Davide Muraro in arte Dàvid nasce nel 1998 a Thiene (VI), mancato il 24 febbraio 2022, viveva a Santorso (VI). Artista visuale.
Frequenta il Liceo artistico “A. Martini” di Schio (VI).Il disegno ed il colore non sono mai mancati nella vita di Dàvid, l’arte gli permette di trovare un equilibrio interiore regalandogli momenti di gioia e di consapevolezza interiore.
PENSIERO DELL'ARTISTA
“Io vivo per l’arte e l’arte vive in me. Ciò che realizzo ha uno scopo ben preciso: nella mia pittura, l'uomo non esiste perché estinto. Restano invece i ricordi che, tra rovine, luoghi ed oggetti abbandonati portano alla riflessione su chi siamo stati e quello che abbiamo fatto … in particolare, abbiamo distrutto la nostra casa, egoisticamente, senza pensare al futuro, privato la natura della sua rigogliosità, ucciso, odiato, bramato, deturpato, reso il mondo un posto … peggiore.
Così, tra colpi di colore nero e luce, realizzo le mie opere, dove la natura si riprende il proprio spazio e la terra, finalmente libera, comincia a dare di nuovo frutti … in silenzio, in pace e in tranquillità.
L'osservatore deve riflettere, deve comprendere che, di casa ne abbiamo una soltanto e va rispettata … coltivata e sostenuta.
Ruderi e natura richiamano un’epoca romantica, più libera e naturale, le luci e le ombre sono la continua lotta tra il bene e il male, il bianco e il nero, il tempo passato che proietta ad un futuro quasi apocalittico … tutto ha un senso in ciò che realizzo. Tutto è frutto di una precedente meditazione. Ogni quadro è parte della mia anima.”
Le opere di Dàvid descrivono una realtà fatta di precarietà e di distruzione ma al contempo si vivifica di una tensione spirituale inaspettata circondata da un senso di malinconia intesa come indicatore di un luogo dimenticato e cancellato. Un senso di smarrimento che comporta nell’artista una ricerca sulla natura ma che ancora è difficile stabilirne un rapporto.
Paesaggi e magazzini industriali, rulli, architetture, ferrovie, casolari, a volte dismessi, sono sinonimo di velocità e tecnologia, le linee tracciate con un tratto grafico di notevole livello custodiscono la memoria storica di un viaggio ed un percorso intrapreso dall’essere umano. Le opere di Dàvid tracciano il ricordo di luoghi precisi circondati da una natura silenziosa ma sempre presente con la sua imponenza; l’immagine dell’uomo non è mai presente nelle opere, come lui stesso afferma: "lo dichiara estinto" grazie alla sua stessa volontà.
Utilizzando il materiale del guazzo, colore a tempera più opaco e pesante, l’artista Dàvid concentra la sua attenzione sulle sfumature luminose creando un gioco di contrasto tra il nero e l’opacità del bianco. Da autodidatta l'artista elabora un suo stile personale, una tecnica pittorica realizzata con maestria ed ingegno creativo, le sue tematiche sono particolari e mai banali, affrontano una visione paesaggistica e architettonica che potrebbe rinascere non grazie all’uomo ma inevitabilmente dall’energia custodita nell'animo dell'artista. Tra silenzi e pace affiorano nuovi luoghi ed atmosfere che fissano sulla tela ricordi ed emozioni, l'opera diventa una lettura meditativa del mondo che oggi sembra essere stata abbandonata.
Guarda il video delle opere di Dàvid pubblicato su youtube.
L'artista Dàvid si presenta
Non è stato un percorso facile, anzi, tuttora si rivela essere ancora tortuoso e insidioso. Resto spesso da solo per pensare e riflettere, parlo da solo, vivo da solo.
In parte la solitudine è propria del mio carattere, in parte è dovuta ad incomprensione.
La mancanza di comprensione da parte della collettività per me si tramuta in silenzio. Non voglio ledere od offendere, non voglio argomentare o discutere, lascio la libertà massima agli altri, impigliati in una rete di parole e pensieri estranei, dove al contempo divento estraneo io.
Estraneo al mondo, vivo in una costruzione mentale tutta mia la cui materia di base sono sogni, desideri, ambizioni, creazioni ed emozioni.
Immerso in questa nube densa, fitta, mi affaccio a quella che dovrebbe essere la realtà, uno specchio dove molti si riflettono ma il mio riflesso è assente.
Sto imparando a convivere con me stesso, con il vortice di idee nella testa che come uragano porta distruzione e al medesimo istante nuovi spazi per costruire altri ideali.
Una vita in bianco e nero, proiettata su di un foglio di carta bianca, una tabula rasa dove pennellate ora dense di colore ora più delicate riempiono via via la superficie apparentemente perfetta.
Opere dove la somma di tutti i colori accolgono la totale assenza di colore: nero.
Nero opaco, solo nero, nero di ombre e oscurità in eterno conflitto con la luce.
Questo sono io, Dàvid.
Una terapia, una medicina per anima e corpo, una meditazione profonda che mi riporta al presente.
Per riflettere.
Sacralità del momento, irrefrenabile pulsione e desiderio di sfogo mi portano a brandire il pennello, intingerlo in un nero di perplessità e cominciare un nuovo lavoro, dove luci e ombre combattono, si accavallano, si mescolano e danno vita alla carta.
Tutto diventa vivo e reale, tutto vibra di energia, lame di luce e voragini d'ombra.
Totalità.
Rovine, oggetti abbandonati o dimenticati, paesaggi sinistri ...
