Gabriele Pala, illustratore di genere, unico nella sua interpretazione, le sue opere conquistano un pubblico mirato di amatori e collezionisti nell’occasione delle numerose mostre d’arte a cui partecipa.
TRIESTE Barcolana 55 – La regata più grande del mondo. 29 settembre/ 08 ottobre 2023
sarà presente l'artista triestino Fulvio Conte.
La Barcolana è una storica regata velica internazionale che si tiene ogni anno nel Golfo di Trieste.
UDINE FIERE 70° EDIZIONE DI CASA MODERNA
Dentro la natura selvaggia di GIANNI BORTA - mostra immersiva
inaugurazione: sabato 30 settembre ore 11:30 - padiglione 6.
L'artista Maddy (Maddalena Mozzo) presente all'esposizione collettiva internazionale "Noon - Chi" Palazzo Velli, Roma, a cura di Beatrice Cordaro. La mostra è aperta fino al 07 ottobre 2023.
Giancarlo Reverberi, si firma GIAN, nasce a Parma il 25 luglio 1946, attualmente vive a Fidenza (PR). Pittore, scultore, grafico.
Diplomato Maestro d’Arte nel ’65 a Parma, consegue la maturità in Arte Grafica Pubblicitaria a Firenze e si laurea in architettura al Politecnico di Milano.
Nell’attività lavorativa ha avuto esperienze nel settore della cinematografia tecnico scientifica.
Nel corso degli anni molte sono state le sue ricerche tecniche e stilistiche in ambito scultoreo producendo opere dove il binomio uomo e società è stata una costante.
Ha lavorato e insegnato in qualità di “Esperto Audiovisivi” nel centro formazione della SNAM, realizzando molteplici documenti fotografici e filmati nell’ambito tecnico e della sicurezza sul lavoro. Successivamente è stato responsabile dell’ufficio Immagine e Pubblicità della ditta milanese Metano Città, dove ha curato e seguito tutta la produzione visiva e pubblicitaria per la vendita del gas per uso civile.
Collateralmente ha diretto, per quattro anni, la “Galleria Metanopoli” a San Donato Milanese (MI), ospitando artisti di alta professionalità tra cui il noto Walter Molino, illustratore della Domenica del Corriere.
L'artista Gian Reverberi nel suo studio
La sua prima esposizione in pubblico risale nel 1966, una minipersonale di pittura e scultura assieme ai suoi compagni di studio. Il suo curriculum artistico oggi è ricco di numerose mostre personali e rassegne artistiche allestite in Italia all'estero.
Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private, segnaliamo: Museo Civico di Crema (CR) - Biblioteca Comunale di Montisola (BS) - Centro Documentazioni Arti Visive Comune di Senigallia (AN) - Museo di Arte Moderna "Fondazione Pagani" Castellanza (VA), Club del Collezionista (MI) - Centro S. Matteo (GE) - Biblioteca Civica Castellanza (VA) - Chiesa di S. Paolo Fidenza (PR) - Museo del risorgimento “Musini“ Fidenza (PR) - Collezione dell’Ente Provincia di Parma, Comune di Fidenza( PR), (2 opere pubbliche).
INTRODUZIONE ALL’ARTE DI GIAN REVERBERI
Le espressioni artistiche dell’artista Gian iniziano negli anni ’70 dove esprime una proprie ricerca sulla figurazione dinamica proponendo e evidenziando le tendenze sociali della ripresa economica. Negli anni ‘80 la sua opera si evolve in uno stile espressionistico, successivamente negli anni ’90 sviluppa ed elabora magistralmente una ricerca approfondita degli strumenti non tradizionali formando una solida unione tra arte e tecnologia scientifica che abbraccia la corrente della pop art fino all’arte digitale.
La poliedricità dell’artista lo conduce a sperimentare sempre nuovi orizzonti e materiali; Gian Reverberi si avvicina ad una forma artistica scultorea, identificata anche come installazione, che gli permette di ricercare la verità nascosta sulle condizioni sociali, ambientali, mediatiche di un mondo in continua evoluzione.
