Antonella Quacchia nasce in Italia, vive ed opera a Vienna, ha un background ricco e diversificato, le sue opere sono state esposte in numerose mostre internazionali. Dopo aver trascorso l'infanzia in Brasile, è tornata in Italia e si è laureata in Informatica a Torino. Il suo percorso professionale include ruoli significativi al CERN e all'ILO, dove ha fornito supporto informatico e ha lavorato nella comunicazione digitale. L'artista studia arte dal 2012, sperimentando varie tecniche pittoriche attraverso corsi e workshop con artisti rinomati in Svizzera, Francia e Austria. La sua tecnica si caratterizza per una fusione di espressionismo astratto e palette di colori vivaci. I suoi viaggi attraverso Asia, Africa e America hanno arricchito la sua comprensione delle varie culture e della bellezza del pianeta. Quacchia ama la sperimentazione, i diversi mezzi espressivi usati le permettono di cimentarsi nella pittura e nella scultura. Le sue opere astratte e vibranti riflettono le sue esperienze multinazionali e il suo background professionale.
"Innovazione, creatività e curiosità sono il DNA e la forza trainante della mia creazione artistica." “Non c’è nulla di inanimato nel nostro mondo, tutto si muove e tutto è in divenire.” L'artista Antonella Quacchia www.anton4art.com
INTRODUZIONE ALL'ARTE PITTORICA DI ANTONELLA QUACCHIA Il suo approccio tecnico-scientifico genera una carica emotiva di grande suggestione visibile in ogni sua opera. L'arte di AntonellaQuacchia possiede una forza rigenerante che ricostruisce i ricordi secondo schemi costruttivi o distruttivi, la sua pittura, ricca di materiali e colori, possiede la caratteristica principale di far emergere il ricordo, di viverlo, di superarlo e di migliorarlo. Antonella Quacchia ricerca, attraverso l’istinto creativo, il centro di se stessa e non solo, elabora un linguaggio astratto in continuo dialogo con le forze della natura per esprimere le condizioni attuali del mondo odierno affrontando tematiche di sotenibilità o di criticità dell'ambiente e delle risorse della Terra. La sua tecnica si caratterizza per una fusione di espressionismo astratto, i colori vivaci sono realizzati con l'olio, il pastello e l'acrilico, i materiali assemblati come resina e oggetti quotidiani di recupero arricchiscono le sue opere di originalità e di modernità.
INTERVISTE - Intervista radiofonica, Milano, novembre 2023.
- "L'arte dovrebbe suscitare emozioni. Artist Talk con Antonella Quacchia", con Maciej Pajak di arthentico.com
- Luca Curci dialoga con Antonella Quacchia durante l'inaugurazione di CONTEMPORARY VENICE 2021. THE SECRET GARDEN, presso l'Archivio Misericordia.
- Panto Trivcovic intervista Antonella Quacchia.