... Il lascito dei SAPIENS.
Non esiste l'uomo in questa pittura, è scomparso, non domina più questo mondo.
Solo VEGETAZIONE, erbe, piante e fiori che, con fare famelico, divorano e inghiottono tutto ciò che a suo tempo era soggetto alla volontà dell'essere umano.
NON più.
La NATURA si è risvegliata, è tornata, si impossessa violentemente del paesaggio antropico tra i sassi e di ciò che in passato le è stato tolto malamente e senza rispetto.
Tutto ora rivive, in silenzio, tra ruderi e abbandono. Calma. Serenità. SILENZIO.
L’artista Dàvid
continua a leggere
Presentazione critica all'artista
Dàvid
a cura dell'Archvivio Monografico dell'Arte Italiana
La scelta cromatica dell’artista Dàvid nasce dalla sua stessa costruzione mentale: il bianco e il nero per non lasciare spazio ad una collettività e ad una socialità che lo catturerebbe nel profondo cancellando la sua personalità, quindi utilizza solo due colori per descrivere i suoi sogni, i suoi desideri, le sue ambizioni, le sue creazioni e le sue emozioni, una tecnica pittorica che lo caratterizza per la sua maestria tecnica e che inevitabilmente non gli lascia la possibilità di trovare altre visioni possibili. Il mondo è un grande segno di vita, se pur corrotto e circondato da brutture continue, ma è proprio grazie al nostro pensiero libero ed ingegnoso che possiamo scorgere dentro di noi una luce che ci sostiene e ci guida così come il colore grigio che l’artista sceglie per le sue opere: un grigio che si dipana verso il bianco, un colore che con il tempo diventerà forse sempre più fluido e carico di una luce bianca e probabilmente con lievi tinte cromatiche.
Il segno con cui traccia le sue opere nasce dal profondo, la pressione della mano dell’artista riesce a donare alle pennellate intensi risalti e volumi plastici. Dàvid indaga nel mondo segreto degli oggetti, degli elementi, curiosi ed inusuali, che si trasformano metaforicamente in distinte associazioni, gli elementi colgono la parte più nascosta e più spirituale della visione rappresentata. Spinto da motivazioni diverse l’artista sente il bisogno continuo di dar voce alla propria anima e il pennello scorre sul foglio bianco come il suono di un violino. Le opere vibrano di musicalità e di vita anche se apparentemente sembrano essere severe e fredde. La solitudine che percepiamo osservando le opere di Dàvid si trasforma in un cammino lunghissimo, in una dimensione di autentica liricità.
L’impianto prospettico e la tipologia architettonica evidenziano un’armonica ed una geniale articolazione dello spazio, il quale diventa elemento essenziale vivo che partecipa attivamente alla vita e che coordina tutti gli elementi che custodiscono l’universo.
Le opere possiedono grande potere suggestivo, una malinconica sensazione di qualcosa di non chiaro, regalano alla visione una dolcezza sottile che ritroviamo nelle zone alterne di luce e di ombre.
Guardo, osservo e leggo questi disegni trovando un qualcosa di indefinito e magico, la scoperta di un’emozione unica e meravigliosa, percepisco il mondo romantico e solitario dell’artista Dàvid, un mondo in continua lotta tra il bene ed il male.
Una tecnica pittorica che trae origine dal realismo, se pur animato e investito dall’energica e profonda commozione dell’artista. Il segno vigoroso e deciso di Dàvid non è solo descrittivo ma è carico di una forza poetica autentica e sorprendente.
Archivio Monografico dell’Arte Italiana - Gennaio 2022
continua a leggere
Con le sue opere straordinarie, ricche non solo di una grande maestria tecnica ma anche considerate originali dal punto di vista compositivo e unico nel suo genere, l’artista Dàvid si avvicina al mondo dell’arte contemporanea esponendo le sue opere in mostre d’arte, dove inizia, da subito, ad ottenere riconoscimenti e premi. Una conquista che gli permette di catturare l’attenzione del grande pubblico dell’arte contemporanea, dove, con il tempo, troverà senza ombra di dubbio, il suo riconoscimento e la sua affermazione d’artista.
Nell’anno 2021/2022 l’artista Dàvid è candidato ufficialmente per il Premio “Maestri a Milano”.
- 2022 - BERLINO - Il periodico d’arte ART NOW è lieta di istituire il 1° Premio Internazionale città di BERLINO. Un riconoscimento già conferito a illustri personaggi del mondo dell’arte e della cultura. UN IMPORTANTE APPUNTAMENTO ARTISTICO a BERLINO, tra gli artisti selezionati segnaliamo la presenza di Dàvid, 04/10 aprile 2022 – presso la Galleria d’arte Von Zeidler Art Gallery. Tra tutte le opere ammesse al Premio città di Berlino la redazione di Art Now ne selezionerà 100 per un evento espositivo da tenersi presso la galleria Effetto Arte di Palermo, con possibilità di vendita delle opere. La mostra si terrà nel mese di Giugno 2022.
- Nel 2021 l'artista Dàvid riceve il Premio “Città di Parigi” - Arte e Letteratura “La Chimera" Lecce.
Il presidente dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana, Michele Maione,
nello studio dell'artista Dàvid
Studio dell'artista Dàvid
continua a leggere
Tutte le opere dell'artista Dàvid catalogate nel nostro Archivio sono disponibili.
L'Archivio Monografico dell'Arte Italiana è a Vostra disposizione per farvi visionare, senza alcun impegno, le opere dell'artista.
Per contattare direttamente l'artista Dàvid collegarsi al portale: