MARIKI, pittrice

L'artista Mariki ha ottenuto diversi riconoscimenti, premi artistici e pubblicazioni su riviste ed annuari d'arte per la sua bravura artistica. Le opere conquistano l'osservatore, il collezionista e l'amante dell'arte, sono continuamente esposte in mostre, personali e collettive.

Maristella Chiarello in arte Mariki.
Si è avvicinata all’arte da autodidatta utilizzando la grafite che non ha mai abbandonato e con cui si è dedicata, con magistrale attitudine e risultati, all'arte figurativa, al ritratto e al paesaggio dimostrando le sue doti tecniche e cromatiche. Ha frequentato diversi corsi di disegno e pittura tenuti dagli insegnanti Giovanni Morbin e Fabio Sandri che sono stati allievi di Emilio Vedova ed a loro volta artisti concettuali contemporanei.
Mariki ha appreso lo studio del paesaggio inglese soffermandosi principalmente sulla pittura di Turner, ha continuato la sua ricerca verso gli spazialisti veneziani avendo come modello di ispirazione l’opera di Tancredi. La sperimentazione delle diverse tecniche pittoriche conduce l’artista Mariki a trascurare l'arte figurativa per approfondire una ricerca astratto-spazialista dove convergono tutte le sue doti pittoriche. Una ricerca pittorica che si evolve verso cieli siderali, per l’artista fonte inesauribile di bellezza che nasce dalla sua frequentazione di un centro astronomico.

INTRODUZIONE ALL’ARTE PITTORICA DI MARIKI
Mariki è artista che conserva un totale eclettismo, la sua sperimentazione artistica gioca un ruolo fondamentale sul colore e sulla luce che portano all’opera ritmo armonioso e movimento ricco di slanci dinamici. L’opera per Mariki è espressione di un’inflessibile proiezione di due forze: luce e colore, che simbolicamente rappresentano due componenti dell’animo umano: gioia e dolore.
L’artista Mariki trova nell’arte pittorica la possibilità di evadere dalla realtà ed immergersi oltre la dimensione di un visibile, osservando lo spazio che contempla attraverso il valore assoluto della luce e dei colori costruisce un mondo invisibile che diventa tangibile sulla tela pittorica.