Le sue opere sviluppano una personale interpretazione sul mondo che nasce da una conoscenza approfondita su diverse tematiche, la sua comunicazione artistica trova un grande consenso nel mondo dell’arte contemporanea in quanto l’artista utilizza un linguaggio espressivo forte ed accattivante, elegante, raffinato ed innovativo, una realizzazione scultorea che non cade mai in una forma provocatoria ma si avvicina ad una forma ironica e polemica. Gli elementi che Gian utilizza diventano i soggetti della sua creazione, l’assemblaggio e la lavorazione di diversi materiali pittorici e di arte povera, dona visivamente una forma precisa all’opera, le sculture sono spesso contornate da vesti, tessuti, realizzati con i materiali più disparati (dallo stucco, al plexiglass, al legno) che seguono l’andamento di un corpo, di un volto, segnandone le fisionomie se pur assenti. Una modellazione armonica evidenzia dettagli particolari dove convergono diversi stimoli culturali e sociali.
Principalmente l’artista parte dalla rappresentazione della figura in quanto l’uomo è la sua fonte principale di ispirazione, le sue installazioni diventano una forma di denuncia verso gli orrori della nostra società e nello stesso tempo donano un messaggio di speranza, di amore, di meditazione e di riflessione che nasce dalla scelta strutturale dell’opera dove slanci, elementi fluttuanti, cercano un equilibrio posto tra la terra e il cielo. Una forma artistica che diventa concettuale nella sua visione, dove vari oggetti riportano alla mente dello spettatore ricordi dimenticati.
"Rustica-patatina" (installazione) - 2019
tecnica mista, stucco ceramico - misura verticale cm. 120x55x10 - misura orizzontale cm. 41x73x27
TEMATICHE TRATTATE DALL’ARTISTA GIAN
- Nel 2007 – 08 esegue le prime installazioni a tema specifico: modus operandis che il Reverberi adotterà anche nelle ultime ricerche come: “A PIEDI NUDI SULL’ERBA” a tema Ecologico Ambientale (2015), dove l’inquinamento e la tutela dell’ambiente sono i soggetti principali.
- Nel contempo Reverberi propone un’altra ricerca, “FARMACI ALL’INCANTO” dove esprime il concetto dell’eccessiva propensione al consumo dei medicinali, oggi proposti quale rimedio magico per risolvere qualsiasi problema di salute ed essere elisir di benessere. Ecco che il packaging dei diversi prodotti farmaceutici nelle loro allettanti forme diventano per Reverberi fonte d’ispirazione propositiva per giungere alla rappresentazione esasperata parimenti a quanto suggerisce la promozione consumistica. Un'opera significativa per tutte “Elisir di lunga vita” dove la dipendenza dei farmaci si coniuga con il tempo quotidiano. Opera presentata e selezionata per il Premio Arte dalla rivista ARTE Mondadori nel 2016. Il fil rouge di questa ricerca espressiva è l’esasperazione sociale, propensione ad assumere farmaci per lenire le ansie e le paure indotte da un agiato vivere quotidiano che si confronta con le tensioni sociali presenti nel “sistema vivere” dell’uomo civilizzato e urbanizzato. Allora ecco, blister, scatole, dispensatori ecc. assumono dimensioni giganti per determinare il peso della loro importanza nel soddisfare i nostri bisogni psichici, fisici ed esistenziali.
- Serie FOR-SALE - Con le istallazioni dal titolo “FOR-SALE – Mercimonio”, composizioni di più scatole quali espositori o confezioni contenenti delle porzioni di corpo umano catalogati con il codice a barre e confezionati con cellophane, vogliono esprimere il concetto che oggi tutto è vendibile, sia la cosa più concreta che la più astratta o etica.
