Tra i critici d'arte, galleristi ed esperti che hanno recensito le opere di Laura Pozzar segnaliamo: Francesca Agostinelli - Fabrizia Bettazzi - Manuel Fanni Canelles- Daniele Capra - Gabi Scardi - Tiziana Pers.
PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA LAURA POZZAR A CURA DELL’ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA
Laura Pozzar indaga e ricerca nella varietà di mezzi espressivi e supporti per approdare ad un ambito artistico di una realtà contemporanea, dove coesistono presenze reali, realtà virtuali e tecnologiche che riportano come sottofondo il grido di una natura animata che continua la ricerca nella dimensione del mondo attuale.
Diventando a volte lei stessa opera d’arte colpisce come riesce a legare il visitatore alla sua immagine generando un approccio mediatico ed estetico, le emozioni sono reali ed intraprendono un viaggio interiore e talvolta spirituale nella profondità della sua opera.
L’artista risveglia e scuote l’animo umano incentrando la sua creatività sull’entusiasmo ed un’autoironia che è messa in discussione nella sua stessa visione dell’opera.
Laura Pozzar cimenta la sua creatività anche nella pittura, dove troviamo la conoscenza di un buon disegno tecnico e di un uso del colore interessante, la superficie diventa espressione e gioco di sogni, l’immaginazione si fonde con la realtà. L’artista crea sinfonie cromatiche visive dove vibrano luminosità e sfumature. Natura, ambiente familiare e urbano, si trasformano in visioni fantastiche che ci invitano a mettere in discussione la natura stessa della realtà. Forme reali e anche astratte realizzate da una miriade di tinte cromatiche che si dispongono sulla tela in maniera ordinata, l'effetto visivo è dinamico e armonico.
Pittura ma anche ricami troviamo nelle sue opere, il filo è elemento sottile e lungo, diventa simbolo di continuità e nello stesso tempo di incertezza, emozioni forti e malinconia tracciano una sorta di percorso continuo come se l’artista volesse narrare il lungo cammino di una donna nel suo emisfero collettivo. L’artista vuole raccontare la vita dell’individuo, esaltando significati diversi, l’obiettivo è fondere armoniosamente il mondo globale con il mondo primitivo ed il mondo universale, un legame che ha il compito di unire mondi separati attraverso le emozioni e la profondità d’animo. Laura Pozzar nella sua opera d’arte si concentra su tematiche sociali che incontrano la profonda riflessione di una donna, una sensazione animata e vissuta nei suoi lavori multimediali, multi-dimensionali, anche multiformi che vivono in particolari spazi, in luoghi specifici al chiuso o all’aperto. L’artista lavora sulla forma, sul colore e sulla materia, rimanendo connessa alla storia dell’arte intellettuale, invita l’osservatore ad entrare nella sua opera così che lei stessa non può controllare i significati impressi nelle loro menti, la sua opera così raggiunge diversificate interpretazioni che nascono dall’emozionalità e dal vissuto di ognuno di noi.
I lavori di Laura Pozzar evocano sentimenti e provocano reazioni, attraverso l’arte pittorica l’artista esplora e sfida il suo interlocutore per condurlo verso una forte emozionalità, mentre le performance e le installazioni evocano emozioni da esplorare per giungere ad una potenzialità interiore. Questo è il lavoro di Laura Pozzar, artista sempre alla ricerca di nuove scoperte ed intuizioni che le permettono di analizzare la sua interiorità e nello stesso tempo di vivere in questa società in continua evoluzione.
Archivio Monografico dell’Arte Italiana - Marzo 2024
ANTOLOGIA CRITICA - PRESENTAZIONE DELLE OPERE
“La sospensione verso cui ci trasportano le opere di Laura Pozzar è magica, di una magia che, pur rimanendo ancorata saldamente al vissuto dell’artista, dona alle immagini una costante di sognante atmosfera.
Le immagini della Pozzar attingono alla dimensione di un quotidiano che ruota saldamente intorno alla fisicità dell’autrice: ecco quindi che ogni momento, vissuto in una solitaria consapevolezza di sé, immerso nella semplicità quotidiana, diventa canale privilegiato per la visione artistica. E’ un’arte delle piccole cose, dei piccoli gesti, che trova in essi linfa vitale, che si nutre della grandezza di momenti.
