Tra i critici d'arte che hanno recensito le opere di David Cej citiamo: Giancarlo Bonomo - Umberto Miniussi - Eliana Mogorovich.
PRESENTAZIONE CRITICA ALL'ARTISTA
DAVID CEJ
A CURA DELL'ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL'ARTE ITALIANA
L’opera di David Cej rappresenta un processo di introspezione, ma anche un mistero sulla nascita, sull’esistenza. Il colore caratteristico e formale è linea forza di un movimento continuo, gli elementi e i materiali utilizzati dall’artista si arricchiscono di tonalità cromatiche generando un paesaggio di notevole suggestione visiva. Nei soggetti, dove si evince la predisposizione verso un figurativo reale, l’artista utilizza un disegno grafico delineato nei contorni e nei particolari, la scelta cromatica e dei materiali trasposta l’opera in un mondo immaginario, incantato e fiabesco. Cej possiede un tratto distinto, la sua bravura tecnica e colorista si evince in ogni sua opera, la scelta dei materiali è equilibrata e rende l’opera viva e spettrale.
La tecnica pittorica di Cej è elaborazione personale di una creatività in continuo mutamento, la materia valorizza il segno e la forma, evidenziando l’ispirazione all’astrattismo e all’informale. La materia diventa forma estetica, il colore esalta il significato del contesto scelto donando all’opera una sua autonomia espressiva. David Cej studia la materia considerando le sue proprietà fisiche e chimiche, ecco perché nelle sue opere sembrano emergere le tre condizioni della materia corrispondenti allo stato solido, gassoso, liquido. Grazie al colore e alla materia utilizzata, l’artista riesce a creare, sulla superficie, il passaggio fisico della materia, da uno stato all’altro generando una visione autentica, innovativa e geniale. Ecco perché le opere di Cej colpiscono visivamente l’interlocutore che si trova catturato dalla miriade di elementi presenti sulla tela, dal colore penetrante e dalla luce: fonte di vitalità e di benessere. David Cej trasforma la superficie pittorica in un universo materico che ha il potere di stabilire una potente comunicazione con un linguaggio artistico di notevole rilievo. Le sue opere diventano la narrazione di una mitologia nuova che custodisce colori esplosivi, materiali graffianti, luci effimere e coinvolgenti che generano un mondo dove coesistono passione, descritta dalla luce, e inquietudine, descritto dalla nebbia. La magistrale tecnica dell’artista si evince dalla creazione di scavi e segni tangibili sulla superficie, i materiali diversi sono trattati in una struttura cromatica accattivante. Le opere sembrano raccontarci la vita sulla crosta terrestre, l’esistenza di nuovi mondi che hanno come principale obiettivo la ricerca spirituale.
Archivio Monografico dell’Arte Italiana – Ottobre 2022
ANTOLOGIA CRITICA
"Colorismo acceso, dimensione lirica ai limiti del fantastico, stile appassionato ed eccentrico sono le definizioni che meglio inquadrano l'indagine anticonvenzionale di David Cej, pittore legato ad un paesismo reinterpretato in chiave personalistica che non trova facili accostamenti con correnti artistiche già conosciute. Nessuna tinta cromatica corrisponde alla natura così come la percepisce il nostro sguardo. Tutto è fluido dinamismo ed invenzione interiore. In una improbabile dimensione di vita, egli definisce con chiarezza il suo animo di artista immerso nel pieno di un'emozione esistenziale che procura stupore, meraviglia e sollecita il sogno, regno delle nostre fantasie più autentiche. Soli enormi dominano il cielo e sovrastano monti, mari e borghi perduti nel silenzio. La civiltà decadente come noi la conosciamo è lontana, e la morfologia astratta del territorio pare non riferirsi al nostro pianeta. Forse Cej ha dipinto il mondo che vorrebbe nella purezza di ogni forma, di ogni colore e luce che trionfano nell'armonia di composizioni che paiono attimi d'infinito. Ogni dettaglio ha un senso, non vi è la casualità compositiva. In questa figurazione sui generis il reale lascia spazio ad un immaginifico mai stucchevole ma sempre filtrato da un gusto estetico particolarissimo e calibrato."
Giancarlo Bonomo
"Universi surreali e mondi astratti con carta argentata, trucioli di plastica, colle, malte: materiali che – incontrandosi – perdono la propria concretezza e, solo unendosi, riescono a dar vita a misteriose fantasie pittoriche. Per dar voce alle sue memorie, alcune reali, altre sognate, David Cej regala una dignità o restituisce una funzione a quelli che comunemente riterremo semplici oggetti o addirittura scarti della nostra quotidianità. I protagonisti delle sue composizioni, dipinti che in molti casi stringono la mano ai bassorilievi, sono pianeti e paesaggi immaginari, frutto della combinazione di ricordi reali e “dèja vu”. In bilico fra puro astrattismo e più riconoscibili allusioni figurative, fra una pittura aerea e una tensione materica, nei propri lavori Cej combina frammenti di memoria e materiali uniformandoli attraverso colori corposi e sanguigni, manifestando anche attraverso di essi l’istintività del suo procedere."
