Vittorio Vallarin in arte Cusin, nasce a San Pietro Viminario, in provincia di Padova, attualmente vive e opera a Bellusco (MB). Cusin crea un rapporto profondo tra pittura e umanità, è verista e descrittivo. La sua attività artistica è ricca di diverse tecniche pittoriche.
Pittore autodidatta. Cromista (preparazione per la stampa rotocalco per alcuni anni, poi per la stampa offset, durante il soggiorno nello Zaire).
Artista dalle intense capacità artistiche e culturali, amante dell’arte e delle tecniche pittoriche che sperimenta con maestria professionale cimentando la sua creatività nella tematica figurativa. Sue opere figurano in numerose collezioni private in Italia e all'estero, inoltre numerose città di tutto il mondo, hanno ospitato le sue opere nell'occasione di mostre personali e collettive, dove l'artista ha ricevuto numerosi premi ed onorificenze.
"Autoritratto" pastello su velluto rosso - cm 30x40 - pezzo unico.
Trasferitosi nel 1967 in Congo, nello Zaire, rimane affascinato dalla bellezza del paesaggio esotico e degli abitanti di questo luogo meraviglioso, i soggetti che l’artista osserva sono magistralmente riprodotti sulle sue tele attraverso una fisionomia perfetta, un’espressività singolare e profonda. La colorazione è calda ed è impreziosita dalla particolare tecnica del pastello su velluto, una pratica complessa che l’artista Cusin propone con tratto deciso e nello stesso tempo delicato; l’atmosfera che circonda il paesaggio e la figura umana è avvolta da una luce vigorosa che dona dinamicità all’immagine rappresentata. I ritratti di Cusin sono carichi di una disarmante poetica.
"Danzatrici del Congo" - 2003
pastello su velluto rosso - cm 40x50 - pezzo unico.
Nel 1972 torna in Italia dove perfeziona la tecnica del pastello su velluto sfruttando al massimo il colore nelle sue diverse tonalità; Cusin giunge ad una pittura cromatica pastosa e morbida dove si evincono volumi, luci ed ombre.
L'artista si avvale di una tecnica complessa, per immortalare sul velluto le diverse espressioni dell'esistenza e della natura. Il ricordo del contatto diretto avuto con le popolazioni africane, con il loro modo di vivere e di agire, con lo stupendo paesaggio, portano l’artista ad immedesimarsi profondamente in un mondo poetico dove, metaforicamente, diventa egli stesso espressione di vita, comunicando messaggi sull’esistenza e sulla bellezza della natura. Trova ispirazione nei vari gruppi di danzatori locali, figure che ama ancora oggi realizzare.
Tra le diverse tecniche utilizzate dal pittore ricordiamo l’olio, l’acquarello, l’acrilico e la tecnica mista.
Amante del mondo figurativo, l’artista, cimenta la sua bravura nelle rappresentazioni naturalistiche come fiori, animali, nature morte e luoghi caratteristici.
Oltre ai ritratti ama realizzare riproduzioni di quadri d’autore.
Le opere pongono in rilievo le qualità artistiche del pittore, abilmente l'artista inserisce le sue immagini in moduli stilistici ispirati ad un personale ed efficace concetto di bellezza.
Guarda il video delle opere dell'artista Cusin su youtube.
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Tra i critici che hanno recensito le opere di Cusin segnaliamo: Vincenzo Castelli - Carlo Facchinetti - Giorgio Falossi - Franco Legrottaglie - Paolo Leone - Paolo Levi - Giuseppe Martucci - Antonio Oberti - Mirella Occhipinti - Marco Pericchio - e molti altri.
Cenni critici sono stati pubblicati dalla stampa, ricordiamo: Corriere d’Informazione - Artecultura - numerosi altri periodici qualificati.
"Danzatrice del Congo" - 2015
pastello su velluto rosso - cm 48x89 - pezzo unico.
PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA
CUSIN
A CURA DELL’ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA
L'arte di Cusin esprime messaggi interiori, una ricerca entusiasmante che appassiona gli amanti dell'arte di tutto il mondo in quanto le sue opere sono espressione di una poetica profonda che ha come connotato principale l’umanità.
Un coinvolgimento di colore unito ad un'espressione che avvolge con forza, si evince la semplicità di un bambino ma anche un'enigmatica e sottile sofferenza costituita da una forza innata che fa nascere la speranza, una vita colma di affetto verso i nostri simili, un messaggio artistico profondo e maturo nella sua forma, nelle sue movenze. Le rappresentazioni sono realizzate in grande stile, si evince un impeto d'amore per l'arte figurativa.
