2022 - Nuovo libro di JohnBetti
Libro-Gioco umoristico: I VITRUVIANI-LE VITRUVIANE - Prenotabile sulla piattaforma digitale internazionale KICKSTARTER al link
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Disponibile fino al 25 maggio 2022
Disponibile sia in Italiano che in Inglese. Formato cm 22x21. Ideostampa Edizioni.
€ 19,00
ROMA - L'artista Maddalena Mozzo in arte Maddy è stata selezionata per partecipare con l'opera "Tramonto" alla mostra collettiva di pittura contemporanea per tutto il mese di maggio 2022, Galleria Margutta, Roma.
Collettiva "Identità Mutanti"
l'artista Enrico Maria Guidi espone due sue opere di Digital Art. Spazi dell'Associazione Circuiti Dinamici di Milano, 09/20 maggio 2022.
Mostra personale dell'artista MARIABERICA BUZZACCARINI "Come in basso così in alto" presenta Maria Lucia Ferraguti
inaugurazione sabato 30 aprile ore 17:00
Palazzo del Monte di Pietà, Sala dei Pegni, Vicenza. 30 aprile/08 maggio 2022
Irno Scarani nasce a Milano nel 1937, vive a Pozzale di Cadore (Belluno). Pittore, grafico e poeta, artista autodidatta.
Già dall'adolescenza l'artista inizia a ricercare nelle forme e nei colori un’espressione visiva che ha come connotato principale l’evoluzione dell’esistenza. I soggetti delle sue opere sono eseguiti con la tecnica mista, olio e tempera, negli ultimi anni Irno Scarani abbraccia, con notevole successo, la tecnica del pennarello che utilizza per concretizzare la sua intuizione interiore ed emozionale.
Una pittura che sembra prendere spunto dall'arte messicana, un astrattismo-surreale antropologico che tiene conto della volontà dell'uomo non in senso culturale-politico ma con intuizione spirituale.
L’intreccio di forme astratte e disegni derivanti dalla forma geometrica si concretizzano in entità di sagome irreali ben delineate mediante l'uso del pennarello. Il richiamo all’astrattismo diventa puramente indicativo in quanto Irno Scarani associa ad ogni tratto o linea pittorica una ricerca complessa che si basa sulla nascita di embrioni. Le fasi iniziali della vita diventano per l’artista una sfera emozionale per delineare diverse capacità interpretative.
Un’arte grafica che alimenta il solido rapporto che l’artista ha con la natura, con l’essere umano e con tutto l’universo rivisitato attraverso una fervida immaginazione. Le opere rappresentano un mondo nuovo, ambientato in un futuro imminente ed abitato da presenze insolite.
Ha frequentato il corso di nudo all'Accademia di Brera.
Nel corso degli anni ha partecipato a mostre personali, mostre collettive e a molti eventi artistici, riscuotendo successi ed apprezzamenti di pubblico e critica.
"Fermenti di fuoco" - 2018
pennarelli su carta - cm 23x34 - pezzo unico.
Guarda il video delle opere di Irno Scarani su youtube.
Irno Scarani si diletta a scrivere poesie che trovano un concreto risvolto poetico nella maestosità della natura, sinonimo e metafora di vita; le sue poesie raccontano il mondo attuale, affiorano problematiche culturali e sociali descritte attraverso lo sguardo profondo di un’elevazione spirituale.
Una ricerca del sé e del divino sono il comune denominatore di tutta la sua produzione pittorica e poetica.
Raccolte di poesie pubblicate: - "Sulle ali della notte sovrana" (Edizione del Giano, 2019).
- "Tra luce e dolore" (Tiziano, 2017).
- "Cronache di luce e sangue" (Edizione del Giano, 2013). - "Un quotidiano esistere" (Edizioni del Leone, 2012).
- "La cadenza dell’amore" (Libro Italiano World, 2009).
- "Voce nascente voce morente" (Edizione del Giano, 2008).
- "L’oscuro germoglio della notte" (Stango Editore, 2003).
- "Frammenti del viaggio" (Amadeus, 1999).
- "Occhio di presagio" (Rebellato, 1975). - Irno Scarani ha pubblicato anche un libro di aforismi e pensieri: "Le parole corrono sul fiume umano" (Edizione del Giano, 2014).
