Ilario Mutti nasce a Calvisano (BS). Vive e lavora a Rezzato (BS). Sotto la guida di valenti maestri Ilario Mutti apprende le tecniche del disegno e della grafica, approfondisce le tecniche scultoree raggiungendo risultati sorprendenti che imprimono alla sua opera d’arte dinamismo, raffinatezza ed eleganza. Una scultura ispirata alle opere dei maestri del passato che si evolve verso una creatività ingegnosa, ricca di linguaggi artistici. Le sue opere sono realizzate in marmo o fuse in bronzo secondo i procedimenti della cera persa, in cotto patinato, terracotta lavorata con la tecnica semire. Il suo iter espositivo inizia nel 1971 dove fin da subito riceve numerosi apprezzamenti e riconoscimenti da esperti del settore, dalla stampa e da un pubblico internazionale di amatori e collezionisti d'arte. Ha partecipato a numerosi concorsi ed ha realizzato monumenti dedicati all'Avis e agli Alpini. I suoi monumenti sono collocati principalmente nella terra bresciana.
“Tuffo le mani nella terra, mi scotto le dita con la cera… ma ecco un po’ di me anche oggi emerge.” Lo scultore Ilario Mutti nel suo studio - http://www.ilariomutti.it/index.php
INTRODUZIONE ALL’ARTE SCULTOREA DI ILARIO MUTTI La scultura di Ilario Mutti nasce da un’idea complessa che tende ad imprigionare la materia per suggerirne la forma, attraverso il modellare e l’intaglio l’artista crea un improvviso movimento che si basa su una tensione costante tra le diverse forme scolpite. Il soggetto da lui scelto è di natura figurativa, principalmente figure ed animali completano la sua idea elaborata da un disegno preciso presente nel suo immaginario. Le opere catturano l’essenza e l’eleganza delle arti del passato, trasmettono un senso di forza, concentrazione e di equilibrio, evocano la bellezza e la forza della natura, la perfezione anatomica dell’essere umano e dei corpi di animali.
Video delle opere scultoree di Ilario Mutti pubblicato su youtube.
Monumento AVIS a Barbariga BS (1986), Fusione in bronzo.
Monumento AVIS a San Gervasio BS (1985), Fusione in bronzo.
Monumento all'ALPINO a Pralboino BS (1984), Fusione in bronzo.
Monumento AVIS a Calvisano BS (1982), Marmo di Carrara.
Madonna a Calvisano BS (1982), Marmo di Carrara.
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Sull'opera di Ilario Mutti hanno scritto: Elena Abbiatici - Pippo Apicella - Italo Bertolin - Ottavio Borghi - Pietro Castaldi - Luigi Ceolari - Luca Cremonesi - Stefania Cuccarollo - Maurizio Bernardelli Curuz - Enrico Danesi - Claudio Donneschi - Mariella Foresti - Giuliana Galli - Agostino Garda - Fausto Lorenzi - Giovanni Magnani - Marta Mai - Alessandro Novellini - Marilena Piccinin - Giovanni Quaresmini - Luigi Salvetti - Giorgio Segato - Luciano Spiazzi - Nerina Valeri - Alberto Zaina - Tonino Zana.
