Bruno Azzini vive ed opera a Carpenedolo (BS) conosciuto e definito come “artista del pennello pieno di sogni”. Ad oggi l’artista Bruno Azzini si distingue nel mondo dell’arte contemporanea per il suo linguaggio e stile unico neo-dadaista, i suoi soggetti sono segno di riconoscimento nel mondo dell’arte contemporanea. Bruno Azzinimanipola la juta e altri tessuti, realizza collage con materiali di riciclo, dando forma e vita a caratteristici personaggi che al posto della testa presentano un pennello.
Il suo pensiero: “L’abito è solo un indumento” l'artista Bruno Azzini
Bruno Azzini coltiva la passione per l’arte pittorica soffermandosi inizialmente sul paesaggio rurale con tecnica ad olio. Con il passare del tempo l’artista sperimenta nuove espressioni, linguaggi e tecniche artistiche che applica su diverse tematiche. L’utilizzo dei materiali poveri (come sacchi di juta, vecchi spartiti musicali, etc.) accostati con accessori tridimensionali che aggiunge alla tela, denotano un accurato studio di lavorazione e di creatività. L’artista piega, strappa, incolla materiali di riciclo, ritagli di tessuti (un fazzoletto, una cravatta, un jeans...) e li applica sulla tela dipingendoli con i colori acrilici.
INTRODUZIONE ALL’ARTE PITTORICA DELL’ARTISTA BRUNO AZZINI Bruno Azzini è pittore neo-dadaista per il suo continuo utilizzo di materiali poveri e moderni che inserisce sulla superficie pittorica utilizzando immagini reali contraddistinte da una sfera immaginaria. Bruno Azzini rappresenta un concetto, un’idea che si concretizza attraverso la scelta dell’immagine ricca di significati. L’essere umano è sempre protagonista dell’opera, solitario, in compagnia, nella sfera familiare, lavorativa, affettiva, l’uomo rappresentato nella sua quotidianità diventa simbolo principale dell’identità umana in quanto attraverso il libero arbitrio definisce il suo criterio di giudizio per ogni scelta. Ecco perché l’artista nelle sue opere non disegna né mani né piedi ai suoi personaggi, il volto è sostituito sempre da un pennello, simbolicamente il suo protagonista si trasforma in una sorta di romanziere.
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Diversi critici d'arte hanno recensito le opere di Bruno Azzini, ricordiamo: Paolo Cerriani - Rosanna Chetta - Carlo Franza - Sara Meneguzzo - Salvo Nugnes - Arianna Sartori.
PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA BRUNO AZZINI A CURA DELL’ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA Bruno Azzini nella sua arte denota la sua libertà espressiva innovativa. Il disegnoè elemento esplicativo ed essenziale nella valutazione della sua opera d’arte, i suoi lavori moderni rammentano indagini storiche, artistiche e sociali. Tratti definiti nei corpi vestiti di persone reali, eleganti o sportive, musicisti, compositori, casalinghe, lavoratori, artisti, personaggi di strada, figure messe in risalto dal colore dell’abbigliamento scelto, mentre il volto non è nascosto ma semplicemente è rappresentato dalla setola di un pennello, spesso colorata, diventando parte integrante dell’opera. Idea geniale che contraddistingue il nostro artista Azzini, una sorta di surrealismo si scontra con la forza e l’efficacia del movimento realista. L’artista gioca con le congiunzioni di valore e di bellezza, i materiali scelti, umili, di scarto, applicati sulla tela donano movimento al personaggio, creano una sorta di materia che definisce il movimento del soggetto. Le figure apparentemente immobili, sono in realtà sempre in movimento, praticano una precisa azione che semplicemente può essere messa in posa, i contorni circoscrivono l’esterno della forma tracciando i particolari interni arricchiti mediante i colori acrilici. Le linee creano un gioco di piani sfumati attraverso il colore e il materiale applicato, le intensità luminose vivacizzano le singole parti delle figure. Momenti d’amore, attimi di riflessione, istanti di