L’esasperata ricerca del profitto tende a rendere tutto consumisticamente vendibile o sfruttabile, compreso il proprio corpo che viene venduto fisicamente o come immagine, avvalendosi dei mass media che li propone in Internet, vetrina ormai considerata universale, come un qualsiasi prodotto merceologico; favorendo così la mentalità consumistica (cronaca dei nostri tempi). Concetto che ha permesso di formulare il pensiero di poter vendere anche la propria verginità al miglior offerente.
FOR SALE n. 1
Mercimonio
(istallazione a 6 elementi)
2013 - cm 120x87x25
FOR SALE n. 2
Mercimonio
(istallazione a 6 elementi)
2013 - cm.135x87x25
FOR SALE n. 3
Mercimonio
(istallazione a 4 elementi)
2013 - cm.90x68x25
Guarda il video sulle opere dell'artista Gian Reverberi su youtube.
Le opere di Gian Reverberi sono recensite da giornalisti, professionisti d'arte, associazioni artistiche e dalla critica, segnaliamo: Nino Antonaccio - Mirella Bernini - Gianpaolo Ferrari - Ugo Gualazzini - Fausto Lazzari - Roberto Mangione - Cesare Mannucci - Dino Marasà - Tiziano Marcheselli - Donatella Migliore - Giuseppe Nasillo - Gianluigi Negri - Pierangelo Negri - Mirella Occhipinti - Lina Ossani - Nicolò Panepinto - Aldo Parati - Dino Pasquali - Chiara Pozzati - Stefania Privinciali - Luciana Schiroli - Plinio Sidoli - Santino Spartà - Rino Tamani - Claudio Toscani - Roberta Tosetti - Redaz. Artist. di Teleuropa, Roma - Mons. Carlo Mazza Vescovo - S. Provinciali con Arte Povera, Parma.
"La velata" - 2001/2007 - serie: recupero figurazione.
mista, stucco ceramico - cm. 73x41x39
PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA
GIAN
A CURA DELL’ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA
Le opere di Gian Reverberi sono espressione costante di una forma maturata nel tempo attraverso gli insegnamenti trascorsi ed attuali in campo artistico-scientifico. La sua padronanza tecnica e artistica lo conduce a realizzare, con la sua fantasmagorica immaginazione ideatrice giustapponendo ed incastrando i vari materiali che variano tra stucco, legno, plexiglass, acciaio, alluminio modellati con maestria, sagome deformate nella figurazione quasi in una forma surreale ed onirica, se pur mantenendo le proporzioni di un’immagine esistente.
Figure reali ed immagini dell’inconscio plasmano le idee dell’artista Gian, popolate da informazioni tratte dal ricordo, dalla storia e dalla cronaca. Le sculture-installazioni, realizzate in metallo, vetro, alluminio, colori acrilici, ossidi dal forte impatto scenografico e formale, di robusta struttura tecnica e di una forma che possiede un’espressiva autonomia, si impongono nello spazio generando nello spettatore una forte emozione di stupore che si proietta verso i confini della corrente neodadaista se pur mantenendo un concetto affascinante di estetica. La figurazione postmoderna rappresentata dall’artista Gian Reverberi è caratterizzata da ironia (dove si evincono citazioni, pensieri narrativi, scuole di pensiero) dall’interiorità profonda dell’artista che sviluppa, secondo la sua conoscenza e secondo la sua morale, pensieri profondi sull’esistenza. La vera natura della vita è sprigionare l’energia, intrappolata nel nostro essere, offuscata dalle tentazioni mediatiche e del progresso, così le sue sculture affrontano un dialogo complesso che nasce da una forma d’amore per la vita. Le forme realizzate seguono una concezione architettonica complessa basata sul benessere apparente e sull’ambiguità del vissuto moderno, accolgono problematiche ed incertezze donando una possibile visione che nasce da una forma di ribellione personale. Forme tridimensionali creano un universo magico, una storia che parla della realtà attraverso lo sguardo ingenuo ed innocente delle scoperte infantili e lo sguardo attento di un perfezionista e studioso. L’artista evidenzia il rapporto tra l’uomo e la natura, nella sua ricostruzione scultorea dell’universo Gian Riverberi realizza forme che presuppongono un atteggiamento dove si predilige l’essenziale informazione che aspira, non a un dialogo con il sistema sociale, ma ad un approccio improvviso ed inaspettato rispetto alle aspettative convenzionali.
