette iridate, libere finalmente di cogliere nel segno!"
Professore Vanni Berton
"Una pittura intensa che racconta le inquietudini della dimensione femminile. Una sedia ed un panneggio abbandonato, tinte forti, inequivocabili testimonianze di un dolore profondo. Contrasti cromatici importanti rafforzati da un segno sicuro che a tratti si fa espressionista, filo diretto con l’emozione, con lo stato d’animo del momento, quasi gestuale in alcuni passaggi. La grafia artistica nasce sicuramente da un rapporto diretto con la realtà nel senso che l’autrice coglie il nerbo del soggetto affidandosi a una interpretazione che fa muovere il tratto in modo da sentire l’empito di un momento, l’improvviso trasalimento. Emerge poi il profilo simbolico del racconto con consapevolezza di essere distante dalle tante mode per inseguire un sogno: esprimere con il colore i tanti riflessi dell’anima."
Gabriella Niero
presentazione critica in occasione di una Mostra personale
presso la Scoletta di San Zaccaria a Venezia - 2012
"Origini" - 2014

mista su panello di legno mdf, fibra di legno pressato, spessore multistrato cm 0,3 - cm 70x101
Le opere di Lorena Filippetto conquistano il pubblico di amatori e collezionisti italiani e stranieri in occasione di mostre personali e collettive dove riceve premi e segnalazioni di merito. Le sue opere sono continuamente pubblicate su riviste, cataloghi ed annuari d'arte.
Mostre anno 2016:
- Seconda edizione della mostra di arti figurative “I colori della poesia 2016” inaugurazione mercoledì 13 gennaio ore 17.00 intervento delle Istituzioni e riprese televisive nell'ambito della trasmissione TV "in chiave poetica". 13-20 gennaio 2016, Palazzo storico dell’Orologio, Pomigliano d’Arco (Napoli).
Il presidente dell’Archivio Monografico dell’Arte Italiana, Michele Maione, è stato invitato alla mostra.
Incontri di poesia, Feltrinelli Point di Pomigliano d’Arco, ottobre 2015-giugno 2016.
Riviste d'Arte - pubblicazioni:
ottobre/novembre 2015: Annuari d'arte:

L'artista Lorena Filippetto espone le sue opere in mostre personali

"Mutante" - 2013

mista su pannello mdf, fibra di legno pressato, spessore cm 0,3 - cm 70x101
Principali mostre:
2014 - Collettiva organizzata dall'associazione Momart presso il Palazzo della Gran Guardia di Padova.
- Personale in Villa Rana a Loreggia (Padova), in occasione della festa della Donna.
- Mostra bi-personale presso la galleria in P.zza C. Gaspaotto a Padova nel mese di novembre.
2013 - Collettiva Momart presso il Palazzo della Gran Guardia di Padova
- Partecipazione alla manifestazione-pittori in contrada- di Conegliano (Treviso).
- Partecipazione alla mostra "Le terme dell'arte" di Abano Terme (Padova).
- Collettiva Momart presso la Cattedrale dell'ex macello di Padova.
- Partecipazione ad Artefiera di Padova con Momart.
- Esposizione ogni prima domenica del mese al Momart,Padova.
2012 - Collettiva, Momart al Palazzo della Gran Guardia di Padova.
- Collettiva presso Scoletta S.Zaccaria (Venezia).
- Pittori in contrada a Conegliano Veneto (Treviso).
- Partecipazione ad Artefiera di Padova con lo Studio Elle di Vicenza.
- Esposizione ogni prima domenica del mese al Momart, Padova.
2011 - Concorso “Risvegli dell'arte” a Limena (Padova).
- Arte in villa a Mira (Venezia).
- Esposizione ogni prima domenica del mese al Momart, Padova.
2010 - Esposizione ogni prima domenica del mese al Momart, Padova.
2007 - Partecipazione al calendario della Banca Alta Padovana;
- Menzione della giuria al Premio “Noè Bordignon” Città di Castelfranco Veneto (Treviso).
2006 Personale presso la Chiesa del Torresino di Cittadella (Padova).
2005/2006 Partecipazione ad Arte in Villa a Mira (Venezia).
2005 - Collettiva presso Villa Orsini di Scorzè (Venezia).
2002 - Personale presso il Caffè Orologio di Mestre (Venezia).
- Collettiva presso l’ Hotel Gran Consiglio di Treviso.
- Collettiva al Palazzo della Loggia di Noale (Venezia).
2001 Collettiva presso Scoletta S. Zaccaria (Venezia).
2000 Collettiva in Villa Campello a Camposampiero (Padova).
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