Giorgio Roncon, conosciuto per le sue opere con lo pseudonimo Girò, nasce nel 1954 in provincia di Rovigo. Negli anni ’60, con la famiglia, si trasferisce a Modena. Oggi vive a Nonantola (MO) dove realizza le opere nel suo atelier: laboratorio artigianale, aperto nell’anno 2017, un luogo che permette all’artista di confrontarsi con artisti, galleristi e critici d’arte.
PENSIERO DELL’ARTISTA: “La passione per la pittura è sempre stata presente nella mia vita, fin da quando ero molto giovane. Ho scelto di fare il decoratore, come attività principale, perché mi ha consentito di coltivare la mia passione per l'arte, "La Pittura".In particolare amo la pittura dei Macchiaioli, l'Impressionismo, il Realismo e l'Arte Moderna.” L'artista Girò - https://www.cercatrovaonline.it/it/inserzione/marano-sul-panaro/il-torricino
Il primo approccio con l’arte avviene nell’ambito del disegno dove l’artista affronta schizzi sulla figura umana, e nell’ambito della fotografia dove attraverso la collaborazione con un fotografo professionista realizza scatti in occasione di cerimonie ed eventi, esperienza che gli permette di approfondire le tecniche della fotografia, prima con utilizzo di macchine analogiche ed in seguito digitali. Alla fine degli anni ’70 Girò si avvicina alla pittura sperimentando il ritratto dal vero.
Negli anni '80 apre un'attività artigianale di decoratore, analizza le tecniche attraverso corsi promossi dalla CNA sviluppando importanti conoscenze sui materiali del dipingere e del decorare.
Tra le diverse tecniche pittoriche Girò esamina la sua maestria con la scagliola, un tipo di gesso che gli consente di acuire lo spazio tridimensionale che si evince dalla scelta di realizzare opere di interesse architettonico. Con ingegno creativo e maestria tecnica l’artista realizza opere originali di indiscussa qualità e molto ricercate dal collezionista, le tematiche rappresentate sono ricche di elementi scenici che conquistano il mondo dell’arte contemporanea. Nel 2010 frequenta i corsi di pittura tenuti presso l'associazione "la Clessidra" di Nonantola (MO).
Introduzione all'arte di Girò
Affascinato dalla pittura di Giorgio De Chirico e amante del surrealismo l’artista realizza opere caratterizzate da un linguaggio figurativo ridotto all’essenziale dove si evince l’influsso di diverse correnti artistiche. Un paesaggio di qualità metafisica annuncia una nuova scoperta di volumi, di forme geometriche, squadrate, che richiamano il periodo del primo Rinascimento italiano. A differenza del maestro De Chirico, l’artista Girò dona ai suoi paesaggi un’atmosfera armoniosa, libera e rilassante, dove è evidente il segno di un’attesa lunga volta verso una ricerca introspettiva.
Girò proietta sul piano diversi oggetti evidenziandone le qualità rappresentative. Una visione solitaria, insolita dove spiccano alla vista diversi elementi donando all’opera la giusta scenografia per poter condurre una precisa azione.
La luce è proporzionata ed evidente nella colorazione soffusa, si affaccia in luoghi reali improntati verso una visione futura, la stasi degli oggetti conferisce a tutta la composizione un sapore di attesa e di ricerca interiore, mentre il movimento delle figure, le uniche che animano la scena compositiva dopo il colore, sono espressione di un risveglio consapevole frutto di chi scopre la sua vera essenza.
Guarda il video delle opere dell'artista Girò su youtube.
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Presentazione critica all'artista Girò
a cura dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana
L'artista Girò nelle sue opere oltrepassa la realtà per esprimere un mondo superiore, una realtà vissuta nell’irrazionalità e nel mondo del sogno rivelando così gli aspetti più intimi della mente. I colori sono chiari con penombre contrastanti che evidenziano la perfezione di un’architettura moderna essenziale o di una veduta paesaggistica sul mare. L’opera è come se fosse divisa in sezioni contrastanti che dividono le parti chiare dalle parti scure, nell’opera si evincono effetti di un iperrealismo che abbraccia dettagli surrealisti.
La forma geometrica diventa la principale costante per rappresentare l’ambientazione, le figure possiedono forme nette, squadrate dalle sembianze robotiche, si afferma così un dialogo profondo tra tecnologia e natura, una fusione che alimenta una nuova lettura dell’opera: il mistero che affascina e con armonia avvolge tutta la composizione.
Una qualità pittorica interessante in quanto l’artista elabora una semplicità visiva e nello stesso tempo una complessa elaborazione di forme e colori.