Nella visione della Pozzar niente tuttavia ci è risparmiato.
Il segno è incisivo, espressivo, espressionista nell’uso vivace e mai scontato della gamma cromatica.
Colore e Segno sono veicoli del mondo interiore e personale dell’artista.
I tagli prospettici, sempre abbastanza ravvicinati, spesso inusuali, ci conducono verso i gesti che la figura compie in una maniera apparentemente scontata ma ugualmente carica di valore estetico.
C’è un po’ di quella tradizione tranquillizzante e ordinata di tanta nostra pittura del Novecento nell’arte della Pozzar; tuttavia la visione che ce ne viene resa è filtrata da una giovinezza riflessiva, vivida, mai scontata, vissuta in prima persona.
Il sogno in cui siamo dolcemente trasportati è intimo, personale, una finestra assolutamente privilegiata su sentimenti e sensazioni altrimenti inaccessibili e gelosamente custoditi.
Laura Pozzar ci apre una visione magica e sognante sul quotidiano, approfondisce la riflessione sui suoi valori personali, fa della cura del sé il perno attorno cui far ruotare la sua giovane arte, un’arte fatta di colori vivaci e figure tutte da guardare che ci guardano a loro volta curiose di scoprire le nostre vite.”
Fabrizia Bettazzi
OPERA “
Siamo nascosti nel bosco”
"
Laura Pozzar attraverso un processo paziente e meditativo investiga la fragilità e la fatica della condizione umana e intarsia trame invisibili volendo quasi offrirci, attraverso l’arte, la possibilità di un riscatto. “
Siamo nascosti nel bosco” è un’opera costruita come una sorta di mandala in cui la reiterazione cerimoniale del gesto è finalizzata alla costruzione di un simbolo, un segno, il cui incipit trova la sua origine in alcune figure circolari rinvenute quali testimonianze del passaggio di prigionieri di guerra. L’artista, prendendosi cura della terra, riflette dunque sul concetto stesso di memoria e sembra suggerire che l’esperienza esterna è possibile solo in virtù di una rappresentazione.”
Manuel Fanni Canelles
OPERA "
Straberries & Blood" | 2008, frames da video, durata 3 minuti e 49 secondi.
“Il video ritrae una situazione ordinaria e autoreferenziale, legata a un minimalismo quotidiano al limite della banalità, in cui il luogo (il lavandino della cucina) e l’attimo (minuscolo)giocano la dimensione sfuocata dell’esistenza. La poetica del video é incentrata intorno ad una situazione dimessa che sappia offrire la sospensione di un’esistenza colta nei momenti minuti e intimi del quotidiano: una messa in scena di piccole storie l’un l’altra collegate a definire fotogrammi di esistenza marginale, episodi dapprima costruiti come spiccioli teatri di vita, quindi fotografati, filmati e spesso anche restituiti in pittura per raccontare attraverso lo scorrere di attimi fermati qua e là, un paesaggio esistenziale dagli orizzonti prossimi e densi di una solitudine sottolineata dalla marginalità di luoghi e delle situazioni”
Francesca Agostinelli
OPERA "
Per giorni e giorni" | 2011, tecnica mista, federa di cuscino ricamata con capelli dell’artista rasati e raccolti nel 2007.
“Il cuscino ed i ricami realizzati con capelli di "Per giorni e giorni" portano chi guarda in un’atmosfera intima e silenziosa, della quale si può essere solo spettatori. L’opera fa istantaneamente pensare alla lentezza, ad una forma di solitudine in cui si reiterano gesti e pensieri. “Solo et pensoso i più deserti campi vo mesurando a passitardi et lenti” raccontava Petrarca in uno dei suoi più celebri sonetti, e in quest’opera scrivere e ricamare sono per l’artista le modalità con cui si maturano pensieri sull’esistente o si disacerba il proprio male di vivere. Ma vi è qualcosa di subliminalmente terapeutico, anche per lo spettatore: l’accuratezza certosina del lavoro (il titolo allude al tempo di realizzazione) e la fragilità dei capelli creano una trama intrigante in cui la malinconia sfuma nella nebbia del ricordo ed il tessuto si schiude come un libro fresco di stampa e ancora da leggere."
