Gabrio Luigi Vicentini in arte GABRIOVIC nasce nel 1949 in una golena del Delta del Po, vive ed opera a Bologna. Nella vita professionale Gabriovic è un disegnatore tecnico, ama l’arte, si avvicina alla pittura da autodidatta ispirato da un amore costante per la natura. Per la realizzazione delle sue opere sperimenta una produzione materica tra colori ad olio, sabbie, adesivi, malte e cementi, così riuscendo ad offrire una colorazione brillante, viva, per una ricostruzione della realtà espressa in maniera astratta. Ed ecco che le sue tele si arricchiscono di forme astratte ma anche geometriche e reali, assemblate in maniera giocosa ed accattivante così generando un effetto visivo multicolore dai risvolti fortemente emotivi.
Campiture geometriche di colore materico, linee perpendicolari, curve luminose e linee di contorno avvolgono tutta la composizione lasciando come protagonista dell’opera solo alcuni elementi che ci permettono di cogliere il significato originale, elementi che diventano simbolo, concetto per esaminare differenti situazioni attuali della vita quotidiana, ma anche per approfondire una conoscenza storica letteraria, artistica, poetica e culturale.
Nelle sue opere numerosi sono i riferimenti a fatti, episodi reali o favolistici, ogni opera che l’artista Gabriovic realizza nasce da un preciso concetto elaborato nelle sue molteplici oscillazioni, un'elaborazione di un astrattismo cerebrale e poetico.
Le sue opere conquistano il mondo dell'arte attraverso le diversificate mostre internazionali a cui partecipa.
INTRODUZIONE ALL’ARTE DI GABRIOVIC
Il percorso di Gabriovic segue uno schema vissuto da innumerevoli passaggi artistici e pittorici.
Un figurativo basato sulla colorazione e sulla divisione di piani precisi, dove la natura è presente in maniera preponderante, la scelta di realizzare una descrizione sobria e quasi minimale, talvolta surreale, se pur equilibrata nelle proporzioni e nella scelta compositiva, nasce dal fatto di volere esprimere, attraverso la sola tecnica coloristica, la forza energetica e generatrice dell’universo naturale; affiorano così paesaggi e visioni marine che acquistano una forte valenza simbolica. Basandosi principalmente sulla conquista di emozioni forti e sensazioni imminenti, l’artista conduce un viaggio pittorico interessante raggiungendo una forma artistica più complessa basata sulla riproduzione di forme che si spostano sulla tela seguendo uno schema preciso; forme geometriche, astratte, reali si affiancano a scie luminose, segmenti cromatici, macchie materiche, che circondano i diversificati elementi generando un racconto emozionale che ha come obiettivo il raggiungimento di un traguardo interiore e spirituale.
Una continua ricerca di perfezione formale e di equilibrio si evolve in tutta la sua ricerca pittorica.
L’opera nasce per un uso esclusivo di colori forti dove gli spazi cromatici o le forme geometriche si posizionano sulla tela in maniera preponderante definendo una sorta di percorso, come se la tela fosse uno schema per individuare la bellezza scientifica della perfezione sulla forma.
Una visione poetica conduce l’artista Gabriovic a scivolare nelle vie dell’inconscio trovando la maniera perfetta per interpretare una sensazione profonda mantenendo un rapporto compatto con la natura.
continua a leggere
Critici, galleristi d’arte, giornalisti, si sono interessati alla carriera pittorica di Gabriovic rilasciando numerose recensioni, citiamo gli scritti di: Mariarosaria Belgiovine - Carla D'Aquino Mineo - Giuseppe Forza - Maurizio Messori - Cinzia Personeni - Francesco Salvi - e molti alrti.
Il critico d'arte Vittorio Sgarbi ha partecipato a diverse mostre d'arte dell'artista.
L'artista Gabriovic con il critico d'arte Vittorio Sgarbi
Galleria Farini, Bologna - (foto scattata da Maria Giuseppina Tommesani)
PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTSTA
GABRIOVIC
A CURA DELL’ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA
La tematica scelta dall’artista Gabriovic può alternarsi con la più pura astrazione geometrica, la tela diventa il luogo per esercitare la propria carica di energia e vitalità, il colore descrive l’essenza della vita, gli elementi riprodotti rappresentano la filosofia di vita dell’artista e la materia, realizzata principalmente con sabbie, diventa espressione di un pensiero profondo.