POESIE DI IRNO SCARANI:
- IL BIANCO SILENZIO DELLA NEVE
"Sui campi lampeggiano brillii.
I monti lucenti
trafiggono il cielo imperlato di chiarori.
La neve lieve e frusciante
è un lenzuolo di algide piume
che s’adagia sul sonno dei morti.
Un fragoroso sbattere d’ali
scuote i rami del susino
e una pioggia di polvere bianca
sfarfalla nel vento leggero.
La neve scende sovrana e infinita."
- IMMENSITA'- (anno 2013)
Seguendo nell’umile sapienza
la rotta del pensiero
entro nella luce infinita
che germoglia la nascita delle cose
e tutta l’oscurità abissale
s’inonda nel seme azzurro.
Ascolto tra fulgenti abetaie
il vento lieve che palpita
come la mia voce mortale
e il fuggente silenzio
m’infiamma d’infinito.
Non c’è oro che brilli più del sole.
In quale divina luce
scoprirò l’essere che sono?
Come questa terra rocciosa
mi specchio nei vasti spazi
e lievemente gemendo
per le cose murate
dall’insondabile destino
scruto i segni dell’anima sfuggente.
Sondando dolorose stagioni
e l’immensità interiore
naufragherò nella materia oscura.
E sorpreso da verdi bagliori
navigo nella solenne quiete
dove splende la sacrale umiltà
d’ogni cosa vivente
che mi conduce altrove.
Ogni attimo umano
che vivo nell’oscuro infinito
ha il lampo fuggente d’una stella
ed io non sono
che la viva stagione
d’un quotidiano errare."
- INSEMINATO - (anno 2003)
Sale la luce dall’oscurità
come io salgo dai flutti della notte
alla purissima voce.
Un fuoco arcano
accende la maestà del silenzio.
La mia visione s’invola
come un angelo spinato
tra i serpeggianti terrori
sulla terra danzata dagli spettri.
I rintocchi dell’orologio
scuotono le ombre umane
cariche di presagi.
Nella natura barbarica e pura
mi specchio come un viandante
nella fulgida sacralità
d’un viaggio umile e misterioso
al di là dei deliranti tumulti
interrogando il fuoco nuziale
delle cose insondabili.
Inseminando
nello spirito nascente
dove i cuori germogliano
nella verde forza
e il messaggero conduce
alle soglie sfuggenti
cerco il volo celeste
e il folgorante lampo
d’una possente verità.
Nella dimora dei beati
il sudario luttuoso
è un grembo stellare consacrato."
- IL BIANCO SILENZIO DELLA NEVE- (anno 2001)
"Il bianco silenzio della neve
mantella la mia solitudine.
Sui campi lampeggiano brillii.
I monti lucenti
trafiggono il cielo imperlato di chiarori.
Nel giardino silenzioso
il piccolo cane nero s’infagotta
con giocosi balzi.
La neve lieve e frusciante
è un lenzuolo di algide piume
che s’adagia sul sonno dei morti
e fa gridare i bambini
che s’avventano nel gioco ridente.
Sulle abetaie fiabesche
aleggiano densi bagliori e sparuti voli.
Il gatto maculato trapunta
di orme arabescate il viottolo.
Un fragoroso sbattere d’ali
scuote i rami del susino
e una pioggia di polvere bianca
sfarfalla nel vento leggero.
Maria in pigiama fuma sul terrazzino
brontolando alle avversità
che sforacchiano la vita.
Il corvo muto e sfuggente
è una piccola macchia nera
sulla torretta della chiesa.
La neve scende sovrana e infinita.
Ritorna la quiete profonda,
fumano i camini, rintoccano le tre,
il cuore naufraga nell’oscura malinconia
e tutto s’ingremba
nel fuggitivo scorrere del tempo."
- CIELI ALTISSIMI PIANGONO - (anno 2000)
"Cieli altissimi piangono.
L’umanità è sorda
ai lamenti della natura.
Si sventrano luoghi intoccabili.
Si cementifica armonia e bellezza.
Si espropriano identità umane.
Volti naufragati e preganti
s’ingemmano nelle selve lucenti.
Il dolore germoglia sulla terra
ferita dalle menti divoranti.
Ascoltiamo il gemito della
purezza che s’invetta
nella notte stellare.
Invochiamo sul vorace abisso
e sulla porta luttuosa
l’occhio che fulmina e benedice.