Daniele Capra
OPERA "
On her wings" | installazione 2010, stoffa cucita, fotografie digitali su aludibond, carta, Soft crane dimensioni 100x40x80 mm, foto 35x45 cm.
“In un periodo di crisi globale, non solo ci vorremmo affidare ad un oggetto che possa esser un portafortuna, ma vorremmo anche poter chiedere di essere protetti o graziati dalle sventure che ci circondano. Capita spesso di vedere, visitando chiese e santuari, oggetti offerti alle divinità per aver ottenuto qualcosa, in seguito aduna richiesta in un momento di difficoltà o per ringraziare dell’avvenuto intervento: ho pensato così, che un piccolo portafortuna potrebbe esser investito anche del valore di Ex-Voto.
Un piccolo ex voto contemporaneo prèt àporter etascabile. Ragionando su varie interpretazioni e sui simboli che potessero essere significativi per connotare questo portafortuna-ex voto, ho pensato alla leggenda giapponese delle 1000 gru di carta, che, se piegate esaudirebbero i desideri del proprio cuore, e a Sadako, una giovanissima ragazza giapponese, sopravvissuta ad Hiroshima, che si era ritrovata poi ritrovata a combattere contro la leucemia. Sentendo questa leggenda, Sadako, decise di piegare le gru in modo che si avverasse il desiderio di poter continuare a vivere.
Il suo sforzo non riuscì ad allungarle vita, ma spinse i suoi amici ad erigerle una statua nel Parco della Pace di Hiroshima e a portar in dono ogni anno migliaia di corone composte da 1000 gru, diventando sino ad oggi un simbolo di pace e speranza. Ho condensato così in una piccola gru emblematica di stoffa cucita, non solo un messaggio di positività e di speranza ma anche una richiesta votiva di protezione.”
Daniele Capra
OPERA "
Blessed Birds" |2011, cera votiva, carta di riso, fotocopie Progetto realizzato per la mostra conclusiva della Residenza RAVE con Adrian Paci.
"L’installazione è formata da 30 piccioni realizzati in cera votiva e da un telo costituito da fogli di carta di riso cuciti assieme. Soffermandomi su una riflessione di Deleuze (‘gli uomini quando muoiono, muoiono come gli animali’), ho voluto indagare l’aspetto della morte cercando di comprenderla da un punto di vista della sua condizione di necessità naturale. Ho trovato interessante, come, difronte all’imprevedibilità della natura e all’inspiegabilità della morte noi attribuiamo significati escatologici fino a perdere la connotazione con l’intima condizione di naturalezza insita in loro. All’inizio di quest’anno sono state registrate svariate morie di animali in diversi luoghi del mondo dall’Arkansas alla Svezia, dalla Romania alle vicine Faenza e Palmanova, si sono verificate delle morti seriali di animali appartenenti ad un’unica specie, apparentemente anomali e fantasiosamente assimilabili in una trama dalle sfumature profetiche. Le morie di massa sono frequenti in natura.
La nostra mente è portata a cercare schemi e cause che mettano in relazione gli eventi che osserviamo può talvolta indurci in errore, quando per esempio attribuiamo una spiegazione unitaria a eventi che sono in realtà scollegati tra loro.
In realtà, ha giocato un ruolo molto importante la diffusa e giustificata preoccupazione circa lo stato di degrado progressivamente crescente dell’ambiente sul nostro pianeta, attivando quindi un sistema di allarme che, applica schemi e spiegazioni che spesso travalicano i confini della scientificità delle leggi naturali. Bisognerebbe prima di tutto leggere nella semplicità della natura per comprenderne i segnali della sua profonda sofferenza.”
Daniele Capra
OPERA "Manifesto Nascosto" | stampa fotografica 70x100 cm, ready made, 2012.
L’opera nasce da un’analisi degli opposti concetti di positività e negatività.
“Il gallo, sia nella simbologia cristiana che in quella cinese è strettamente legato alla lotta del bene contro il male e al sole (infatti ne annuncia il suo sorgere): è il simbolo della rinascita ed è un alleato delle forze benefiche e protettrici; svolge la funzione di sorveglianza scacciandogli spiriti del male, incarna per antonomasia il principio maschile, la virilità. Allegoricamente, rappresenta la lotta delle forze cosmiche. Nell’immagine si vuole sottolineare l’opposizione del bene e del male, dei principi Yin-femminile, e Yang maschile, notte e giorno, luna e sole, nascosto e manifesto, ombra e luce, passività e movimento, inerzia e riposo, energie distruttrici e forze vivificanti, malattia e salute, debolezza e forza, negativo e positivo, vuoto e pieno, terra e cielo, morte e vita, donna e uomo.