INTERVISTA “Antonella Quacchia. Tra paesaggi e forme” di Fabio Tallone, in occasione della mostra “Morphosis” a Palazzo della Cancelleria Apostolica Vaticana, a Roma, anno 2023. - Alcune delle opere che sono state esposte nella mostra MORPHOSIS – come Beige, Indigo, Ocra, Emerald – sembrano essere dei veri e propri orizzonti. Come è stata concepita questa serie? Questa serie nasce da una riflessione sul nostro pianeta e sulla bellezza della natura che ho avuto modo di ammirare sia in viaggi in terre lontane, che nella piccola realtà quotidiana che mi circonda. I miei paesaggi astratti, non sono luoghi ben definiti, ma piuttosto una sintesi immaginativa di tanti paesaggi ammirati e vissuti che mi permette di simboleggiare un altro tipo di paesaggio, un paesaggio dell’anima. La parte inferiore, tumultuosa, piena di contrasti tra luci e ombre può essere letta come un simbolo della vita reale, carica di momenti contrastanti: di felicità, di tristezza, di inquietudine, di agitazione. La parte superiore è invece caratterizzata da una forte e dominante componente cromatica che sembra piatta, quantunque si posa su una struttura carica di materia, come a simboleggiare una emozione che attribuisce un colore al vissuto nel presente, e che può essere interpretata individualmente secondo la propria cultura e la propria storia. In mezzo, un orizzonte come a delimitare il “vissuto” e il “sentito”; un orizzonte che può anche essere interpretato come la “meta” a cui tutti tendiamo, che sia il traguardo di un istante o di una vita intera. - Secondo il curatore Giorgio Vulcano, le sue opere “infrangono lo specchio della mimesis” e raccontano di noi e del nostro mutevole “essere nel mondo” in maniera astratta. Si riconosce in questa definizione? Perché? Mi riconosco in questa definizione in quanto le mie opere prendono una certa distanza dalla realtà strettamente figurativa per proporre un modo soggettivo di lettura. Nella serie “Floating forms”, per esempio, mi piace giocare con la distanza e la prossimità, per cui allontanandosi si possono percepire masse contrastanti ed avvicinandosi scoprire particolari in cui riconoscere forme vagamente figurative che riportano a ricordi e sensazioni personali. Questa tensione tra il dettaglio e l’insieme ha degli aspetti interessanti perché permette di cambiare punto di vista, di cogliere nuove sfumature, di dare libero corso all’immaginazione e creare nuove interpretazioni della realtà. Fin dall’infanzia ho vissuto in vari paesi nel mondo, assorbendo i colori, la musica, gli odori, la luce, i paesaggi di luoghi così diversi tra loro. Ho avuto la possibilità, anche attraverso la mia attività professionale in organizzazioni internazionali (e certamente non è un caso), di osservare, capire e apprezzare le differenze e le similitudini degli abitanti di questo nostro variegato e straordinario pianeta, attraverso l’interazione con tante persone così diverse per usanze, religione, lingua, modi di sentire ed “essere nel mondo”. - Appassionata da sempre di arte e delle sperimentazioni, ha lavorato però al CERN e all’ONU. Quanto ha influito questo doppio percorso nella sua produzione? L’influenza della mia carriera lavorativa al CERN e all’ILO è stata fondamentale nella costruzione di una grande sensibilità verso culture e modi di vita molto diversi. La mia formazione accademica è di tipo scientifico, quindi portata alla sperimentazione ad a una forma mentis che mi spinge a non fermarmi all’apparenza, ma ad andare oltre per cercarne il significato più profondo. Gli anni passati al CERN e all’ILO, lavorando a stretto contatto con professionisti provenienti dal mondo intero, mi hanno permesso di esplorare i confini dell’infinitamente piccolo e dell’infinitamente grande e di crescere nella constatazione che non esistono certezze e che tutto può essere rimesso in discussione e rivalutato alla luce di nuove scoperte e di nuove comprensioni della realtà. Ho avuto la possibilità di conoscere, ammirare e rispettare le differenze nei modi di percepire la realtà, nei modi di fare, di vivere le credenze religiose e la cultura di ogni singola persona. Ogni artista riflette la cultura e la realtà che lo circonda. Non potrei mai dipingere solo personaggi europei perché nel mio mondo di vissuti c’è un mosaico di persone proveniente da tutti i continenti. Opere come Friends, Coming