Gian Reverberi affida al modellato un senso di ricerca che diventa scrittura, fissa il valore dell’esistenza esprimendo il valore dell’uomo. Le sue sculture evidenziano soluzioni originali dove gli oggetti e gli elementi si stringono, gli uni agli altri, in una rappresentazione poetica valorizzando la processualità linguistica del fare, dove lamine sinuose e sottili, inseguite dall’artista nei loro piegamenti e nelle loro volute, si collocano nello spazio apparendo e scomparendo allo sguardo. Toni contrastanti e accesi di colore, bilanciati attraverso la forma sinuosa della struttura compositiva, rappresentano elementi geometrici affiancati a forme astratte. Il lavoro di Gian Reverberi assembla diversificati stili e correnti artistiche, si nota una forma di eleganza e di romanticismo che accoglie tutte le sue sculture se pur improntate ad evolvere un messaggio che contesta il sistema civilizzato dell’uomo.
Archivio Monografico dell’Arte Italiana – luglio 2020
ANTOLOGIA CRITICA
“La nuova ricerca di Gian Reverberi, da tempo presente sulla scena artistica, ruota attorno ai materiali ed al racconto visivo come lo stesso titolo della mostra suggerisce: <Panneggio & società>. Un titolo allusivo per indirizzare verso una materia che non è più scultura nel senso dello scavare, del modellare ma come la scultura va prendendo le forme reali e concrete di una identità narrativa. Vele che si <muovono> ad un vento immaginato dove la conquista dello spazio va di pari passo con la fluidità della composizione, panneggi che diventano abiti, espressione del vivere in una società che ruota attorno a se stessa. Il viaggio di Reverberi si delinea come viaggio formale nella specificità della composizione dove nulla è lasciato al caso, non la scelta di un materiale, non la piega di un telo, sia esso inteso a veleggiare verso un ideale, sia tensione dell’esistere.
L’artista si rivela così alla ricerca di sempre nuove vie interpretative, di un rinnovamento che indaga nella concretezza del presente pur guardando altrove, oltre le vele di un mare in tempesta quale la società dei giorni nostri.”
Stefania Provinciali – Critica d’Arte
Responsabile della Pagina dell’Arte della Gazzetta di Parma
PRESENTAZIONE DI STEFANIA PROVINCIALI DELLA MOSTRA “PANNEGGI & SOCIATA’ PER –ARTE A PALAZZO GIORDANI – PARMA 2012
"La custode della fiamma" - 2010 - serie: recupero figurazione.
mista, stucco ceramico - cm. 200x40x28
“La storia del percorso operativo di Gian Reverberi è il risultato di uno stupendo viaggio concettuale verso lidi assolutamente ignoti, dove l'unica cosa certa è la concretezza dei materiali con i quali ha sempre creato opere personalissime che vivono in una totale libertà.
La sua espressione artistica non si riconduce ad una mera realtà, vista e percepita, ma si propone essa stessa come realtà che estrinseca un alto contenuto simbolico.
Egli affida le sue capacità espressive non solamente alle tecniche tradizionali ma anche a materiali extra artistici, l'importante è che il suo pensiero sia in qualche modo espresso e materializzato. Niente del suo lavoro viene lasciato al caso e all'improvvisazione, ogni piccola parte dell'opera viene studiata e rifinita nei suoi minimi dettagli, il sirultato finale è quello di un'opera perfetta sotto ogni punto di vista.
Ogni sua opera è sempre lo sforzo per dimenticare e superare l'opera precedente, è un esame di coscienza, è una purezza volontaria che non vuole rinunciare a nessuna sollecitazione creativa del proprio animo. Sotto un tale aspetto le sue immagini, legate più ad una metafisica della forma che a quella delle idee, si connettono alla moderna contemporaneità con un risultato estremamente profondo e sottile che indica con la massima chiarezza il legame strettissimo esistente tra idea e progetto, tra esecuzione e risultato estetico.
Lo spazio coinvolto dalle opere del nostro artista risponde alle sollecitazioni dovute all'espansione dinamica della forma e del colore, e all'interno di questo spazio il segno plastico cattura lo sguardo dell'osservatore e lo conduce nei meandri del proprio trascorso culturale ed emotivo.”
G. C. A.
“Gian Reverberi, che si definisce «operatore artistico», è architetto e negli anni scorsi si è dedicato alla pittura e alla scultura figurativa, ottenendo anche dei buoni risultati; oggi ha scelto esperienze più contemporanee, accostandosi alla fotografia nelle composizioni computerizzate e alle installazioni a base di materiali recuperati e riportati a nuova vita.
In questa rassegna di Pieve di Cento, Reverberi è presente con «Shoah» (per non dimenticare), una scultura di arte povera in cui una grande stella di Davide di legno sovrasta un pavimento in cui il filo spinato disegna una svastica che tormenta anonime forme bianche che simboleggiano corpi inanimati.
Una installazione allusiva molto precisa e in argomento: come tutte le opere dell’artista, che riesce ogni volta a trovare materiali e idee adatti per ricostruire le atmosfere proposte dalle mostre.”
T. M. - Gazzetta di Parma, 2010
L’Archivio Monografico dell’Arte Italiana presenta oggi i lavori di questo grande artista, maestro della modellazione ed ingegnoso nella composizione strutturale, le sue opere conquistano il mondo dell’arte contemporanea che si trova affascinato e nello stesso tempo incuriosito ad osservare una sua opera che incute nell’animo umano una forte componente emozionale ed energetica.
Le opere di Gian Reverberi si trovano in musei, biblioteche e fanno parte di numerose collezioni private e pubbliche.
Il presidente Michele Maione nello studio dell'artista Gian Reverberi
MOSTRE PERSONALI E COLLETTIVE DEGLI ULTIMI DIECI ANNI
2020 - ESEGUITO E INAUGURATA IN AREA PUBBLICA L’OPERA “LO SPINO” A MEMORIA DELLA SHOAH c/o COMUNE DI FIDENZA (PR).
“Una breve cerimonia ha preceduto lo scoprimento della scultura dell'Architetto Gianni Reverberi collocata nel cortile del Palazzo Municipale di Fidenza (PR). Inserita nel calendario delle iniziative legate al Giorno della Memoria la scultura richiama esplicitamente quel filo metallico che, strumento di separazione e costrizione, richiama la realtà dei campi di stermino e d'internamento degli anni quaranta. Il filo intrecciato che, a distanze regolari presenta, delle "spine" è stato concepito nell'ottocento, ma è nel novecento il suo impiego, basti pensare a due momenti: la Prima Guerra Mondiale in cui da trincea a trincea ci si guardava, nemici, e la Seconda Guerra Mondiale per le recinzioni dei campi di cui ho detto sopra. Ha presieduto ufficialmente la cerimonia, che si è conclusa con lo scoprimento dell'opera e della sua benedizione, la Prof.ssa Maria Pia Bariggi ed erano presenti: la Presidente del Consiglio Comunale Rita Sartori, i Consiglieri Marco Tedeschi e Andrea Cabassa. Il Vicario Generale della Diocesi Don Gianemilio Pedroni ha benedetto il monumento.”
A.P. - febbraio 2020
PRESENTAZIONE DELL'ARTISTA GIAN REVERBERI SULLA SCULTURA
“LO SPINO”
Ho aperto la presentazione facendo riferimento, per un’analogia storica alla commemorazione della Shoah, infatti dopo il secondo conflitto mondiale nell'ambito culturale e artistico europeo, vi fu un’accesa dialettica tra arte e società di carattere morale, che ipotizzava la “morte dell’arte” in quanto in una società che accetta e giustifica il genocidio, i campi di sterminio, la bomba atomica, la distruzione di massa, non si può simultaneamente produrre atti creativi di alta spiritualità.
