Giorgio Mascìa nasce a Carbonia (CA) vive ed opera a Noale (VE). La sua grande passione artistica nasce nell'adolescenza, si sviluppa e cresce grazie anche ai suoi continui studi e alle sue ricerche.
Dal 1990 lavora come scenografo, collaboratore e pittore di scena, in diversi teatri lirici come: Teatro del Maggio Musicale Fiorentino,Teatro Regio di Torino e Teatro dell’Opera di Bilbao (SPAGNA). Dal 2008 lavora come scenografo collaboratore al Teatro La Fenice di Venezia. Nel 2009 entra a far parte del Centro Artistico Culturale G. B. Piranesi di Mogliano Veneto (TV).
Scenografie teatrali che riguardano allestimenti diversi tra pittura e scultura sono per l’artista Mascìa una grande ispirazione artistica, un tesoro prezioso che gli permette di personalizzare il suo stile pittorico realizzando opere d’arte di grande valore del tutto contemporaneo.
Il linguaggio pittorico di Mascìa si caratterizza per la scelta figurativa dove sperimenta opere di grandi dimensioni che rappresentano il paesaggio, naturale o urbano, ed edifici imponenti e significativi. La sua grande passione sono i ritratti dove si evince una grande impronta di soggettività a beneficio di soluzioni formali caratteristiche che abbracciano diverse correnti artistiche. Giorgio Mascìa è grande ritrattista, un vero maestro nel donare, ricercare ed affrontare espressività complesse ai suoi personaggi.
Le opere di Mascìa si caratterizzano per una spiccata separazione cromatica basata su una pennellata particolare composta da piccoli puntini colorati o lunghi tratti che generano un senso ottico di grande fascino donando all'opera un sapore antico, prezioso e nello stesso tempo moderno. Le tinte sono equilibrate e morbide nella stesura, i contrasti sono opachi ma poco aspri, il risultato che l'artista Mascìa ottiene è un'opera di grande leggerezza visiva e di luminosità interessante. La figura umana è la vera protagonista del mondo, con i suoi pensieri, con le sue sensazioni e le sue emozioni osserva l'esistenza che ogni giorno matura la sua evoluzione determinando un cambiamento continuo interiore. L’artista affronta un’analisi interiore sui personaggi ritratti, riprodotti nella loro espressività ben curata nei dettagli e nella fisionomia.
La scelta della tecnica pittorica, dove il colore è avvolto da scìe luminose di grande fascino, si sofferma sul rapporto tra arte, natura e umanità, tematiche che accentuano il significato simbolico ed evocativo dell’immagine stessa.
Mascìa osserva la realtà copiandola magistralmente ma aggiungendo una forte personalizzazione alla visione attraverso una funzione intellettiva sulla composizione animata dai colori e dalla tecnica usata. Oltre alla rappresentazione del ritratto Mascìa realizza opere che parlano del presente, la scelta compositiva è reale nella sua essenza ed è portavoce di un quotidiano collettivo.
Le sue opere conquistano il mondo dell’arte contemporanea per la potenza espressiva e la forte originalità, per un grande valore estetico, compositivo e stilistico.
Guarda il video delle opere dell'artista Giorgio Mascìa su youtube.
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Tra i critici che hanno scritto sulle opere dell’artista Giorgio Mascìa segnaliamo: Luca Franzil - Archivio Monografico dell'Arte Italiana.
"Viaggio in treno, dal ponte della libertà osservo Porto Marghera" - 2018
olio su tela - trittico - cm 120x210 - pezzo unico
PRESENTAZIONE CRITICA ALL'ARTISTA
GIORGIO MASCÌA
A CURA DELL'ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL'ARTE ITALIANA
Qualcosa di misterioso nasce dalla pittura di Giorgio Mascìa, i volti da lui proposti sono colmi di enigmi uniti dalla tecnica avanzata che l'artista utilizza per realizzare al meglio quello che vuole rappresentare, gli accordi tra colore e luce, i contrasti cromatici donano alle opere una luce innovativa e colma di dettagli.