home, Looking in the same direction, per citarne alcune, sono una chiara sintesi di questo caleidoscopio multietnico e multiculturale che fa parte del mio bagaglio di esperienze e di ricordi. Anche la scelta di optare per un linguaggio astratto deriva dal bisogno di prendere la distanza da una rappresentazione troppo legata a solo “una” realtà specifica, in favore di una visione più concettuale e sintetica che abbracci tutte le differenze e le peculiarità del mondo che ci circonda. - Quali sono gli artisti, gli scrittori o i pensatori in cui trova ispirazioni per la sua pratica pittorica? Nella mia pratica artistica, una grande importanza ha l’esplorazione di nuovi materiali, e di nuovi stili, che mi permette di re-inventarmi continuamente anche subendo le contaminazioni da vari artisti contemporanei. Il pittore che forse ha avuto il più grande impatto iniziale sulla mia pratica pittorica è Emil Nolde che mi ha folgorato con la forza della sua espressione attraverso il colore e con la sua rappresentazione di personaggi irreali, che vivono in una realtà onirica. Mi ha anche affascinato il percorso di sintetizzazione e riduzione operato da Piet Mondrian per arrivare a quella straordinaria opera Composizione 10 in bianco e nero del 1915 che è per me l’apice del linguaggio astratto. Traggo anche ispirazione dalla ricerca di Mark Rothko sul colore e mi nutro dell’attività artistica dalle molte donne che si sono ritagliate uno spazio in un mondo in grande parte maschile: penso alla talentuosissima pastellista veneziana Rosalba Carriera la cui delicatezza dei ritratti mi lascia un profondo senso di meraviglia; a Sonia Delaunay e alla sua Geometria astratta a cui mi sono largamente ispirata per la mia serie “Amo la vita”; e a Helen Frankenthaler con i suoi esperimenti, negli anni ’70, di diffusione del colore direttamente su immense tele grezze. Tra gli scrittori traggo ispirazione dal tutto il dibattito scientifico sulle ultime teorie della relatività gravitazionale di autori come Carlo Rovelli e Stephen Hawking. Tra i pensatori traggo grande ispirazione da Archimede che già nel suo Arenario si ribella alle forme di sapere rigide e codificate e promuove una visione dinamica della scienza dove vige la consapevolezza che il sapere acquisito di oggi può essere in ogni istante messo in discussione da nuove conoscenze, e con ciò diventare la base su cui nel domani si possono costruire nuove teorie. Non è tutto ciò valido anche per l’arte? Antonella Quacchia
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Numerosi critici recensiscono le opere d'arte di Antonella Quacchia, ricordiamo: Chiara Canali - Antonio Castellana - Fortunato D'Amico - Laura Di Trapani - Chiara Ferella Falda - Matteo Galbiati - Marta Lock - Giorgio Vulcano.
PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA ANTONELLA QUACCHIA A CURA DELL’ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA Antonella Quacchia intraprende un viaggio artistico interessante e di grande profondità, attraverso la sua tecnica pittorica dona vita ad un dialogo unico nel suo genere tra il mondo naturale e l'ingegno creativo, una pittura che pone domande risaltando il rispetto per le culture diverse, la celebrazione della diversità e la gestione delle risorse della Terra. Le opere metaforicamente si trasformano in una tavola ecologica che possiede la magia di eliminare le polveri inquinanti dal nostro pianeta. L’arte astratta di Antonella Quacchia esprime la grandezza delle forze naturali, mediante la rappresentazione della natura riscopre la bellezza dell’universo e nello stesso tempo raggiunge la possibile via per entrare in un mondo parallelo, mistico e magico. Nell’opera si evidenziano fenomeni percettivi, come i volumi e la luminosità, i colori fluorescenti e le resine formano disegni astratti condizionati dall’ambiente circostante l’opera. Una ricerca pittorica complessa dove la materia prende il suo spazio generando sulla superficie pittorica una strato quasi vetrificato lucido e di grande effetto visivo. La caratteristica principale della sua arte è sicuramente la giustapposizione di materiali diversi e del colore, l’artista applica un serio studio, una ricerca approfondita sulla forza degli accostamenti, delle sfumature, dei contrasti e delle complementarità che generano i cromatismi. Soffermandosi sulla potenza visiva del