Il sorriso interiore è presente in tutte le sue figure che emanano dolcezza; le azioni scelte dall’artista evidenziano tradizioni culturali che ci fanno comprendere il sentimento delle piccole cose e i grandi valori della nostra terra. L’osservatore percepisce realmente la cultura che l’artista rappresenta, i villaggi mostrano la realtà delle tribù che vivono nella meravigliosa terra africana, le persone portando un messaggio di unione e di libertà che nasce dal ritmo musicale creato nelle loro esibizioni. La musica è l’elemento preponderante nelle tribù, guardando le opere lo spettatore percepisce il suono che magistralmente Cusin lo rende vitale attraverso la fusione di colori caldi ed avvolgenti.
L’artista è affascinato dallo studio della cultura dei popoli, la sua arte esprime messaggi chiari che creano una barriera insormontabile tra povertà e consumismo, dove c’è povertà affiorano valori ormai dimenticati dall’uomo occidentale.
La ricerca cromatica e le diverse tecniche pittoriche utilizzate dall’artista esaltano percezioni ed emozioni di grande valore, con maestria tecnica Cusin affronta la complessità pittorica nell’affermare fisionomie e caratteristiche fisiche-muscolari.
Molte volte l’artista stende il colore direttamente con le dita, questo gli permette di evidenziare profondità e rilievi, studia il soggetto nei dettagli realizzando una composizione armoniosa. Le opere diventano espressione di un mondo che fonde tradizioni, credenze e spiritualità.
I corpi delicati emanano purezza, quella naturalezza dell'essere umano che con meditate danze e canti si rivolge ad un'entità superiore per comprendere a fondo il senso dell'esistenza.
Una ricerca artistica complessa che rievoca momenti reali vissuti interpretati attraverso l'uso di materiali artistici, studiati in modo dettagliato e con grande ingegno, un impegno che appaga il mondo della critica, del pubblico e dell’amatore d’arte.
Uno studio attento, ricco di cultura che esalta riflessione e meditazione, componenti emozionali che ritroviamo comunque nelle opere paesaggistiche, nelle composizioni floreali, nelle tematiche religiose o nei soggetti che raccontano le nostre mura domestiche.
Archivio Monografiico dell'Arte Italiana - dicembre 2019
ANTOLOGIA CRITICA
“Creatore di trasparenze, di velature, di valori ben rapportati, di visioni paesaggistiche romantiche e soprattutto di figure maschili e femminili, Cusin si è mostrato particolarmente aperto e sensibile alla tecnica del pastello su velluto: una pittura non certo facile, che racchiude in sé tutte le caratteristiche della bellezza, della grazia nel variare delle luci e delle ombre. Un modo di dipingere architettato con grande respiro in virtù della purezza adamantina delle forme e da una perfezione ideale appartenente a se stesso, vale a dire al suo temperamento meditativo... . Queste immagini raggiungono perciò risultati che s’impongono possono suscitare, e suscitano, con la loro carica narrativa e anche psicologica un’evocazione anatomica e caratteriale ... . ... Figure e anche di paesaggi, ... sostenute dalla padronanza del disegno, sensibilizzate dalla materia pittorica, al di fuori del vacuo soggettivismo dell’angoscia esistenziale Siamo certi che egli saprà conservare sempre quelle dimensioni necessarie a suscitare nuovi pensieri e nuovi impulsi interiori.”
Antonio Oberti
"Nudo di donna africana" - 2015
pastello su velluto rosso - cm 50x70 - pezzo unico.
“... Il supporto su cui Cusin lavora rientra tra le occasioni particolari, è, infatti, non la normale tela. bianca acquisibile nei negozi della città, ma un velluto rosso che può aggiungere plasticità se trattato da mano esperta, un guizzo di colore carico di echi e risonanze, un rosso su cui passa una serie di figure, variamente atteggiate e che ti rimangono nella memoria per quel loro comporsi e raccogliersi in un cromatismo guizzante. In questo senso si afferma il linguaggio dei colori che diverrà pienezza da foga pittorica nel rapido distendersi del segno che segue contorni ben precisi, figure da cui risalgono intime inquietudini, trasalimenti di cupe mestizie, modellati a richiamare il loro ambiente, la loro storia, le dimensioni dello spazio di vita che non è solo crescita ma anche essere. Su questi temi Cusin descrive la sua esperienza ed il significato del suo essere attingendo a culture avanzate o a inconsci residui di antiche sapienze.”
Giorgio Falossi
“ … II tratto è deciso e corre veloce e l’estro dimostra una scelta decisa e serena. Fattori questi che hanno permesso a Cusin la convalida di un nutrito curriculum di consensi nelle mostre effettuate in varie parti dell’Africa e dell’Europa “.