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PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA ILARIO MUTTI A CURA DELL’ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA La scultura di Ilario Mutti si concentra su tematiche complesse che evocano la vita quotidiana attraverso l’idea di un pensiero profondo e di una crescita personale e spirituale. Il colore della terracotta o del bronzo risaltano il movimento che l’artista crea ai suoi personaggi, la muscolatura rispecchia la tecnica classica arricchita da un tocco contemporaneo nella lavorazione del materiale, nei contorni continui, affinati o spezzati. Mantenendo le proporzioni tradizionali l’artista attua una lotta tra i corpi in movimento, o semplicemente dona loro una conformazione realista, armoniosa e morbida nelle sinuosità. La lotta fisica tra i corpi che si piegano su sè stessi, si dimenano, si svincolano, si abbracciano, simbolicamente rappresentano la lotta esistenziale interiore dell’essere umano. Le sue sculture rappresentano un punto di svolta rispetto alla scultura tradizionale in quanto l’artista riesce sapientemente a donare al materiale lavorato diversi spunti tecnici, compositivi ed innovativi, interessanti per un pubblico di collezionisti italiani e stranieri. Ilario Muttiè maestro della scultura,ama il bello, ama il materiale che la natura gli dona, le sue opere suscitano scalpore ed ammirazione, la sua qualità, oltre che saper scolpire in maniera efficiente il materiale, sta nel saper fondere trasformazione ed alchimia, realtà e sentimento, dove la luce surreale diventa assoluta libertà interiore e simbolo di nutrimento poetico. Animali che esprimono la loro forza fisica e la loro determinazione di libertà, i corpi umani reali, distorti, talvolta resi più evidenti dalle curve o dai contorni deformati, donano un armonico movimento e sono espressi in posture complesse volte a rappresentare una precisa azione, sono soli o aggrappati con vigore ad altri corpi; i volti sono espressivi, comunicano con lo spazio circostante, catturano l’attenzione dell’interlocutore trasportandolo in un rifugio emozionale che gli permette di trovare un equilibrio tra pensiero ed azione. Una rappresentazione realistica, dove si evincono movimenti e muscolature, ma anche stati d’animo come spensieratezza, paura, sicurezza, debolezza che si animano attraverso i corpi scolpiti. Le immagini affiorano spesso circondate da un elemento interessante come la lavorazione di una corda, metafora di un legame profondo correlato con l’interiorità ma che può anche essere concepito come strumento di tormento o di morte. La corda lega, avvolge, unisce, così come le sue sculture si incrociano, si avvolgono in una miriade di posizioni travolgenti. Le sue opere, dai tratti ben definiti da una lavorazione impeccabile, sono sempre originali, i soggetti ci rammentano la curiosità del mondo mitologico ed immaginario che trova la sua affermazione nel mondo scultoreo contemporaneo realizzato dall’artista Ilario Mutti. Archivio Monografico dell'Arte Italiana - Maggio 2024
ANTOLOGIA CRITICA
“... La produzione di Ilario Mutti, che è di grande spessore - e che non fa riferimenti a nessuno, perché l’artista non è allineato a correnti - è risultato di doti naturali, educate con studi classici e confermate con continue e costanti sperimentazioni, e sorrette da profondo pathos individuale. Si esprime in scultura con opere in marmo di Carrara o fuse in bronzo, secondo procedimenti a cera persa, e con terrecotte trattate secondo tecnica semire, presentate grezze o patinate; si esprime altresì nella grafica, e sempre con comunicazioni che raccontano lo sforzo di superare il disorientamento della Contemporaneità, per tendere a costruire valori personali e acquisire sicurezze con cui progredire e crescere in umanità. Infatti, l’artista Ilario Mutti, convinto che il bello può migliorare il mondo, ce lo offre, e non solo per goderne esteticamente, ma anche per riflettere e ambire ad armonia interiore da diffondere." Prof.ssa Marta Mai
"...Ilario guardava, nel suo laboratorio, ad abbozzi, prove, fiori mai del tutto sbocciati, nonostante che fossero partiti da semi interessanti. E proiettandoli dentro quel vortice magmatico che è la sua immaginazione, ha pensato di unirli secondo una prospettiva di movimento che è stigma delle sue creazioni..." Enrico Danesi