La sua cifra stilistica si schiera verso una rigorosità delle forme ed un minimalismo dei contenuti esaltando così la poetica dell’essenzialità pittorica.
Una forma di ironia rallegra l’ambientazione dell’opera dove troviamo personaggi surreali, proiettati in un lontano futuro, ma anche una serie di elementi che sono simbolo e concetto di un pensiero attuale. Altra componente interessante dell’opera di Girò è trovare diverse rappresentazioni che richiamano alla mente culture e studi diversi, molti sono i riferimenti legati a monumenti o a costruzioni architettoniche.
Girò attua un’analisi profonda sull’essere nascosto che vive nel nostro inconscio, una ricerca pittorica e visiva volta a trattare i pensieri e i ricordi di una mente in continuo movimento verso la scoperta di un percorso dell’animo. In chiave moderna e del tutto contemporanea l’artista tratta tematiche particolari che si concentrano su diversi concetti, una nuova elaborazione di particolari momenti storici che accolgono la religione, la poetica, l’arte e la tecnologia. Girò elabora una nuova visione di una quotidianità complessa dove l’ambientazione, l’architettura e la natura rappresentano il regno indispensabile per l’uomo; miti e simboli diventano espressione figurative di elevato spessore, gli elementi geometrici rammentano l’evoluzione della natura creando una sorta di ponte tra il mondo luminoso, celestiale, ed il mondo terreno.
Archivio Monografico dell'Arte Italiana - novembre 2020
Presentazione critica all'artista Girò a cura di Franco Bulfarini
Conosco Giorgio Roncon "Girò" da alcuni anni, da subito ne ho colto l'umanità, la bellezza d'animo, proprio per questo ho iniziato a frequentarne il laboratorio e atelier a Nonantola, attivando alcune collaborazioni professionali. Sua è la grande passione per la pittura, nel primo periodo legata a tematiche convenzionali, come paesaggi, nature morte, bei dipinti ma al contempo da me ritenuti troppo di maniera, poi un giorno nei social con stupore noto un dipinto originalissimo, di ambito metafisico-surreale: nulla di scontato, una novità, reso con colori dai toni stupendamente giustapposti, sorretti da un'eccellente disegno, ma soprattutto esprimeva una nuova personalità, quella autentica e profonda dell’arti sta Giorgio Roncon. Un mare, un porto, un pontile, edifici isolati, il silenzio tutto sposava una visione metafisica Il mare ed il cielo dominavano l'orizzonte, un mare immoto, silenzioso, reso con narrazione stilistica encomiabile ben altro rispetto a cliscé artigianali fini a se stessi. Un vero balzo in avanti verso una dimensione artistica autentica e sentita, sicuramente di valore contemporaneo. Non una semplice rivisitazione del surrealismo, o della metafisica, ma un'attualizzazione, partendo dal mare che bene seppe esplorare Carrà, quel mare che oggi è involontario testimone di tragiche storie di vite spezzate, retaggio di tempi convulsi. Le navi che Giorgio propone ancorate sui pontili o in viaggio, sono sempre ai bordi della scena, discoste, alimentano suggestioni, interrogativi, sono imponenti, ma anche silenziose, come a voler entrare nell'opera in punta di piedi, lentamente. Contemplando tali ultime opere si è indotti a riflettere, sulla vita umana che vista da quei pontili semi deserti pare in attesa di un futuro di speranza e di accoglienza ancora tutto da scrivere.
Franco Bulfarini
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Una dimensione estetica equilibrata, raffinata ed originale tra un dialogo con la metafisica ed il surrealismo che conquista l'amatore d'arte, l'esperto del settore e la critica d'arte nell'occasione delle numerose mostre a cui partecipa l'artista Girò. Collabora in particolare con l'associazione Nonantolarte dove espone le sue opere in eventi di rilievo nazionale aggiudicandosi premi prestigiosi.
Il presidente dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana, Michele Maione,
nello studio dell'artista Girò
Pubblicazioni:
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Tutte le opere dell'artista Girò catalogate nel nostro Archivio sono disponibili.
L'Archivio Monografico dell'Arte Italiana è a Vostra disposizione per farvi visionare, senza alcun impegno, le opere dell'artista.
Su richiesta siamo in grado anche di mettervi in contatto direttamente con l'artista.
N.B. : Tutte le opere sono pezzi unici e sono corredate da certificato di garanzia. Le quotazioni dell'artista partono da un minimo di euro 1.000,00/1.500,00 a salire.
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Le opere di Girò .
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L'ultima poesia acrilico su tela | cm 50x70 | Anno: 2019
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