Giuseppe Martucci
“I suoi lunghi soggiorni in Africa gli hanno dato quello stimolo creativo che rivediamo anche nelle opere più recenti. Cusin si avvale di quell’esperienza per svolgere un certo tipo di ricerca somatica e ambientale, in un recupero storico d’antiche tradizioni orientali. Un palpito d’umanità è sempre presente nella sua tematica, anche se a volte ci appare chiusa nel cerchio magico di una sua idealizzazione del reale. Tecnicamente preparatissimo, Cusin ha trovato nelle sue strutture una coerenza stilistica che lo porterà senz’altro ad una sempre maggior sublimazione della figura evocata.”
Vincenzo Castelli
“Nella pittura di Cusin emerge molto chiaramente la concretezza di un discorso non prefabbricato per cui non è affatto difficile assaporare il brivido della commozione al cospetto dei suoi ritratti o dei paesaggi. Un critico troverebbe le parole più opportune per ‘dire’ di Cusin e delle sue capacità espressive, io invece no. So solo esprimere le sensazioni che si provano di fronte ad una sua tela e, credetemi, è veramente bello, specie oggi, trasferirsi con la mente, con la propria coscienza, in un mondo che reclama la pace, dove tutti invocano giustizia, dove anche i ‘Pagliacci‘ di Cusin parlano d’amore. …”
Franco Legrottaglie
“II paesaggio o la figura, prediletta da Cusin, non è un veicolo per interpretare pensieri o drammi generali o individuali, sono la realtà imminente che ci riguarda, che abbiamo dinanzi e con la quale misuriamo le nostre emozioni. La tecnica particolare del pastello su velluto è naturalmente assunta come lo strumento più adeguato per rendere il calore di questa partecipazione emotiva. Le ricche pastosità, i colori sempre molto accentuati ma non violenti, l'evidenziazione dei volumi, sono tutti elementi asserviti allo scopo di rilevare il significato delle azioni e dell'esistenza delle cose che ci circondano, il senso dei gesti quotidiani, il trascorrere del tempo, il mutare della realtà. ...”
Marco Pericchio
“... La sua scoperta rimane un segreto, ma certamente valida se il risultato tanto ha dato. La padronanza del disegno lo sostiene anche nella grafica descrittiva, dove si è cimentato in non poche opere poiché il colore è il suo strumento naturale, come il flauto per il pastorello. E la scoperta dei soggetti, nelle movenze dei più disparati e rivissuti gestì della vita quoti-diana sta nella verità dell'interpretazione come un flash veloce che ferma l'immagine nel suo più congeniale senso - intuito - sentimento. ... L'innocenza, la genuinità, il candore, la semplicità della sua esistenza sono così vere da annullare ogni altra voluta, possibile insinuazione dialettica. … Cusin è un bambino dal cuore d'oro e dagli occhi stupefatti ove volano spiriti e folletti e dove, tra arpe e veli, la donna cammina silenziosa con l'impronta della bellezza divina.”
Carlo Facchinetti
"Danzatrici in pausa" - 2015
pastello su velluto rosso - cm 58x86 - pezzo unico.
“… Il nostro artista ci conduce con l'aiuto della fantasia, attraverso scenari fantastici di mondi incontaminati, dove l'uomo è fatalmente immerso nella natura ... . Il paesaggio in questo caso diventa solo un pretesto per poter esprimere particolari sensazioni, un elemento come un altro per poter far sentire a tutti la poesia e la felicità, insite in qualsiasi aspetto legato al mondo reale e alla sfera del naturale, privilegiando però quelli che sono gli aspetti ancora intatti di quel grande miracolo che si chiama natura, raccogliendo ciò che rimane, nella realtà o nella memoria di ognuno di noi, di mondi non ancora distrutti dalla mano dell'uomo i colori sono quindi stesi con leggerezza, sfumati, per mettere ancora più in evidenza la delicata situazione che l'artista vuol farci vivere assieme a lui. ... Il mondo di Cusin è quindi un mondo di serena contemplazione, quasi d’estasi, potremo dire, in cui le forme rappresentate si muovono come in un sogno, quasi ad indicare la tragica fatalità di un dissolvimento che incombe su tutti gli uomini e sulle cose. ...”
Mirella Occhipinti
“... Paesaggio e figura non sono per Cusin un veicolo interpretativo di pensieri e drammi, ma realtà immediate e contingenti che ci riguardano più da vicino e con le quali noi misuriamo le nostre emozioni. Ciò che più colpisce della sua opera, ancor più della bellezza delle forme, del calore delle immagini e dei colori, e la verità delle immagini di vita descritte.”