Il colore diventa l’elemento essenziale per esprimere concetti diversi, la forma, reale o irreale, diventa metafora, simbolica e talvolta concettuale, per donare all’immagine un richiamo preciso ad un determinato ricordo che sia di vita, artistico, letterario, culturale o poetico.
Colore, materiale e disegno, che sia astratto, figurativo o geometrico, sono i capisaldi dell’operato artistico di Gabriovic, accostandosi tra loro generano lo stile del pittore che sviluppa il suo complesso universo attraverso echi armoniosi, scie cromatiche e sfumature soffuse.
Nelle sue opere si avverte una grande trasformazione della realtà, un rigore formale dal carattere poetico volto verso una ricerca interiore. L’opera è dinamica e sintetica, raccoglie elementi dell’astrattismo geometrico ma anche echi novecenteschi improntati verso un dinamismo futurista, due correnti che assemblate insieme, danno vita ad uno stile personale e complesso nella sua forma esistenziale.
Le definizioni del colore sono portatrici di emozioni, di azioni vissute e di ricordi profondi, l’arte pittorica per l’artista Gabriovic diventa una forma introspettiva per catturare la verità nascosta dell’esistenza. Il segno diventa espressione per cogliere ampliamente la bellezza di un pigmento, un atto poetico oggettivo che ha lo scopo primario di evolvere lo spirito.
Tonalità calde, pure e dirette descrivono, con un tocco surreale ed un senso di ironia poetica, un mondo ricco di due componenti opposte: la complessità e la semplicità, che unendosi descrivono, con inflessibile lucidità formale, i passaggi di un pensiero in continuo mutamento. Una cifra stilistica unica nel suo genere ed attribuibile istintivamente all’artista Gabriovic che esalta la sua espressività verso una naturale eleganza e raffinatezza, dove le diverse campiture tonali sono racchiuse in una struttura vigorosa di forme, elementi riconoscibili o immagini astratte che evidenziano il mondo pittorico autonomo e creativo dell’artista.
La pittura di Gabriovic si presenta come un processo espressivo minuzioso e rigoroso dove emerge il talento di un artista in grado di esaltare le sue intuizioni profonde. Ogni sua opera è ricca di un valore estetico inconfondibile, il colore e la suddivisione attraverso l’uso di una geometria evidente è espressione di un linguaggio aperto al dialogo con il mondo, un discorso narrativo guidato dall’amore universale.
Archivio Monografico dell’Arte Italiana - Novembre 2020
ANTOLOGIA CRITICA
Gabrio Vicentini attraverso una personale pittura gioiosa e giocosa, che si snoda tra fantasia e controllo, ci suggerisce sensazioni e rimandi elaborati con i quali l'osservatore è invitato a confrontarsi. E' una pittura disciplinata dai toni brillanti, esaltati ulteriormente grazie agli accostamenti fra colori primari e secondari creando una luminosità che sembra interna e viva nell'opera stessa.
Ma non solo; in alcune opere i colori vanno a “ri-congiungersi” predestinatamente, con altri materiali: sabbie, cementi e collanti, dove l'impatto dà come risultato produzioni polimateriche equilibrate ed energiche allo stesso tempo.
I temi sono costituiti da esperienze del proprio vissuto personale dove l'autore scopre relazioni e somiglianze nelle piccole cose, quelle quotidiane e familiari, come il Fanciullino di Pascoli che, svincolate dal contesto, trasforma in icone universali.
Lo vediamo al meglio nelle recenti opere , dove, tramite un formalismo di linee e accostamenti di colori luminosi, si esplica al meglio quella poetica già dell'Informale materico; il grumo come simbolo di uno stare dentro il mondo attraverso continui rapporti di influenza reciproca, con la differenza che in Gabrio Vicentini è un ri-presentare gioiosamente questo rapporto col mondo.
Francesca Salvi
Nelle sue opere sembra rappresentare allo stesso tempo la primavera nei quadri e la primavera dei quadri: i tratti, la scelta dei temi rappresentati, dei colori e l’uso della tempera attestano una visione della vita e del paesaggio giocosa e gioiosa, tipica di quella che si attribuisce all’infanzia; questo stesso modo di rappresentazione, in fondo, non è altro che una prefigurazione dell’arte “matura”, caratteristica di quella che i poeti hanno definito la primavera della vita, e cioè l’infanzia e la giovinezza. Dunque nelle opere dell’artista troviamo la firma “da bambino”, il tripudio di colori e di disegni semplici, come li farebbe un bambino, tesi ad esprimere una vitalità che non può essere contenuta. I quadri esprimono colore e semplicità, e sono affiancati l’uno all’altro come se fossero tante scene, tanti quadretti sul mondo, in una visione colorata e “infantile” della vita, intendendo questo termine nella sua accezione positiva. Il gioco, l’armonia, la voglia di rappresentare l’istinto vitale dominano le scene e i paesaggi rappresentati, ma non hanno niente a che vedere con l’arte naif, perché gli elementi di puro colore e la semplicità dei tratti superano la concezione del “disegnino”, per diventare piccoli capolavori dell’infanzia.
