Numerose gallerie d’arte nazionali ed internazionali si sono interessate alle opere dell’artista Elena Borboni pubblicando diversi articoli e recensioni critiche. Tra i critici d’arte segnaliamo: Vittorio Sgarbi - Suni Arcisto - Enrico Betta - Anna Francesca Biondolillo - Mario Bonomi - Manuela Carli - Antonio Castellana - Alberto Chiappani - Ermanno Corti - Francesco D'amico - Simone Fappanni - Alessandra Fassina - Carlo Franza - Giovanna Galli - Marta Lock - Fausto Lorenzi - Marta Mai - Dino Marotti - Eleonora Merisi - Generale Panzerini - Alfredo Pasolino - Bin Soardi - Delfino Tinelli - Alberto Zaina - Elena Zanacchi.
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PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA ELENA BORBONI A CURA DELL’ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA
Elena Borboni adagia i colori sulla tavolozza, i colori si mescolano generando abbracci di forme sinuose, morbide che svelano all’osservatore immagini nascoste. Troviamo cerchi, onde, scie luminose che lasciano spazio a decorazioni di fiori, foglie, alberi, germogli, piume, conchiglie e tanti altri elementi che danzano armoniosamente sulla superficie. Nell’opera tutto prende forma in un processo spontaneo se pur ben equilibrato tra forma e colore, ogni pennellata diventa tratto di emozione che nasce da una travolgente serenità. Elena Borboni trova nella pittura la possibilità di trasformare il tutto in una narrativa ricca di poesia trasmettendo forti emozioni. La natura è l’ispirazione dell’artista, gli elementi naturali sono studiati con meticolosa attenzione attraverso una continua ricerca di connessioni e di interazioni che coesistono tra loro. Due cicli esistenti troviamo nelle sue opere estremamente connessi tra loro attraverso i cinque elementi che automaticamente sono posti in relazione con i cicli delle stagioni, dell’astrologia, degli stati d’animo. I cicli che l’artista esamina rappresentano il rapporto uomo-terra e madre-figlio. Le sue opere alimentano il fuoco interiore che nutre l’esistenza della vita, il colore è per l’artista elemento predominante che ha il compito di trasportare l’emozioni nutrite dalle continue associazioni di forme.
Una pittura introspettiva che esalta la bellezza e la gioia, il tratto cromatico contrastante allontana le movenze di un perbenismo sociale mentre le continue forme che danzano sulla superficie esaltano le intenzioni interiori profonde. Elena Borboni attua un processo innovativo sulla propria realtà interiore che le permette di affrontare ogni cambiamento. Il linguaggio pittorico dell’artista è istintivo, diretto, è mezzo integrativo e di recupero di messaggi interiori che rappresentano l’espressività e la creatività di un’artista che attua continui processi di trasformazione mediante l’atto creativo. Elena Borboni nella sua arte pone punti fondamentali per comprendere le peculiarità intrinseche dei colori, le influenze che hanno sull’essere umano. Una pittura dove affiorano teorie romantiche, dove il colore è ricco di messaggi che risplende con il sentimento. Gli elementi rappresentati vanno dalla visione reale alla visione astratta, la linea è organo di percezione ed armonizza tutta la composizione. I colori generano sempre risonanze affascinanti, non troviamo mai effetti sgradevoli nella sua arte, la dinamica della tensione cromatica si modifica continuamente generando un accordo armonioso proporzionato e di grande fascino.
Archivio Monografico dell’Arte Italiana - aprile 2024
ANTOLOGIA CRITICA
Elena Borboni, un avvolgente percorso all’interno delle profondità della vita tra Simbolismo e Materia. “L’artista bresciana Elena Borboni compie un percorso di approfondimento nel quale l’ascolto nei confronti dei reali significati di tutto ciò che circonda l’essere umano e che appartiene alla natura deve essere manifestato e considerato come una capsula avvolgente nella quale in fondo è bello rifugiarsi, in cui non può fare a meno di infondere anche la consistenza della materia, come se per lei la connessione con la robustezza fosse indispensabile per creare quella magica unione tra ciò che è interno e ciò che è esterno. Lo sguardo che rivolge alla natura è quello meravigliato di chi conosce la ricchezza e la profondità di tutto ciò che circonda la vita, che ha un suo senso profondo ma visibile solo a chi possiede, come lei, una particolare sensibilità in grado di captare quelle energie sottili, quel filo che collega tutti gli eventi e che si rigenera nella circolarità dell’evoluzione naturale. Ciò che affascina la Borboni è il fluire della cromaticità, quello scorrere dei colori come se nel loro mescolarsi generassero a loro volta un canale energetico ma anche lirico che contraddistingue le emozioni di cui l’artista scopre di voler parlare nel momento in cui si siede davanti alla tela e lascia che una nuova opera prenda vita. A volte la figurazione si perde dentro l’astrazione generando un’illusione ottica in cui i simboli rimangono sottintesi pur lasciando spazio alle tonalità emozionali che definiscono il concetto più esteso, in altre tele invece il soggetto principale spicca sulla tela in maniera metafisica, proprio per permettere al senso insito nell’elemento naturale, scelto dall’artista per essere protagonista dell’opera, di amplificare il suo messaggio, di indurre l’osservatore a percepirne la voce. …”
Dott.ssa Marta Lock (2022, L’opinionista)
“Nelle opere dell’artista si assiste alla certezza della sua capacità pittorica frutto di anni di duro lavoro e di incessante studio per la ricerca e la sperimentazione. Pur nella diversità di tecnica e stile adottati, l’interrelazione delle forme con il colore rimane il tema principale della sua produzione. Protagonista è quindi il segno figurale che si fa via via più realistico: scene reinventate che diventano scenario della fantasia e dell’anima, dando vita a una sorta di linguaggio di valore universale. Elena Borboni abbandona gli eccessi della pittura del passato, gli estremi modi e colori provocati dalla sua innata istintività per lasciarsi cogliere dalla meraviglia della semplicità. L’artista è quasi narratrice attenta di un percorso di studio e all’approfondimento dei segreti della natura e alla possibilità di ancorarsi al mondo suggestivo della materia dal definitivo riferimento formale. Splendidi sono gli schemi su cui si sofferma Elena Borboni grazie a un continuo dialogo con l’energia vitale dell’universo che da luogo ad un’infinita e variegata struttura di ordini e di bilanciamenti tendenti alla valorizzazione dei grandi spazi scenografici. L’artista inoltre è attratta dalla luce che diventa la strutturazione di un equilibrio, un’armonia consolidata attraverso una forte simbiosi con lo spazio. circostante. La creazione e la descrizione minuziosa di un’infinità di situazioni e di fenomeni tendono a confondere lo spettatore, sia per il loro grado di fantasia sia per la loro perfetta singolarità.”
Dott. Antonio Castellana (Galleria Milanese, Milano, 2022)
“… Il simbolismo, di chiara accentazione archetipica, di Elena Borboni s’innerva in un uso preciso del colore entro cui prende forma e sostanza una ricerca espressiva serenamente votata alla contemplazione del miracolo dell’esistenza, scandagliato attraverso una puntuale riflessione sul ciclo della vita, sia nell’alternarsi delle stagioni della terra che in quella dell’uomo. Un universo vitale e vivifico, quello dell’artista bresciana, costruito, nella sua essenza, in tantissimi anni di appassionata ricerca che ormai procede speditamente da circa un trentennio”.
Dr. Simone Fappanni (Personale, Galleria l’Altra Arte, Bagnolo (CN) 2015)
“Elena Borboni realizza opere cariche di metafore artistiche, vere e proprie riflessioni sulla nascita in senso cosmico, universale. … La sua pittura evoca e celebra la stessa, arricchendola con una vera e propria interiorità. ... Cromie che sinfonicamente si accordano con la vibrazione della luce, generando sensazioni che ci trasportano aldilà della tela, in una dimensione ascensionale per gustare la melodia risiedente nell’animo.”
Dino Marotti (Personale di Elena Borboni, Salo’ (BS) 2014)
“... Una vera e propria “sinfonia”, scaturita da una grande forza interiore. Nelle sue opere i cerchi sono archetipici della terra madre e del nostro divenire, creando una fruizione di percorribilità con lo spettatore.
L’approvazione visiva è filtrata da una “frontiera di senso”, uno schermo del vedere e d’interpretare, immediato. Una capacità di fabbricare immagini attraverso una ricerca del colore e della luce, legate da una consistenza viva della forma.
Colore lirico, vivo e passionale, impastato di luce e di robusto vigore, libero e spontaneo, per una sensibilizzazione dinamica di se, ed una specifica fisicità.
Materia trionfante di possibilità metaforiche e profonde, formante un tessuto cromatico di accordatura. L’immaginario scaturisce dallo spazio creativo e fluisce nello spazio creato.
Il nucleo, la terra, il cosmo intero, essenza lirica e cromatica in un insieme surreale di evoluzione. Originali, colorate e coinvolgenti, le opere sono tutt’altro che usuali, abbracciano il cuore e fanno vibrare le corde dell’anima.”
Mario Bonomi (Personale di Elena Borboni, Pieve di Urago Mella (BS), 2010)
“… Le tue opere sono la dimostrazione pratica di questo giudizio teorico. L’idea germinale di ogni lavoro costituisce “l’intuizione”, il quadro compiuto manifesta la “rappresentazione”. Il titolo poi che tu apponi con personale elaborazione concettuale, completa la sequenza Crociana con il “significato ...”.
