PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA JORGE PESCIO A CURA DELL’ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA
L’opera di Jorge Pescio è un gioco di incastri, separazioni e fusioni, un movimento compositivo che porta con sé messaggi e racconti. L’opera di Pescio dimostra uno sviluppo complesso e ricco, troviamo allusioni definite da trasparenze ed aperture improvvise, certezze formate da un tagliente racconto pungente e dolce che arricchiscono l’idea ed una forma di pensiero liberatoria.
La realtà di Pescio indaga sull’idea di un mondo irrisolto e dubbioso, un mondo caotico collocato su lacerazioni e dolcezze.
L’opera è elegante nella sua complessità, è ricca di vitalità e di energia dove subentrano enigmi ed emblemi di un particolare gioco da comporre o da ideare. I materiali, così come i colori, brillano nella loro estrema realizzazione portando l’osservatore a scegliere fra i profili delle forme o i materiali applicati sulla superficie pittorica, una scelta che visivamente si traduce in un movimento di istanti, di momenti vissuti.
La continua alternanza di forme geometriche e astratte conducono l’osservatore a concentrarsi sullo sguardo dell’artista, mentre gli oggetti applicati ed il collage ben distribuito sulla superficie riportano l’interlocutore dinanzi all’opera ispirandolo a trovare la fatidica porta per entrare nell’opera stessa e per poter assaporare l’emozione istantanea.
La forza degli oggetti e del colore ci conducono nel mondo fantastico della natura, dove i percorsi paesaggistici diventano una sorta di indicazione per raggiungere un determinato obiettivo. L’artista Pescio analizza la vita dell’essere umano, la sua intenzione è entrare nella mente dell’individuo per poter esprimere, mediante la tecnica creativa della pittura, le scelte, l’intelligenza e talvolta la superficialità dello stesso.
La composizione di Pescio è sempre una sorpresa, non esistono ripetizioni e simmetrie, troviamo dissonanze e contrapposizioni, inseguimenti tra forme astratte e materiali, oggetti comuni circondati da un gioco cromatico piatto, sfumato e spesso avvolto da un ordine decorativo che dona un’eccellente tensione alla composizione.
Archivio Monografico dell’Arte Italiana – marzo 2023
ANTOLOGIA CRITICA
“Jorge sfida fruitori e appassionati d’arte e presenta un nuovo modo di vedere la natura che non è un dato tradotto di un ricordo visivo, ma il compendiato di una commozione visiva assimilata dai nostri occhi del colore della natura, questo percorso imboccato ci fa ripercorrere con l’immaginazione le trasformazioni delle stagioni che non sono altro che le metamorfosi dei colori nel corso dei mesi dell’anno. Jorge presenta così le "Quattro Stagioni" risolte in modo informale, commensurabili anche alle stagioni della vita. Ho catturato nel suo modo di esprimere la natura tutti i veri ed intensi cromatismi di cui la natura si veste e si sveste con il passare delle stagioni. Questi passaggi, ben meditati e esaminati svelano un incantesimo di ciò che accade nella natura e, grazie ad un prezioso bilanciamento di colori, equilibri e fuggevoli pennellate Pescio è in grado di rimandarci ciò che è l’essenza della natura e la sua perfetta mutazione nel tempo.
In qualsiasi momento noi ci scopriamo immersi nella natura e chiudiamo gli occhi, l’immagine che si fissa nella nostra mente è prima di tutto il suo colore.
Il verde esce a forza dall’ultima neve e si arricchisce di fiori rossi sotto la cupola limpida, pulita di un cielo blu-azzurro, l’arrivo dell’estate, dove il verde regna padrone con tutte le sue naturali gradazioni, la magia dei colori dell’autunno e le mille tonalità dei marroni, verdi, gialli e rossi, il profumo dell’humus più intenso rispetto alle altre stagioni e l’inverno, minaccioso, con nubi energiche veloci che sembra vogliano scagliare tutta la loro violenza sulla terra, inverno, simbolo del Natale, della famiglia riunita sotto lo stesso tetto alla ricerca di caldo e protezione.
Questo è ciò che Jorge Pescio, con la sua forza d’espressione, riesce a consegnarci, un messaggio libero, appassionato riversato sulle tele.
La pennellata sovrapposta, una sorta di pointillisme allargato, non è mai stesa a caso, difatti i suoi quadri possiedono un ciclopico equilibrio e ogni colore poggiato è in assoluta armonia con i colori precedentemente stesi. Un frasario ricco di cromatismi incuneati uno con l’altro. L’artista ha intuito la necessità di dare vita al dialogo tra le quattro stagioni, così trasferisce, nel suo saggio operare, da un quadro all’altro un tocco di colore indicativo della stagione precedente e ne crea il filo conduttore.
Il "Sottobosco", altro quadro meditato e realizzato a regola d’arte, porta con sé tutta la matericità del bosco stesso, i verdi muschi, i colori della corteccia e di foglie, pensati cumuletti di neve eseguiti a pigmento. L’occhio di Jorge Pescio registra l’impressione della natura e crea una nuova realtà, costituita da profumi, sensazioni ed emozioni personali.”
Raffaella Ferrari
"La tecnica usata spazia da spatolati, campiture piatte, pennellate virgolettate e vigorose o allungate come lingue. L’uso di questi elementi diviene così funzionale alla trascrizione emotiva e psichica delle tensioni interne. Tutto il percorso finora affrontato dall’autore si rivela come studio-ricerca degli strumenti della pittura sapendo quanto valore essi abbiano una volta inseriti sulla superficie della tela. Quella di Pescio è e rimane, soprattutto, una costruzione di spazio-colore, che si carica di ricerca rivolta agli equilibri compositivi nati dalla ricchezza emotiva data ad ogni pennellata o spatolata posta sul supporto. La materia “sporca” e le spatolature dense e sommarie si uniscono talvolta a collage e tecnica mista, per rappresentare spazio e tempo catturati nell’istante e proiettati in una dimensione astratta creando luoghi irreali e deserti infiniti di sensazioni interiori e spirituali. La nota distintiva di Pescio sono dunque i colori che usati con pienezza attraverso un’inesausta ricerca è riuscito ad interpretare, con chiarezza e intensità, se stesso e il suo mondo fatto di emozione e razionalità allo stesso tempo."
Enciclopedia dell’arte - https://www.enciclopediadarte.eu/scheda.asp?id=873