Paolo Levi
“Il piacere della pittura, la meraviglia per la bellezza della realtà, la fiducia nelle capacità spirituali dell’uomo, l’accettazione della vita con tutte le sue leggi, sono gli elementi principalmente costruttivi della pittura di Cusin. Nei suoi quadri è facile notare la totale immedesimazione del pittore con i luoghi da lui dipinti, testimoni diretti dell'armonioso rapporto tra l'autore e l'ambiente descritto. Un rapporto, questo, che culmina significativamente nei quadri di nudo. Per questo si può affermare che egli riesce, con tratti semplici e pacifici, a fermare sul velluto le miriadi di aspetti delle forme presenti in natura, senza ricami o inutili sdolcinature. Proprio per questo motivo, i suoi quadri possono suscitare, con la loro carica narrativa e psicologica, profondi sentimenti in coloro che guardano queste immagini... “
Paolo Leone
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Nel corso degli anni l'artista Cusin ha partecipato a varie manifestazioni acquisendo riconoscimenti e premi da parte del pubblico e della critica.
Le opere religiose di Cusin sono esposte in alcune chiese in Italia e in Africa (Burkina Faso), sono immagini sacre che esprimono una forte componente spirituale, come il "crocifisso di San Damiano", la "Madonna del perpetuo soccorso", due "via crucis", e molti altri dipinti.
L'artista riceve importanti premi e riconoscimenti; è membro dell’Accademia d’Italia dell’Arte e del Lavoro. Sue opere sono in permanenza alla Galleria Leonardo da Vinci di Imbersago (CO) e alla Galleria Gierre di Milano.
Il presidente dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana, Michele Maione,
nello studio dell'artista Cusin
"Giovane danzatrice del Congo" - 2003
pastello su velluto rosso - cm 50x70 - pezzo unico.
Tra le diverse città del CONGO che hanno ospitato le opere di Cusin ricordiamo: Kinshasa - Lumumbashi. Tra le diverse esposizioni all'estero ricordiamo: Banghi (REPUBBLICA CENTRAFRICANA) - Bruxelles (BELGIO) - Johannesburg (SUDAFRICA).
Dal 1990 Cusin ha esposto le sue opere in permanenza a Salice Terme (PV) e a Voghera (PV).
Nel 1999 apre uno studio a Bellusco (MB) lavorando ed esponendo i suoi dipinti in permanenza.
Negli anni successivi allestisce diverse mostre personali in diverse città e paesi:
Su richiesta siamo in grado anche di mettervi in contatto direttamente con l'artista.
N.B. : Tutte le opere sono pezzi unici e sono corredate da certificato di garanzia. Le quotazioni dell'artista partono da un minimo di euro 2.000,00 a salire.
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Le opere di Cusin .
Giovani danzatrici pastello su velluto rosso
Dettagli
Codice: cusin-bhll-17
Giovani danzatrici pastello su velluto rosso | cm 60x80 | Anno: 2021
Danza al villaggio pastello su velluto rosso
Dettagli
Codice: cusin-bhll-16
Danza al villaggio pastello su velluto rosso| cm 60x80 | Anno: 2021
Donna con gerla pastello su velluto rosso
Dettagli
Codice: cusin-bhll-15
Donna con gerla pastello su velluto rosso | cm 40x50 | Anno: 2021
Bambini di Kenghe pastello su velluto rosso
Dettagli
Codice: cusin-bhll-14
Bambini di Kenghe pastello su velluto rosso| cm 70x100 | Anno: 2021
Preparazione alla danza pastello su velluto rosso
Dettagli
Codice: cusin-bhll-08pezzo unico.
Preparazione alla danza pastello su velluto rosso | cm 50x70 | Anno: 1995
Intervallo, danza al villaggio pastello su velluto rosso
Dettagli
Codice: cusin-bhll-07pezzo unico.
Intervallo, danza al villaggio pastello su velluto rosso | cm 50x70 | Anno: 1995
Due piccoli amici pastello su velluto rosso
Dettagli
Codice: cusin-bhll-06pezzo unico.
Due piccoli amici pastello su velluto rosso | cm 40x50 | Anno: 2003
Portatrice d'acqua pastello su velluto rosso
Dettagli
Codice: cusin-bhll-05pezzo unico.
Portatrice d'acqua pastello su velluto rosso | cm 40x50 | Anno: 2015
Danzatrice congolese pastello su velluto rosso
Dettagli
Codice: cusin-bhll-04pezzo unico.
Danzatrice congolese pastello su velluto rosso | cm 50x70 | Anno: 2015
Danzatrice africana mista
Dettagli
Codice: cusin-bhll-03pezzo unico.
Danzatrice africana mista| cm 50x70 | Anno: 2016
Danzatori africani, Banaco pastello su velluto rosso
Dettagli
Codice: cusin-bhll-02pezzo unico.
Danzatori africani, Banaco pastello su velluto rosso| cm 50x70 | Anno: 2016