Cinzia Personeni
Una pittura che esprime la forza del colore, con riassunti suggestivi di inconsce visioni informali.
La tecnica di ogni sua opera, assume suggestive evocazioni cromatiche nella descrizione dei contenuti, con le molteplici armonie tonali e significativi progetti all’insegna dell’emozione.”
Mariarosaria Belgiovine – Trofeo Artista dell’anno 2017, Premio Biennale per le arti visive.
Gabrio Vicentini, artista innovativo dal tratto fermo ed incisivo, dal segno che attira e colpisce. Le sue opere ti vengono incontro, ti penetrano, ti assorbono e ti trasferiscono in un mondo diverso , mai visto prima , e non ancora vissuto.
L'azione compositiva, spontanea, pura astrazione, genera figure indefinite, con influenze surrealiste che si manifestano con connubi all' interno dei temi trattati:
-"Realtà naif verso Società del divenire"
- "Messaggi esistenziali verso Reminescenze ambientali".
Il tutto marcato dal moderno espressionismo astratto dei "collages", dove, in perfetta simbiosi , convivono materiali poveri, nobilitati dall'uso sapiente dei toni di colore e delle sfumature che delineano atmosfere rarefatte in una natura che è in continuo cambiamento, in rinnovo costante ed in eterna evoluzione.
La voglia di riscatto, il senso di rivincita, traspare dalle sue opere iniziali che dalla fase embrionale si sviluppano fino alla proiezione nel futuro, con tendenze all' infinito, fino a sublimarsi, in costante evoluzione, nella realtà e nella complessità attuale.
Osservando attentamente le sue realizzazioni, si scopre che la chiave di lettura delle sue opere è sempre il primo piano; i colori che rispecchiano le espressioni dell'anima, l'acqua, elemento di vita, di crescita e di morte, i materiali compositi, di provenienza umile, sabbia, legni, i silenzi, i panorami, i flash back, le trilogie: acqua, cielo, terra; inferno, purgatorio, paradiso, la spiritualità, le icone mariane, le proiezioni nell' infinito, la materialità della casa, declinata in tantissimi diversi modi, quale ricerca di rifugio sicuro e multiforme. La potenza del tratto viene amplificata dalla non tradizionale cornice che è parte integrante dell'opera e che ha effetti di aperture, di ampi sviluppi e non di mero contenimento e di contorno del dipinto.
Gli abbinamenti magistralmente formulati: strumenti musicali – fiori; gabbiani – mare; luna – quiete; sole – calore; casa – valore; bosco – alti alberi; cuore – sentimenti, sono immagini di grande vigore che testimoniano la maestria dell'artista ed evidenziano in modo palese il suo rifarsi all'ambiente che lo ha visto nascere e crescere; il delta del fiume, le spiagge, le barche, la pesca, l'ambiente bonificato che sostiene l'orgoglio di appartenenza della sue radici, della sua storia e che in definitiva conciliano: l'uomo – ambiente, con l 'uomo – natura.
Rinfranca così la sua esclusività e la sua unicità di comunicatore che ti trasporta con le sue opere , fin dalle origini, nel senso più ampio del termine (uomo, artista, ambiente, dimore, personaggi), al futuro, per sconfinare nell'infinito.
Giuseppe Forza
… L’artista mette in moto la fantasia per rendere colorato il grigiore di giornate autunnali, nebbiose, bagnate da inconsistente pioggerellina che rende uniforme il paesaggio attorno. Occorrno colori vivaci, vivi, per tener desta la vita che pare andare al rallentatore in una pigrizia stagionale e virale. Ed allora le opere di Vicentini si travasano in un caleidoscopio che lo spettatore osserva con rinnovata curiosità quando ogni granello di sabbia impresso sulle tele, è minuscolo pianeta che orbita attorno all’immaginazione, così vicina al sogno.
Maurizio Messori
continua a leggere