Deponiamo lo scettro
nei nidi del sole
e l’umile passo
sarà una zolla feconda.
I testimoni
hanno una sacrale veggenza
e mantelli di luce
avvolgono i sigilli nuziali.
Sulla terra
i viandanti sanno
cosa c’è oltre l’ultima porta
e la penna dell’oblio
scrive i nostri nomi
sul fruscio della cenere."
- SALITA AL RIFUGIO- (anno 2000)
"Scavata
e limpida di fuoco
è la mia parola
tra questi azzurri abissi
e rocciosi silenzi.
M’ingrembo d’infinito
specchiandomi
nell’umana voce del vento
e l’anima solitaria
un po’ spaurita
vaga nel tempo fuggente.
Una misteriosa quiete
ricolma di luce il mio cuore
naufragato nella dolorosa
immensità.
Sostando
sul pietroso ciglio
medito sulle vane e oscure cose
che intarlano la vita.
Il falco ruota
nel cielo cristallino
dispiegando le ali
tra un lieve suono di vento
e il sordo ronzio degli insetti.
Mi sorprende un arcano stupore
in questa sacra beltà
che odora di muschio.
Divampa il mio spirito
ebbro di luce e solitudine
e tutte le cose rigermogliano
nel mio solare cammino
umilmente scrutando
il divino spazio
e l’insondabile meta."
- VADO SCRUTANDO - (anno 2000)
"Vado scrutando
visioni inselvate nel buio
e dissemino la ferita umana
di urlanti cani invisibili
per l’errore del mondo
che lapida sui troni fulgenti
le stagioni della beltà.
Vado scrivendo
una lingua chiara e impetuosa
con aspre solitudini,
alfabeti diluvianti e germogli stellari
per l’errore del mondo
che seppellisce in algidi pensieri
l’impeto fulminante
e l’estasi della lingua.
Errando in solitaria luce
m’ingrembo d’ineffabili misteri
e la possente voce
mi avvolge nei flutti della notte.
Vado disseminando
una sottile rabbia e dolorose invettive
per l’errore del mondo
che dirama vellutati morbi
e mascherati dominii.
Ricolmo il vuoto blaterante
specchiandomi nelle mitiche coscienze
per l’errore del mondo
che scardina i dialoghi dell’anima
e frantuma parole
stellate di verità."
- CAMMINO - (anno 1999)
"Da quanti anni
cammino ignaro e denudato
dai fulmini del tempo
che mi sorprende sulla soglia
ormai fioca e alata di ombre
con i sensi segreti
ancora vivi e l’oscuro tormento
nei giorni vuoti e insensati
o tra voci inique e vane.
Smemorando tutto
a tratti sorgo dal nulla
o da un sogno mortale
e risveglio sopiti albori
nell’anima stanca
qua e là scagliando ancora
qualche verde freccia.
Questo fragile risveglio
nel fiammeggiante mistero
della vita è un piccolo
balzo di tigre che
s’inabissa all’indomani.
Eppure sempre cammino
ignaro e lucidamente assorto
nella ridente maschera del tempo
che mi sorprende ineffabile
con inganni e umane promesse
nelle mie piccole brame
ancora vive e oscuramente assetate.
Come tutto va dileguandosi
e non si hanno più latitudini
e solari impeti
per fiondare l’aria
con ali di fuoco."
- OLTRE LA FINESTRA - (anno 1998)
"Oltre la finestra
tutto s’infuoca
nella visione abissale.
Sguardi vuoti e anime tortuose
attendono passi di luce.
è il mio modo naturale
e un po’ dolente
di scrutare l’immensità.
Qua e là si ramifica
il suono del tempo
e oscure voci arcane
solcano l’orma pietrosa
che infossa gli addii.
Si dirama il filo rosso del mondo,
lo spirito diviene scintilla
e il risveglio del cuore
è un brusio d’ali gemmate.
Alzano muri d’ombra.
I chiavistelli piombati
serrano paure
e ossute solitudini
ingrembano le stanze.
Una rete metallica
disegna assurdi confini.
L’uomo esiliato dalle ombre
vaga tra sogni e misteri
scrutando l’insondabile infinito
e la sua anima assediata
dagli spettri
attende segnali di luce
sulla muta soglia."
Hanno scritto sulle opere di Irno Scarani:
Anna Francesca Biondolillo - Dorian Cara - Giorgio Falossi - Antonio Malmo - Dino Marasà - Sandro Serradifalco - e molti altri.
"Corpi embrionali" - 2018
pennarelli su carta - cm 23x34 - pezzo unico.
PRESENTAZIONE CRITICA ALL'ARTISTA
IRNO SCARANI
A CURA DELL'ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL'ARTE ITALIANA
Le rappresentazioni di Irno Scarani evocano percezioni profonde, ideazioni di forme sono abbinate ad un accordo cromatico realizzato da segni, punti e marcati contorni.
La mescolanza di tratti lineari crea dei giochi geometrici che delineano, apparentemente, un mondo fermo e privo di consapevolezze emozionali, la sinuosità della linea ribalta completamente questa fase conducendo lo spettatore ad osservare il messaggio nascosto e profondo che esiste all’interno dell’opera.
Una ricerca continua tra colore e ambiente
L'artista con il suo ingegno crea strutture fantascientifiche che giocano sul movimento e sull’allineamento soffice e continuativo, colori accesi evidenziano il movimento dell'opera realizzato attraverso un'accurata ricerca tra forma, colore.
Geniale la realizzazione dell'opera "colomba in fuga" dove l’artista Scarani riesce, attraverso la sfera del movimento, a far percepire questa fuga da una società priva di valori, la colomba infatti rappresentata come un tridente, evoca il messaggio utopistico dell'uomo nel voler oltrepassare le forze della natura. Nell'opera è visibile la triste realtà della società attuale.
Irno Scarani riesce magistralmente ad immergersi in visioni vibranti intonate dalla luce riportata dai colori delicati dei quattro elementi: fuoco, aria, terra, acqua.
L'artista realizza opere coinvolgenti ed evocative con tocchi ironici che ci conducono ad una riflessione continua.
Nei disegni di Scarani le figure son ben delimitate, la spazialità e la lucentezza non hanno limiti e confini, i colori si amalgamano, creando percorsi interiori.
Un’emozionante ricerca si evince anche dalla scelta dei titoli che richiamano la vitalità dell’esistenza, l’artista circoscrive il suo pensiero in una sfera mentale libera da preconcetti arricchita da messaggi sublimi.
Metaforicamente la pittura diventa un borgo di sabbia in quanto l’artista ha la capacità di ritrovare il fascino del mondo e delle sue meraviglie; manipolando la visione della realtà, attraverso sagome di luce e di saggezza, tratti geometrici e una colorazione piatta e precisa, Irno Scarani libera la sua interiorità congiungendo il suo spirito ad una profonda riflessione tra la vita, la morte e il divino.
Irno Scarani è artista del tutto contemporaneo, le sue opere conquistano l’osservatore per la spontaneità e la leggerezza di un disegno, semplice e nello stesso tempo complesso nella sua dinamica illustrativa.
Il tratto cromatico segue direzioni precise, piccoli segmenti colorati annotano una partitura musicale o un verso poetico, seguono percorsi differenti realizzando una sorta di direzioni definite come le vie del cuore.
Archivio Monografico dell'Arte Italiana - settembre 2019
"Sole su frammenti umani" - 2018
pennarelli su carta - cm 23x34 - pezzo unico.
"Giochi embrionali" - 2018
pennarelli su carta - cm 23x34 - pezzo unico.
Irno Scarani conquista il pubblico che rimane incuriosito dalla realizzazione di forme irreali dalla notevole valenza espressiva e dinamica.
L'artista esprime autentiche e raffinate presenze di una civiltà ambientata in un presente immaginario.
Attraverso una personale rielaborazione della pittura Irno Scarani conquista l'amatore e l'esperto d'arte nell'occasione di numerose mostre, personali e collettive, allestite in diverse città italiane; sue opere fanno parte di collezioni private italiane e straniere, sono pubblicate su riviste ed annuari d'arte.
Il presidente dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana, Michele Maione, nello studio
dell'artista Irno Scarani
"Protèsi al cielo" - 2018
pennarelli su carta - cm 23x34 - pezzo unico.
Tutte le opere dell'artista Irno Scarani catalogate nel nostro Archivio sono disponibili.
L'Archivio Monografico dell'Arte Italiana è a Vostra disposizione per farvi visionare, senza alcun impegno, le opere dell'artista.