Uno stile raffinato e personale, una padronanza tecnica nel tratto sono le attinenze essenziali della sua espressione artistica, Mascìa cimenta la sua bravura artistica in opere complesse sia nella scelta espressiva sia nella composizione del tutto contemporanea, le opere sono circondate da vibrazioni di colori che hanno il compito si unire la psiche di chi osserva con l’espressività fugace rappresentata nell’opera facendo così affiorare valori intimi.
“La ragazza con l’orecchino di perla” omaggio a Vermeer, Mascìa ha sviluppato, approfondendo con dovizia il suo profondo amore per l'arte, la bellezza che viene rappresentata dall'immagine femminile, circondata dall'aura della purezza e dall'innocenza, Mascìa riesce ad interpretare questo capolavoro con abilità, donando a quest’opera una grande percezione del passato e un sentore per il presente-futuro per chi si addentra in questo studio stilistico pittorico come riferimento di processi inconsci che Mascìa riesce a riportare in ogni opera.
La ricerca prende forma per realizzare un'arte reale nella corrente figurativa, un mix quindi tra passato e presente, i volti dei soggetti raffigurati esprimono in modo contemplativo il reale stato d'animo, donando questa fusione di colori, di apertura interiore ed esteriore che trasporta lo spettatore in un processo inconscio dove l'artista Mascìa può dare spazio al suo talento.
La sintonia magnifica dei colori, la straordinaria validità compositiva, la singolare espressività delle figure sono il segnale sicuro della passione pittorica e della maturità raggiunta dall'artista.
Il linguaggio pittorico che Mascìa utilizza, si esprime con pennellate corpose e penetranti, mezze tinte e di tenui contrasti cromatici chiaroscuri, è un linguaggio vero e sincero, che coinvolge non solo lo spettatore ma anche il mondo della critica, donando riconoscimenti ed apprezzamenti per il suo talento artistico.
Giorgio Mascìa attraverso l’immagine di un volto riesce a manifestare gli intimi stati della personalità, facendo riemergere come termine di confronto, il mondo ideale dell'essere.
Uno studio attento per queste opere che emanano sensazioni ad ampio raggio, un ringraziamento a Giorgio Mascìa per questi capolavori che si espandono senza tempo e senza barriere, l'arte figurativa si apre al mondo contemporaneo regalando nuove espressioni di grande originalità.
Archivio Monografico dell'Arte Italiana - Febbraio 2020
ANTOLOGIA CRITICA
"La pittura di Giorgio Mascìa è qualcosa di totalmente originale, il suo è infatti uno stile al 100% personale. La grande passione per l'arte e la sua storia, il profondo interesse nei confronti di artisti chiave come Vassilij Kandinskij, Jackson Pollock e Vincent Van Gogh e la profonda volontà sperimentatrice, hanno dato origine ad una modalità di espressione pittorica peculiare e unica. Dal "Punto, linea, superficie" col suo rivoluzionario apparato teorico, Giorgio Mascìa passa all'attenta osservazione dell'action painting e ne carpisce il gusto per una pittura libera, d'azione ma declinata - nel suo caso - con dolcezza e pacata eleganza. Anche la pennellata curva e lanciata, a tocchi di pennello liberi e solo all'apparenza disordinati di Van Gogh, affascina Mascìa e da essa parte per - letteralmente - far affiorare le sue opere sulla tela. Il processo operativo dell'autore si è venuto creando nel tempo, mettendo in campo continue sperimentazioni, ed arrivando ad oggi a un livello di perfezione pressoché totale. Mascìa parte dalla tela nuda, si dota di pennelli finissimi, di un'ampia gamma di colori e inizia: il pennello inizia a costellare il supporto di segni, tratti, piccoli ghirigori dai colori simili o contrastanti e a poco a poco - osservando dalla distanza - si inizia a notare che quella solo apparente fusione di segni sta dando vita a una raffigurazione nitida e chiarissima, dal realismo