Prof. Delfino Tinelli (Personale di Elena Borboni. Pro Loco Bagolino (BS), 2008)
“Osservando ed analizzando le opere di Elena Borboni, con occhio critico e non superficiale, si entra nel concetto di idee dell’autrice. In qualsiasi principio della sua creatività, il “viaggio al centro della vita” è trattato con fantasia, sensibilità, logica, sincerità e con richiami personali. ... Ad essa non manca certo la padronanza e la tecnica del colore, che peraltro tratta con notevole maestria, inserendo anche materiali che esulano dalla pittura e che vanno direttamente ad illustrare il fine.
Ma in particolar modo, sorprende come adopera la sua forte intelligenza, fervida e sottile, per realizzare i suoi dipinti. Se questa intelligenza sarà sempre la motrice della sua attività artistica, Elena Borboni raggiungerà mete molto alte ed ambite. Auguri.”
Bin Soiardi (Personale, Galleria Artisti antica Valeriana, Pisogne (BS), 2007)
“... Elena Borboni ...usa il segno informale e metafisico, ma nella sua arte si riconoscono delle forme: la sfera (a significare la terra, ma anche il nucleo), gli alberi, le foglie, i fiori, i cieli e gli arcobaleni, ed è attraverso di essi che rappresenta la vita, che si dilata nell’umanità e nell’amore. … La magia artistica, l’originalità, il colore enfatizzato, esprimono le sue emozioni più profonde.
Con le sue opere, attraverso la percezione sensibile, arriva alla categoria spirituale. Corpo e spirito sono uniti in un abbraccio. Uomo e natura sono un tutt’uno. L’immensità e l’infinità delle galassie, corrono insieme in un divenire che non ha fine… .”
Marta Mai (Personale di Elena Borboni, Galleria Studio D’Arte, Brescia, 2004)
“Elena Borboni convoglia una personale, intensa indagine, intorno ai temi predominanti della TERRA, intesa come fonte di: Vita, Energia, Amore, Bellezza, Nutrimento e Positività.
... Particolarmente accentuata è la ricerca di effetti luminosi, compiuta oltre che sul gioco del chiaroscuro, anche con inserimenti in vetro (che lei stessa fonde) per raccogliere e riflettere la LUCE, elemento imprescindibile dalla sua anima, sensibile e libera, che ne orienta il messaggio.”
Giovanna Galli (Rivista Stile, Maggio 2004)
“La Borboni dimostra di possedere un fondato mestiere ed una versatile fantasia. ... Le proposte iconografiche centrali conducono al “centro della vita” attraverso un viaggio di preistoria e futuribile, dai fossili ai visionari paesaggi. L’aspetto cromatico è avvincente. La luminosità catalizza lo sguardo e le tinte (sovente difficili per accostamento) si avvalgono di una suggestiva complementarietà affidata alla sfera del sensibile.”
Alberto Chiappani (Articolo La Voce del Popolo, 04 Agosto 2000)
“Pittura che ha un senso finito di postmodernità, di registro mentale che, nel gioco informale della materia, accoglie anche il colore sfrangiato di un’iride ancora sottilmente viva. Una luce che le attraversa come in una ricostruzione futurista dell’universo. ... In questo senso “Viaggio al centro della vita”, come analisi di ritorno alle origini, alla scelta di soggetti che hanno “un’arcana visione” dello spazio cellulare, archetipale, geodinamico.”
Carlo Franza
(Personale di Elena Borboni, Galleria S. Tomaso, Milano, 1996)
“Senz’altro originale è il lavoro di Elena Borboni. Pittrice e scultrice che ha fatto della bellezza e dell’armonia la base delle sue sperimentazioni. Sicura dei mezzi e dotata di grande sensibilità artistica, con alle spalle diverse personali e collettive, colpisce soprattutto per la sua creatività. …”
Suni Arcisto (Pubblicazione Rivista Disegno e Pittura, aprile 1996)
“Le opere di Elena Borboni riflettono i palpiti di un animo sensibile, affascinato ed attratto irresistibilmente dalla bellezza e dalla natura. …”
Ermanno Corti (Personale, Galleria “La Telaccia” Torino, 1996)
“... L’artista risveglia in chi guarda le sue opere la poesia e l’estasiata ammirazione grazie alla sapiente mescola di svariate e complesse tecniche pittoriche. Un’attenta e profonda ricerca volumetrica e delle forme sta infatti alla base di ogni creazione ... rivelandosi solo in una straordinaria capacità di risvegliare emozioni. …”
Eleonora Merisi (Personale, Galleria “De Clemente”, 1995)
“La sua carica vitale di simpatia e spontaneità ci conquistano al primo impatto facendoci sentire perfettamente a nostro agio; mentre parla con entusiasmo del proprio lavoro, ci rendiamo conto di quanta parte di se metta nella propria professione, di quanta raffinata fantasia e passione siano testimoni tutte le sue creazioni. …”
Prof.ssa Alessandra Fassina (Rivista Profili,1993)
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