Eliana Mogorovich
"David Cej, appassionato di pittura e disegno, sin da giovane ha raffigurato i luoghi a lui più comuni, visti per le passeggiate e i percorsi fatti con i famigliari. In seguito e dopo diverso lavoro inizia a scavare all'interno del figurativo concentrando la sua attenzione sulla materia e sui colori, dando libera espressività e notevole forza cromatica al Carso, alla marina, all'Isonzo.
Forse l'impatto del visitatore con l'arte del giovane Cej non è, di primo acchito semplice, la forza dei colori e dei materiali usati nascondono figure oniriche che se osservate con la giusta attenzione, fanno emergere donne sensuali e luoghi ameni. L'artista fa anche emergere sulle tele l'animale a lui più caro, il gatto, come fosse il suo timbro personale. David Cej pur essendo in ampia evoluzione artistica, dalla proposta pittorica e dalla sensibilità che sta esprimendo non tarderà molto che il suo percorso seguirà un'evoluzione artistica innovativa e interessante per il movimento dell'arte figurativa del territorio."
Umberto Miniussi
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David Cej è artista conosciuto per le sue opere originali, per la vibrazione emozionale che ogni suo lavoro possiede e che si può percepire ad ogni mostra personale e collettiva a cui l’artista partecipa in Italia e all’estero. Per le sue opere riceve apprezzamenti da un pubblico di amatori e collezionisti italiani e stranieri. Sue opere fanno parte di collezioni internazionali.
Il presidente dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana, Michele Maione,
nello studio dell'artista DAVID CEJ
Principali mostre:
2020 - Mostra collettiva "Viaggio in quarant'anni" Sala Frnaza di Nova Gorica (SLO).
2019 - Mostra personale, sale del Nuovo Albergo Operai di Panzano, Monfalcone (GO).
- Mostra collettiva "Le stagioni della donna" Sala Del Bianco di Staranzano (GO).
- Collettiva Concorso "Dario Mulitsch" Gorizia.
- Collettiva "Carnevale in tela", Caffè Municipio di Monfalcone (GO).
- Collettiva: Incontro con pittori sloveni di Rence- Sagra delle raze, Staranazano (GO).
2018 - Collettiva "Carnevale in tela" Galleria Antiche Mura, Monfalcone (GO).
- Collettiva, Staranzano (GO).
- Collettiva "100 Anni del fronte sull'Isonzo", Galleria "Rika Debenjak" Kanal (SLO).
2017 - Personale, "Cromie, dinamiche e liricità" Sala consiliare Turriaco (GO).
2016 - "I nostri luoghi", Mostra collettiva dell'amicizia a Staranzano(Go) con Artisti del Circolo Culturale "Proteo Hirst" di Trieste.
- Collettiva "Mostra di Natale" Sala Comunale Antiche Mura di Monfalcone (GO).
2015 - Collettiva, “La Donna”, sala Del Bianco, Staranzano (GO).
- Collettiva, “Nel segno del colore” Villa Prinz, Trieste.
- "Dreams and visions in Venice", collettiva d'arte contemporanea, Scoletta di San Zaccaria, Venezia.
- Mostra "KHRΩMOS" ,Marina di Lepanto Monfalcone (GO).
- Collettiva "AcriaticOpenArt", Hotel Europalace, Monfalcone (GO).
- Collettiva, "Tra Isonzo e Carso", Europalace Monfalcone (GO).
2014 - Personale , “Labirinto di colori”, presso l’Angolo di Maritani, Caffè Carducci, Monfalcone (GO).
- Personale, “La Grande Guerra tra i fiumi”, Regia Stazione di Redipuglia (Go).
- Collettiva ,“Tra Isonzo e Carso”, a Tolmino (SLO), a Gorizia ed Aurisina (TS).
- Personale, Hotel Europalace a Monfalcone (GO).
- Collettiva, “Arte e amicizia”, Sala Civica del Palazzo Locatelli di Cormons (GO).
- Collettiva “Isonzo senza confini”, al Palazzetto Veneto, Monfalcone (GO) e al Kulturni Dom di Gorizia.
2013/2014 - “La luce del mare” mostra collettiva itinerante di Artisti Bisiachi a Venezia, Grado (GO), Trieste, Turriaco (GO) e Monfalcone (GO).
2013 - “Rassegna di Artisti Emergenti”, Turriaco (GO).
- Personale, “Alkimia di colore”, Società Monfalcon. Mutuo Soccorso, Monfalcone (GO).
- Personale, “Riflessi cromatici”, Sala Art Open Space, Gorizia.
- Mostra Collettiva, “Presenze Cromatiche”, Sala Mostre, Aeroporto Ronchi dei Legionari (GO).
- Personale, Sala esposizioni Bar Posta, Gorizia.
- Mostra collettiva di pittura “Figurart”, Area espositiva aeroporto, Ronchi dei Legionari (GO).
- Personale, Galleria Accademia di Udine, Udine.
2012 - Personale, Palazzo del Comune di Turriaco (GO).
- Personale, Galleria “Al Cavallino” di Borgo Aris-San Polo a Monfalcone (GO).
- Collettiva “Figurart” presso il Palazzo Locatelli a Cormons (GO).
- Rassegna “Arte in vetrina” a Turriaco (GO).
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