La dualità è sottolineata non solo nei contenuti attraverso rimandi a simboli iconografici di classica derivazione ma anche dalle scelte formali, come, ad esempio, il taglio dell’inquadratura, che decide di nascondere l’elemento femminile lasciando manifesto quello maschile.”
Daniele Capra
OPERA:
Dayglow fishes, 2012 installazione, resina epossidica, pigmento fosforescente, lampada wood. 2012-2022, serie fotografica, 20x30 cm ciascuna
“L’estate 2022 ha visto in Friuli l’esplosione di incendi boschivi in diversi luoghi della regione, giunti fino alle porte di Gradisca. L’estrema siccità però non ha seccato solo la vegetazione, favorendo i roghi, ma ha anche asciugato drammaticamente fiumi. Molti pesci hanno incontrato la morte, rimasti intrappolati nelle pozze dei greti sassosi.
Questo lavoro fotografico e installativo nasce già nel 2012, precorrendo immagini sempre più preoccupanti di cambiamento climatico.
L’artificiale fluorescenza dei pesci rimanda a visioni sintetiche, dove esseriviventi non possono più seguire il naturale susseguirsi delle stagioni, ma sono assoggettati a un artificiale, violento agire contro cui rimangono inermi.
L’opera si articola in una serie fotografica e in un’installazione semi-occultata, che i visitatori potranno intravedere da una fessura, come uno spaccato di eventi attuali e a venire, un monito verso azioni ancora possibili.”
Gabi Scardi e Tiziana Pers
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Le opere di Laura Pozzar sono esposte in mostre d'arte, personali e collettive, in spazi pubblici e privati in Italia e all'estero. Per la sua arte l'artista si aggiudica premi e segnalazioni di merito, numerosi critici d'arte e la stampa hanno scritto sulle sue opere. La sua arte è pubblicata su cataloghi ed annuari artistici.
Il presidente dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana, Michele Maione nello studio dell'artista Laura Pozzar.
Residenze
2003 - Mednarodna Likovna kolonija, Workshop, galleria Tenzor, Ptuj, SLOVENIA.
2011 - RAVE - East Village Artist Residency, workshop con Adrian Paci,Trivignano Udinese (UD).
Premi
2009 - Pocket Luck international design contest 2010 selezionata per la mostra dei finalisti, Trieste Studio Tommaseo.
- Selezionata ad Immaginare il tempo, concorso per illustratori, Trivignano Udinese.
2008 - Premio Arte, selezionata tra i 40 finalisti in mostra presso il Palazzo della Permanente, Milano. - Premio Celeste, selezionata nella sezione studenti per la pubblicazione dell’opera nel catalogo.
- 3° premio Immaginare il tempo 2008, Trivignano Udinese.
2007 - Premio Arte, selezionata tra i 40 finalisti in mostra presso il Palazzo della Permanente, Milano.
2006 - Premio Artelaguna, 1° premio.
- Premio Celeste, selezionata nella sezione studenti per la pubblicazione dell’opera nel catalogo.
2003 - 3° premio internazionale Biennale di Incisione, Museo d’Arte contemporanea del Novecento, Villa Renatico Martini, Città di Monsummano Terme, selezionata.
Principali esposizioni personali
- “Non calpestare l’erba” IX Giornata del Contemporaneo AMACI ,Gruppo Immagine | Mini Mu, Parco di San Giovanni, Trieste, a cura di Daniele Capra.
2009 - ARMORY#0, Gorizia Area mostre Palazzo del cinema a curadell’associazione Arterrante.
- “Aver cura di sé” presso lo spazio espositivo della libreria Feltrinelli, a cura di Francesca Agostinelli, febbraio 2009, Udine.
2008 - Personale presso la galleria Lato & co, Prato.
2007 - “Inside me” presso la Galleria Santo Stefano, Venezia, a cura di Igor Zanti - febbraio.