creatività, passioni ed emozioni si concentrano nelle opere di Bruno Azzini, un senso di equilibrio e di singolari atmosfere echeggiano sulla superficie, le figure rappresentate possiedono un sapore iperrealistico e conservano una tridimensionalità dagli effetti teatrali. I personaggi si appoggiano spesso su uno spazio vuoto, la colorazione chiara della superficie dona all’opera spettacolarità, il personaggio si muove e sembra voler oltrepassare la superficie pittorica per andare a conoscere il suo osservatore. Bruno Azzini si serve del pennello per negare il volto, dona importanza alla figura attraverso il corpo e il vestiario, la preferenza di omettere mani e piedi diventa scelta consapevole dell’artista per cercare un contatto con l'ambiente moderno e per indagare nella propria sfera evolutiva interiore che non smette mai di mutare e di crescere. Archivio Monografico dell'Arte Italiana - giugno 2024
ANTOLOGIA CRITICA
“In un'epoca di delicati equilibri il percorso artistico di Bruno Azzini vive il destino dell'acrobata sospeso tra due mondi, il mondo figurale capace di segnare l’esistenza e l'arte neopop, di cui è ancora in una nuova fase novello precursore. Gli interrogativi sul nostro tempo lo interrogano e lo rendono partecipe della vita degli uomini, dei miti della storia e del nostro tempo, delle nuove generazioni e di quel filo denso e tensivo della filosofia che porta ad essere più che apparire, e come un acrobata si esibisce sul filo con citazioni, riporti, ripetizioni di immagini comuni, insomma con il linguaggio dell'arte pop. La sua pop-art esce sulla strada, racconta l’esistente, racconta uomini e cose, oggetti e vestiario. Stretta tra le spire del consumismo imperante la nuova generazione di artisti fra cui vive la sua storia, Bruno Azzini pensa che il proprio compito non sia più quello di perfezionare forme astratte ma di colmare il vuoto tra arte e vita. L'artista somiglia sempre di più all'uomo qualunque, preleva oggetti comuni, reperti di vita quotidiana e li manipola, li cambia o li inserisce sulla tela. E' un procedimento già usato da cubisti e dadaisti per questo definito neo-dada. Accostando oggetti dozzinali Bruno Azzini mette in crisi i limite tradizionali della tela e invade lo spazio reale e con la violenta pennellata espressionista afferra. Esalta e trattiene frammenti logorati del mondo. Diversamente dal neo-dada che preleva oggetti comuni, la pop-art, e questa di Bruno Azzini lo è, sceglie un'immagine popolare e la rifigura, la ricostruisce in fedeltà solo apparente al modello prescelto facendo intervenire una serie di scarti, di minime differenze, a cominciare da un evidente spostamento di scala”. Carlo Franza
“Bruno Azzini … rappresenta figure dai tratti molto decisi colte sia dal mondo dei mestieri che della musica o più semplicemente della vita quotidiana. Non appagato da questa sua iniziale trasformazione decide di sperimentare l’applicazione di oggetti e materiali diversi sempre più particolari. Bruno Azzini definito l’artista del “pennello pieno di sogni” stupisce con la sua originalità sostituendo la testa dei personaggi con un pennello vero e proprio. L’autore piega e ripiega la juta, la tira, la distende, l’assesta, la incolla e poi la dipinge con colori acrilici. La pittura di Azzini è focalizzata sull’abbigliamento, ogni individuo rappresentato è legato all’immaginazione di chi lo guarda. Il pennello, metafora della fantasia, riporta i colori del vestito. Non si vedono mai le mani, le gambe, le braccia e la faccia; forse a significare che nel mondo di oggi conta solo l’apparenza, non importa usare la testa, muovere le mani, volgere i piedi in determinate direzioni. Interessante la combinazione coloristica, a volte forte a volte tenue. La formalità di questa nuova figurazione, si spinge oltre la staticità, crea ritmo e dinamismi. Spesso vengono utilizzati ritagli di tessuti veri, una cravatta, una camicia, dei jeans… Tante raffigurazioni in tanti luoghi e momenti diversi tutto con il comun denominatore di turbare la fantasia di ognuno. La definizione che più si addice all’artista Bruno Azzini è di colui che lascia spazio all’immaginazione, contemporaneo, che sfida le coerenze e crea nuovi impatti con il pensiero creativo nella testa e nel cuore.” Sara Meneguzzo