Nella riflessione prevalse la scelta del recupero del Cubismo che rimase la grande scoperta del secolo, ma non trovò grande adesione quindi, negli anni ’60, l’arte accettò di buon grado la filosofia concettuale che poi si trasformò in tante altre correnti artistiche, oggi ben note, che non coinvolgevano il soggetto uomo come Arte Povera, Body Art, Land Art.
A queste avanguardie si contrappose la Pop Art nella quale la figura non è il soggetto ma è l’oggetto che nei vari artisti viene esasperato o moltiplicato nelle opere per enfatizzare il bombardamento mediatico dell’informazione. Questi concetti sono stati ripresi nell'ultimo periodo dell’arte contemporanea e utilizzati per esorcizzare prodotti di natura industriale e di uso comune e farli diventare proposte plastiche, atte a contestare l’eccesso dell’industrializzazione e del consumismo. Questo processo è quello che io ho adottato per realizzare “LO SPINO” in quanto esso l’ho individuato come elemento e strumento di offesa plasticamente riproducibile. Lo stesso tema io l’ho trattato dieci anni prima dove in una istallazione presentavo molti elementi del Genocidio dei campi di sterminio nazisti, tra questi vi era una svastica composta da una serie di fili spinati, particolare che io ho scelto come oggetto e strumento di segregazione e tortura, in quanto adottato ed elettrificato era diventato uno strumento di morte, dove i deportati esasperati gettandovisi contro cercavano la morte liberatoria, mentre altri venivano, con varie imposizioni, indotti forzatamente a gettarvisi contro.
2016 - MINI PERSONALE “VISIONI” MOSTRA INTERNAZIONALE DI SCAMBIO CULTURALE CON POLONIA A ZAPRASZAJA.
- COLLETTIVA MOSTRA VIRTUALE, ASSOC. AD ART, SANREMO concomitanza con il FESTIVAL PARTECIPAZIONE XIV G. PREMIO CITTA’ DI SAVONA, TRA FISICA E METAFISICA, SAVONA.
- PARTECIPAZIONE PREMIO VERDI OFF- ASS. CULTURALE 360° MOSTRA NEI NEGOZI DI PARMA.
- MINI PERSONALE “VISIONI” MOSTRA INTERNAZIONALE DI SCAMBIO CULTURALE CON POLONIA A NUOV@GALLERIA (PC).
- PERSONALE IN STAND ARTFIERA c/o FIERE DI PARMA.
- MINI PERSONALE “VISIONI” MOSTRA INTERNAZIONALE DI SCAMBIO CULTURALE CON POLONIA A ARTE PRIMALUCE (FE).
2015 - MINI PERSONALE “LA STRADA” ORGANIZ. OF4 FIDENZA c/o COMUNE DI ZIBELLO (PR).
- MINI PERSONALE GALLERIA TRANSVISIONISMO, CASTELL’ARQUATO (PC).
- MINI PERSONALE GALLERIA TRANSVISIONISMO, CASTELL’ARQUATO (PC).
- MINI PERSONALE “VISIONI” MOST. INTERNAZIONALE DI SCAMBIO CULTURALE CON CRACOVIA (PL) c/o COMUNE DI CASTELL’ARQUATO (PC).
- MINI PERSONALE “VISIONI” MOST. INTERNAZ. DI SCAMBIO CULTURALE CON CRACOVIA c/o Istituto Cultura CRACOVIA (PL).
Su richiesta siamo in grado anche di mettervi in contatto direttamente con l'artista.
N.B. : Tutte le opere sono pezzi unici e sono corredate da certificato di garanzia. Le quotazioni dell'artista partono da un minimo di euro 1.500,00 ad un massimo di euro 16.000,00.