quasi magico. È un processo lungo e laborioso in cui Mascìa mette in gioco tutta la sua pazienza e lucidità e le unisce inesorabilmente a un indiscusso talento che - a opera compiuta - risaltano in tutta la loro cristallina apparenza. L'autore si è specializzato nel ritratto, soprattutto nei primi o primissimi piani. I ritratti di Giorgio Mascìa sono intrisi di un realismo a tratti sconvolgente, un realismo però che si è obbligati giocoforza a cogliere solo da una certa distanza, quasi a voler lasciar intendere che la verità e la naturalezza si possono comprendere solo se ci si discosta, ci si allontana un po' e ci si riflette sopra; osservandoli infatti da brevissima distanza si noteranno solo una miriade di sottili tratti
di colore, distribuiti caoticamente sulla tela proprio come faceva Pollock. Dal caos nasce l'ordine e la perfezione della natura, basta solo conoscere le giuste modalità per notarlo. Questa pittura racconta moltissimo del suo autore: la calma, la pazienza, la riflessività e la sensibilità si riverberano nitidamente nei ritratti di Giorgio Mascìa e svelano al pubblico l'acutezza e la profonda voglia di portare un contributo innovativo nel panorama artistico contemporaneo.
Si può in ultima analisi notare che grazie all'inventiva e alla vena sperimentatrice dell'artista è nata una maniera pittorica che partendo dall'astratto porta al figurativo, anzi, principiando con la rapidissima e caotica action painting giunge alla lenta e riflessiva accuratezza di un ritrattista iperrealista, in sostanza si parte da Pollock per arrivare a Vermeer: cosa c'è dunque di più originale e creativamente rivoluzionario di questo?"
Luca Franzil
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Una pittura che unifica magistralmente luce e buio, espressione metaforica di solarità ed inquietudine, colori reali e complementari sono accostati sulla tela mediante piccole pennellate che donano all’opera un richiamo enfatico dalle caratteristiche scenografiche che conquistano l’amatore d’arte ed il collezionista.
Giorgio Mascìa partecipa a mostre personali e collettive in numerose città italiane e straniere ricevendo premi e segnalazioni importanti. La sua arte è sottoposta all’attenzione della critica, del pubblico e della stampa, è continuamente pubblicata su cataloghi, annuari e riviste d'arte.
Michele Maione, presidente dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana,
nello studio dell'artista Giorgio Mascìa
"Indifferenza" - 2014
acrilico su tela - cm 120x80 - pezzo unico
Principali mostre:
2020 - LE PIETRE DI AUSCHWITZ, Mogart Spazi Brolo, Mogliano Veneto (TV).
2019 - Centro Culturale Candiani, Mestre, selezionato alla Mostra Collettiva dei finalisti del “PREMIO MESTRE DI PITTURA 2019” (VE).
- “BERTO E LE DONNE, PAROLA / IMMAGINE” omaggio a Giuseppe Berto scrittore, Mogliano Veneto (TV).
- “G.C. ZARAMELLA E I SUOI ALLIEVI”, Mogliano Veneto (TV).
2018 - Vince il 1° Premio delle Giuria Popolare al “PREMIO MESTRE DI PITTURA 2018” (VE).
- TEMPO PASSATO E PRESENTE, Museo Toni Benetton, Mogliano Veneto (TV).
- D’E.M. Venice Art Gallery, IV Mostra Collettiva, vince il 3° Premio della Giuria Popolare Venezia (VE).
- ARTE DONNA, Galleria ART TIME, Udine (UD).
2017 - INTIMARTE, Rocca Paolina, PERUGIA (PG).
- VETRINA D’ARTE CONTEMPORANEA, Galleria ART TIME, Udine (UD).
- Casa dei Carraresi, Treviso, selezionato alla SETTIMA RASSEGNA DI ARTE CONTEMPORANEA (TV).
2015 - UN SANTO VENUTO DAL MARE, Palazzo Valentini, Roma.