“L’arte di Bruno Azzini è concetto, pensiero letteralmente concretizzato attraverso il pennello, che viene infatti applicato alla tela ed utilizzato per rappresentare il capo dei personaggi. L’artista lascia il compito di immaginare la storia delle sue figure all’osservatore, rendendolo partecipare al gesto creativo.” Salvo Nugnes
“Le opere dell’artista Bruno Azzini lasciano poco spazio ad altre definizioni, che non siano riconoscibili a qualcosa di unico, affasciante e particolare. Una creatività rara delinea la serie di opere, dove il colto delle figure viene trasfigurato da pennelli, che raccontano attimi di vita e intimi dialoghi. L’osservatore viene inevitabilmente catturato, sia dalla peculiarità di tutti i dettagli materici ordinati dalla sua ricerca, che dalle particolari quanto espressive descrizioni del complesso creativo.” Rosanna Chetta (Art Critic & Manager Artexpò Gallery)
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Partecipa a diversi concorsi, mostre collettive e allestisce esposizioni personali in Italia che gli permettono di ottenere riconoscimenti e di farsi riconoscere a livello internazionale. Le opere di Bruno Azzini realizzate con materiale di riciclo e di scarto sono continuamente sottoposte all'attenzione del mondo dell'arte contemporanea attraverso le sue continue mostre, dove è invitato ad esporre e nell'occasione di numerosi concorsi si aggiudica segnalazioni di merito. Sue opere fanno parte di collezioni private in tutto il mondo, principalmente a New York.
L'opera dell'artista Bruno Azzini è stata offerta all'asta più volte. Nel 2024 una sua opera è stata venduta a Meeting ArtAuctions.
Il presidente dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana, Michele Maione nello studio dell'artista Bruno Azzini
Principali mostre d'arte 2024 - Tripersonale, espone l'artista Bruno Azzini, presentazione di Paolo Ceriani, galleria MAD, Mantova Arte Design.
2023/2024 - "Bruno Azzini - La lezione delle cose" Curatore Carlo Franza. 25 novembre 2023/25 aprile 2024. ARTE CONTEMPORANEA, Location PLUS FLORENCE, Firenze.
2023 - Personale di Bruno Azzini “T’immagino” mostra a cura di Arianna Sartori, Galleria Arianna Sartori, Mantova. - Opere di Bruno Azzini presentate in fiera Fiere di Bergamo, 13/15 gennaio 2023. Catalogo online.
2022 - Personale di Bruno Azzini. “Un pennello pieno di sogni” Galleria Arianna Sartori (Mantova).
2021 - “Le splendide opere del talentuoso artista Bruno Azzini” mostra personale, curata da Salvo Nugnes, Art Gallery, Milano.
2020 - III edizione de i Mille di Sgarbi – indagine sullo Stato dell’Arte Contemporanea in Italia condotta da Vittorio Sgarbi – Magazzini del Sale di Cervia (RA). Le opere in mostra raccontano la nostra società sconvolta da Covid-19 e dei problemi che da sempre la attanagliano. Opera in mostra di Bruno Azzini dal titolo "Serata"
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Tutte le opere dell'artista Bruno Azzini catalogate nel nostro Archivio sono disponibili. L'Archivio Monografico dell'Arte Italiana è a Vostra disposizione per farvi visionare, senza alcun impegno, le opere dell'artista.
Su richiesta siamo in grado anche di mettervi in contatto direttamente con l'artista.
N.B. : Tutte le opere sono pezzi unici e sono corredate da certificato di garanzia. Le quotazioni dell'artista sono legate al coefficiente 1 [ Prezzo di vendita = (Base + Altezza) x Coefficiente x 10 ]. (Opere codice 2).
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Le opere di Azzini Bruno
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