"...Ilario Mutti senza mai ignorare i dettami fondamentali dell’ arte scultorea, riesce ad imprimere alle sue creazioni virtualmente quel tanto di impostazione dinamica che costituisce uno dei pregi principali del suo stile..." Ottavio Borghi
"E' meticoloso e quando la cera, prima della colata bronzea non è perfetta, ripete ed aggiusta perché i suoi pezzi devono essere unici: cavalli e donne, o meglio "CAVALLO” e la "DONNA” perché l'intento riuscito è di giungere all'essenza. Dell'ANIMALE Mutti celebra, come in un totem emblematico, la libertà, la fierezza, il movimento l'eleganza. I muscoli, possenti ma levigati, si manifestano come forze propulsive al balzo e t'aspetti davvero il miracolo della vitalità, grazie alla spinta degli arti posteriori, alla sicurezza di quelli anteriori...su alzati, via verso il cielo! Criniere come acconciature, code come intrecci, anatomie classicheggianti fanno di queste opere una coesione tra entità mitologiche, eroiche e verità; coniugazione di tradizione e modernità. Della DONNA Mutti è ammirato contemplatore. La rappresenta nella sua nudità, sempre con pudore e rispetto: la volgarità non appartiene né a lui né alla femminilità di cui vuol parlarci, tanto che la compostezza regna sovrana e restituisce alla sensualità il suo senso primigenio di strada per l'amore. Perfino l'amplesso è risolto nell'abbraccio ed i corpi si allacciano in una danza di comprensione intima, di compenetrazione prima d'anima e poi di materia. Volti intensi e decisi, corpi eleganti che, ancora una volta, sembrano destinati al volteggio ed al volo perché Mutti vuole sculture in movimento, esseri vivi e non staticamente inanimati. C'è memoria in ciò che il nostro artista scolpisce, memoria dei grandi maestri, memoria delle personali esperienze. Non è questione di ricordo. Questo sarebbe solo ripetere nostalgicamente. La memoria, invece, è processo di rielaborazione culturale, di assimilazione personale fino a giungere a quella sua calligrafia stilistica, unica dote in grado di garantire il sapore dell'arte. Da qui si generano le figure di DONNACAVALLO. Non di metà donna e metà cavallo. Già visto nella fantasia dei miti. Mutti dilata la massa dell'una e dell'altro perché diventino un unicum a sé, il sogno dell'impossibile..." Agostino Garda
“.. La scultura interloquisce con lo spettatore perché ne rappresenta l’interfaccia. Il cavallo ... si riconosce per il corpo anatomicamente scolpito, dinamico nelle torsioni, costantemente alla ricerca di una collocazione stabile nello spazio tridimensionale. In continua tensione fisico ed emotiva. … La ricerca del contatto non si esaurisce per Ilario nell’ambito dell’umano ma si allarga progressivamente sino a comprendere l’ambiente naturale ed in modo significativo la terra. Se nei corpi in torsione, umani o animali, si leggono anatomie scavate non è la sofferenza del dolore che si vuole mettere in evidenza ma la tortuosità dell’esistenza degli esseri umani, costellata di momenti, di periodi, di circostanze, di incontri favorevoli o meno. ... Le superfici levigate e riflettenti sono significative come quelle segnate dai solchi dove l’ombra costruisce e definisce, alla stregua della zona dove l’intensità della luce è particolarmente potente. Il concetto di bellezza viene esaltato nella sua massima espressione. Mutti, con umiltà e applicazione continua nel campo della ricerca e della sperimentazione, conferisce anima ai materiali scelti ed utilizzati..." Stefania Cuccarollo
“La matrice formale di avvio della ricerca plastica di Ilario Mutti é un verismo tendenzialmente espressionista, che manifesta particolare attenzione, nella costruzione e modulazione dei gesti plastici, al manifestarsi e diventare dati di comunicazione, esplicita o implicita, e di partecipazione dei sentimenti, quelli profondi e quelli di emergenza frequente, vitalistica, che sommuovono lo spazio intorno; ... L'acquisizione del modellato di una sempre più attenta adesione somatica e le capacità, nella manipolazione della materia in struttura, in gesto architettonico, di evidenziare aspetti intimistici e assolutamente peculiari della persona raffigurata, pur senza perdere o abbandonare il livello di ricerca e di invenzione plastica più alto, quello del corpo femminile come paradigma del generarsi e del vivere della forma in quanto armonia nel tempo e nello spazio.” Giorgio Segato