colore e della luce, Antonella Quacchia fonde impressioni quasi fotografiche con una pittura unica nel suo genere dove subentra la ricerca interiore e il ricordo emozionale della propria esistenza. Le superfici lisce, ricordano un vetro decorato che decade quando ci si avvicina, i colori rendono palpabile le emozioni ed evocano astrazioni che cavalcano nella mente dell’osservatore. Le opere di Quacchia diventano una sorta di danza alimentata da colore, luce e materiale, dove prendono vita forme inesistenti creando spazi precisi che metaforicamente diventano luogo ideale per far emergere la vita di una natura rigogliosa. La pittura custodisce il segreto di una protezione interiore, il bagliore del colore traspare, è pallido e cerca la sua strada tra cunicoli, macchie e linee indicando uno stile artistico minimale dove la luce e lo spazio prendono il sopravvento. Astrazione e semplicità minimalista rendono evidenti colori vivaci che producono istintivamente nell’osservatore riferimenti a scene reali. Una sorta di pop art rivisitata dall’artista Quacchia attraverso i processi innovativi dei materiali usati, l’opera risulta luminosa, dall’aspetto brillante ed è continuamente ispirata dal pensiero profondo dell’artista sulla vita sociale del passato e del presente indicando una possibile via per il futuro. I processi di fabbricazione innovati dei materiali, come le resine e le vernici, creano una soluzione di continuità di un fenomeno artistico influenzato da diversi stili, una pittura del tutto contemporanea che conserva una grande dote tecnica e creativa. Archivio Monografico dell’Arte Italiana - Dicembre 2024
ANTOLOGIA CRITICA
“I tempi liquidi di Antonella Quacchia scivolano sulle superfici delle tele colorate, animano una dinamica formale dalla quale emergono le suggestioni e l’ascolto del mondo interiore.” Fortunato D’Amico
“Antonella ci invita a vedere il mondo dall'alto, come se osservassimo dal finestrino di un aereo o da un drone. Nelle sue tele astratte condensa le sue esperienze e le sue emozioni offrendoci uno sguardo unico sulla diversità delle culture e delle terre che ha attraversato. ... In queste creazioni sono racchiusi microcosmi di ricordi, paesi lontani, esperienze di vita e persone che hanno lasciato un segno indelebile nella sua anima. La curiosità e l'indagine che permeano le opere di Antonella si estendono anche agli spettatori. Ci invita a immergerci completamente nelle sue realizzazioni, a lasciar fluire le sensazioni e a connetterci con la nostra umanità, accogliendo ciò che è differente o inusuale. Le sue opere sono uno stimolo a riflettere, senza aver paura di cambiare il proprio punto di vista personale. Un elemento centrale nel lavoro di Antonella è il suo amore per il mare, un amore che l'ha portata per molti anni a praticare immersione subacquea. Le sue opere “quasi liquide”, soprattutto quelle inedite in resina, esplorano il tema tragico della plastica che avvelena i nostri oceani, la siccità, le calamità che non hanno più nulla di naturale. … Le sue opere ci ricordano il potere dell'arte nell'ispirare il cambiamento e nell'incidere profondamente sulle nostre anime. Con la passione, la bellezza e la speranza che solo l'arte autentica può offrire.” Chiara Ferella Falda - 2023
L’entità liquida del colore, la libertà dell’immagine – “ … La spontaneità germinale delle sue serie e delle famiglie di lavori va messa al centro di un’azione che si avvantaggia proprio della libertà ampia di sperimentazioni svincolate da logiche di appartenenza e/o filiazioni, senza legarsi nemmeno alle dialettiche dei tributi o dei richiami evocativi, perché riesce ad essere sempre e inequivocabilmente sé stessa e, pur avendo modelli cui rifarsi, li mette in secondo piano lasciando alla sua azione il privilegio di raccontarsi e raccontare. In questo senso si legge un fil rouge che attraversa ogni lavoro e che trova il suo epicentro dinamico e vivo proprio nel modo di trattare e animare il colore che in lei vibra, vira, stratifica, inonda, solidifica, copre, svela, … L’immagine “dipinta” emancipa la sua passione fin già dal suo animarsi nei confini, larghi e aperti, in cui incontra l’intenzione, dove la pulsione al dire si fa pressante e, raccoltasi tutta in una “frenesia” tesa al creare, trova la via per tradursi in quel manufatto artistico in cui permane vivo e presente questo