Esposizioni collettive
2023 - AESON2023 arti nella natura, riserva naturale sulla foce dell’Isonzo, Fiumicello (UD).
-17^ edizione della rassegna arte contemporanea ,"Pasolini Chi?", il corpo nell'epoca della cancel culture, curata da Eva Comuzzi e Orietta Masin.
2022 - AAA Animal among Animal a cura di Gabi Scardi e RAVE East Village Artist Residency, GALLERIA REGIONALE D'ARTE CONTEMPORANEALUIGI SPAZZAPAN.
- 16^ edizione della rassegna arte contemporanea "Take care ofyourself" curata da Eva Comuzzi e Orietta Masin.
2015 - AESON2015 arti nella natura, riserva naturale sulla foce dell’Isonzo, Fiumicello (UD).
2014 - Premio Arte 2014, Collettiva finalisti, Palazzo della Permanente, Milano.
- Altrememorie Parco dell’arte sulle Alpi Friulane, Valbruna.
- AESON2014 arti nella natura, riserva naturale sulla foce dell’Isonzo, Fiumicello (UD).
- map pin 11° concorso internazionale di design, STUDIO TOMMASEO, Trieste.
2013 - "L’etàdell’utile" Francesco Carone, Nicola Genovese, Eugenia Vanni, a cura di Francesco Urbano Ragazzi and Alice Ginaldi, Oratorio di SanLudovico. Dorsoduro 2552, Venezia.
- "Zaino in Spalla / Continente" Torino, Sponge ArteContemporanea e RAVE, scatolabianca, Spazio Ferramenta, ATELIER GIORGI, Torino.
- Friulian Reels Collective. Italian Market, HONG KONG.
- "RE-BIRTH" at Parco Foundation, Casier, Treviso.
- Palazzo conTemporaneo, a cura di Etrarte, Udine.
- 12.13 rassegna di arte contemporanea, a cura di Chiara Tavella, Orietta Masin, Cervignano del Friuli. 2012.
- IWD, Italian workshop design, evento analogico - digitale, direttore artistico Valentina Carretta, con la compartecipazione di FABRICA.
- "SPAZI APERTI" Corte di Palazzo Morpurgo, Udine.
- "MORE OR LESS POSITIVE / PIÙO MENO POSITIVI" Galerija Luka /Galleria Luka, Multi medijalni centar LUKA / Centro multimediale LUKA, Istarska 30, 52100 Pola, CROAZIA.
2011 - 95.ma collettiva giovani Fondazione Bevilacqua La Masa, Galleria di Piazza San Marco, Venezia, 17 dicembre, 22 gennaio 2012.
- Condensation, mostra conclusiva della residenza RAVE 2011 con Adrian Paci, a cura di Daniele Capra ed Elena Tammaro.
- Artisti per una cultura resistente, LIPANJEPUNTIN arte contemporanea, Trieste.
- Sulla mia Pelle, rassegna d’arte contemporanea, Ecomuseo “Le Terredel Brenta” Villa Principe Pio, Mira Porte (VE).
- About Painting, a cura di Alice Ginaldi, Galleria Metropolitana, Gorizia.
- "Ma dici a me? Non ci sono che io qui" opere da un’esposizione, uffici, negozi, esercizi pubblici, circoli, danno ospitalità ai giovani artisti del Friuli Venezia Giulia. Centro storico, Udine. A cura di Paolo Toffolutti, promossa dallo SPAC, Buttrio (UD).
2010 - "L’arte del dono" a cura dell’Associazione Etrarte, Galleria La Loggia, Udine.
Pocket Luck international design contest 2010 selezionata per la mostra dei finalisti, Studio Tommaseo, Trieste.
- "Il posto delle fragole" collettiva d’arte contemporanea Palazzo Frisacco Tolmezzo.
2008 - Republic, refusés! La risposta è pubblica, Tese dell’Arsenale, Tese di San Cristoforo, Bacini dell’Arsenale, Venezia.
- Anteprima fvg; SPAC arti visive spazio pubblico arte contemporanea, Villa Toppo Florio Buttrio, Udine.
2005 - "Hic et Nunc" San Vito al Tagliamento, Rassegna d’arte contemporanea a cura di Angelo Bertani.
2003 - "The Brain" Academy Apartment: progetto extra 50, evento collaterale Biennale di Venezia.
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