“L’arte di Ilario Mutti, la sua scultura, arte per definizione statica, ci dice, in estrema sintesi, che la vita non è elemento solo maschile, simbolo, fra l’altro, della stabilità; che il movimento è vita; che la vita è continuo dinamismo (e non staticità, per questo le sue sculture “vivono” muovendosi di continuo…); che dinamismo vuol dire espansione e che, in conclusione, in questo nuovo tassello del suo quarantennale percorso di ricerca, le forme di vita sono molteplici. La donna e il cavallo, e cioè il femminile e l’animale, sono da sempre i pilastri della sua idea di movimento e di futuro, dunque, di vita...” Luca Cremonesi
“… L’espressione dei corpi femminili non sono statici ma dinamici, infatti, pare tocchino e delineino i confini del cosmo nel mistero del creato in perenne espansione. Una allegoria che richiama il ribollire dell’amore creatore. La creatura e la creatrice nella sublimazione della maternità, nel procreare ciò che si confronta con se stesso. Il cavallo, l’altra espressione tanto pura quanto efficace della leggiadria. Il simbolo della corsa incontro al vento per vincerlo e raccontarlo ai suo garretti sciolti, turbinanti nella criniera spavalda quasi a sfidare le leggi della natura. … Da Lei ho appreso il valore dell’arte, la sublimazione e la ricchezza della persona umana nella divesità è provvidenzialità dei talenti.” Italo Bertolin
“… Il marmo, la creta, il bronzo sono i materiali che Ilario sceglie per esprimere quella forza vitalistica immobilizzata e il senso drammatico della lotta fra la vita e la morte, fra la pace e lo strazio dell’anima, fra l’impeto a muoversi e le catene/vincoli cui siamo legati, fra le nostre iniziative e le situazioni che le reprimono. ...Il suo è un lavoro fatto di continui giochi di fusioni e compenetrazioni fra corpi ed animali, proteso a ricreare quell’armonia universale e a suggerire quel gioco di scambi, di dare e ricevere, proprio del sistema delle relazioni umane.” Elena Abbiatici
"...Ilario Mutti, pittore e scultore, che si raccomanda agli intenditori ed agli appassionati proprio per una sorta di candore, che in arte significa sincerità estrema, sgorgante dalle profondità misteriose dell'anima. Il tema di fondo muttiano racchiude, in pittura, la tematica dell'uomo coi suoi problemi che vanno dal lavoro alla convivenza sociale. L'artista è teso ad osservare, con particolare attenzione, l'evolversi della persona umana lanciata verso la possibilità di una completa affermazione individuale. Nell'impostazione compositiva e nella soluzione Mutti appare un isolato...." Luigi Ceolari
"...Nelle sculture come nelle opere di grafica Ilario Mutti mostra un rapporto con il corpo e l'anatomia non inevitabilmente realista, anzi spesso di voluta deformazione. Donne, uomini e cavalli sono ricomposti l'uno con le parti anatomiche dell' altro, a indicare nella metamorfosi sia l'interscambiabilità tra umano e animale. ... Un percorso artistico che l'autore stesso individua nel passaggio progressivo da una linea spezzata a un tratto spigoloso a una linea continua e una maggiore morbidezza..." Mariella Foresti, Assessore alla Cultura - Comune di Rezzato
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Ilario Mutti prosegue la sua carriera scultorea esponendo le sue opere in mostre d’arte dove raggiunge un successo internazionale. Sue opere si trovano presso collezioni private e pubbliche, i suoi monumenti sono posizionati in diverse città nella provincia di Brescia. Numerose sono le recensioni che ha ottienuto su annuari, riviste d’arte e sulle testate giornalistiche. Il suo curriculum artistico è ricco di presenze in esposizioni d’arte importanti e di raccolte antologiche. L'artista Mutti vanta la presenza in numerose esposizioni d'arte e diverse raccolte antologiche.
- Nell'anno 2024 l'artista ILARIO MUTTI riceve il Premio Città di New York (edizione Gold) partito da Lecce, riconoscimento assegnato per l'eccellente operato. L'artista Ilario Mutti è stato onorato con una pergamena per le arti dal Comune Rezzato (BS) la notizia è stata riportata anche sul quotidiano "Il Punto" e sul "Giornale di Brescia".
Articolo pubblicato il 02 settembre 2024 sul Giornale di Brescia, scitto da Francesca Zani.
Il presidente dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana, Michele Maione, nello studio dell'artista Ilario Mutti Cataloghi e riviste Stile arte Farmacia Futura AVIS
La scultura di Ilario Mutti - Video pubblicati su youtube.
2022 - «Grolla d’Oro, Ilario Mutti verso il prestigioso premio internazionale» - 26 settembre 2022 - Grolla d'Oro, premio internazionale di pittura, scultura e fotografia nato negli anni '50 e che nell'anno 2022 è arrivato alla 43esima edizione su iniziativa de Il Giardino delle Arti Aps in collaborazione con l'Accademia europea delle arti e il Comune di Treviso. Le opere in concorso sono state esposte a Villa Condulmer di Mogliano Veneto (TV). Sempre qui si sono svolte le premiazioni dei vincitori scelti da una giuria composta da esperti. Nel mese di ottobre 2022 le opere sono state esposte a Palazzo del Trecento di Treviso. Articolo pubblicato da Bresciaoggi - Premio Brescia. Principali mostre 2019 - “Oltre la via della seta” personali d’arte in contemporanea, Villa Farsetti, Santa Maria di Sala (VE).
- “Ilario Mutti: infinite varie inusitate posture – sculture e disegni” Arte e Object Design, Mantova, a cura di Arianna Sartori.
2018 - “Il cerchio spezzato” mostra di artisti bresciani, a ricordo dei tanti alpini che persero la vita nella battaglia di Nikolajewka. 26 Gennaio 1943 oggi l'anniversario del 75° anno. La professoressa Marta Mai, amante delle arti, ha presentato la mostra. Pieve di Urago Mela, Brescia.
2017/2018 - 2° Rassegna Internazionale Biennale d'Arte Itinerante tra le province di Padova, Treviso e Venezia. L' Associazione Culturale TANT' ARTE, con sede in Treviso presenta" Cenacoli d' arte lungo la strada del radicchio 2017-18.
2017 - Personale di Ilario Mutti “Dal Fuoco alla Creta al Bronzo” sale del Museo Pietro Malossi, Maglio di Ome (BS), presentazione di Agostino Garda.
- Festival Virgilius 01/02/03 Settembre 2017, Calvisano (BS). Philippe Daverio storico d'arte e scrittore, presenta le giornate Virgiliane nella chiesa di Santa Maria Delle Rose, Nel chiosco attiguo sono in mostra opere di artisti Calvisanesi.
- 2° Cenacoli d'arte, Salzano (VE) Filanda di Villa Romanin Jacur.
2016 - Collettiva “50 anni d'Arte in Lombardia” Casa Museo Sartori, Castel D'Ario (MN). - “DIALOGO” Arte Contemporanea VENEZUELA-ITALIA, Borgo Mazzini, 23 Treviso.
- 11ª FIERA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA, Longarone (BL), Fiere.
- Personale “Espressionismo Dinamico 2” Comune di San Quirino (Pordenone).
- Personale “Espressionismo Dinamico 1” Motta di Livenza (TV).
2015 - Personale “Espansione Domani” presentazione di Luca Cremonesi, Prata di Pordenone (PN).
2014 - "SempliceMenteLinea", Cologne (BS).
- Mostra di scultura "Futuro e Movimento" Palazzo Meneghinni, Castiglione delle Stiviere (MN).
2013 - Mostra opere scultoree, presenta il giornalista critico d'arte Tonino Zana. Conegliano (TV).
- Mostra d'arte contemporanea a cura di Rosa Lardelli, Villa Fenaroli, Rezzato (BS).
- Mostra personale opere scultoree, Pieve di Urago Mella (BS).
1999 - Personale "Donne e Cavalli" Bottega Alta galleria,Rezzato (BS).
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Tutte le opere dell'artista Ilario Mutti catalogate nel nostro Archivio sono disponibili. L'Archivio Monografico dell'Arte Italiana è a Vostra disposizione per farvi visionare, senza alcun impegno, le opere dell'artista.
Potete contattare la segreteria dell'Archivio, info@arteitaliana.net
Su richiesta siamo in grado anche di mettervi in contatto direttamente con l'artista.
N.B. : Tutte le opere sono pezzi unici e sono corredate da certificato di garanzia.
Le quotazioni dell'artista partono da un minimo di euro 2.000,00 a salire per le terecotte, mentre le opere realizzate in bronzo partono da un minimo di euro 10.000,00 a salire.
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Le opere di Mutti Ilario
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