fluire emotivo. Il mantenimento del pathos, non certo in un senso di melodrammaticità o teatralità che non appartiene per nulla a Quacchia, dentro al lavoro è dettato dall’imprinting con cui l’artista riceve e ascolta le “mosse” del colore stesso. La materia cromatica, opaca o trasparente, dipinta o lavorata “a corpo” nella resina o nel plexiglass, consente di elargire allo sguardo di chi guarda i parametri della sua espressività viva e pungente. Da un seguito informale alle evidenze più pop, Quacchia ha addomesticato la lavica consistenza del colore e l’ha liquefatta per renderla emotivamente duttile, versatile nel trovare il modo giusto di narrare poesie, di sondare universi inattesi, di esplorare ogni frangente narrativo della sua articolata creazione. … Il variegato campionario della sua scrittura pittorica vuole essere ambiente, è territorio di mobilitazione e non mai solo icona nel senso stretto del termine: il valore della propria umanità rafforza il proposito “liberale” con cui i suoi “oggetti artistici” funzionano negli sguardi degli altri al di là della loro stessa cosa rappresentata. La potenza del suo colore è quella, infatti, di fare da agente connettivo che trasfigura una realtà e, trasformandola con l’azione di differenti inedite sfumature, crea il campo dove ragione e sentimento, idea e pratica, principio e fine, aspirazioni e conquiste si uniscono in un connubio di possibilità ancora possibili. Nelle intricate e nette soluzioni formali la sua anima d’artista raccoglie frammenti del mondo, di quei luoghi in cui è stata presente e di cui ora è testimone, di cui vuole raccogliere l’eco più intenso e fantastico. …” Matteo Galbiati - 2023
Orizzonti sensibili - “Naviganti di microcosmi I lavori informali dell’artista, rappresentati con un linguaggio espressionista e astratto, ricco di richiami trasversali e concatenazioni di idee, mimetizzate nell’apparenza delle tinte e delle parvenze segniche, sono le tracce di un tragitto nelle aree geografiche navigabili dei saperi e delle intuizioni. I tempi liquidi di Antonella Quacchia scivolano sulle superfici delle tele colorate, animano una dinamica formale dalle quale emergono le suggestioni e l’ascolto del mondo interiore. Quadri immersi nella logica di moti chimico fisici dei cambiamenti di stato, analizzati al microscopio, traslati nella dialettica della coscienza e infine in quella a cui si accede alla fenomenologia dello spirito. Micro e macro si coniugano nella scala del finito e dell’infinito, in una perenne osmosi di segni, geometrie, simboli, figurazioni arcaiche fluttuanti nei cromatismi e nelle tonalità dei lemmi che caratterizzano la scrittura dell’artista. La materia è un’istigazione ad oltrepassare la barriera che separa il mondo fisico da quello spirituale; una provocazione che incentiva le sperimentazioni e la scoperta dei meccanismi che regolano le metamorfosi e il trasporto dei contenuti dai livelli eterei a quelli sensibili. Una continua e ciclica alterazione che stravolge la presunta staticità delle cose, idealizzata come legge dell’equilibrio ma che invece subisce le leggi dicotomiche del ciclico alternarsi di notte e giorno, chiaro e scuro, positivo e negativo. Un antagonismo ciclico che transita dal passaggio dallo stato solido a quello liquido, all’aeriforme e viceversa, e detta le condizioni della metamorfosi narrativa. Il risultato della ricerca fenomenologica sulle azioni della natura è trasposto nella produzione formale dell’artificio sensibile e nella comprensione della psicologia umana e dei comportamenti sociali. Antonella Quacchia individua, nella norma della permanente mutevolezza degli scenari oggettivi e soggettivi, le cause dell’insicurezza dell’Essere e riflette sul percorso e sulle azioni della propria esistenza, sempre alla ricerca di equilibri instabili. Il percorso narrativo ed esplorativo di questo volume è articolato in quattro settori di riflessione: Estetica dell’emozione, Pensieri fluttuanti, Segni e simboli, Serendipity. Ogni sezione sviluppa una graduale osmosi con le opere di quella successiva, con l’intento di restituire al pubblico una comprensione adeguata degli scenari in cui si muove la ricerca dell’artista.” Fortunato D’Amico - 2023
“… Quacchia si avvale della forza liberatoria della pittura e della materia. I colori e gli altri elementi fisici, nel momento in cui entrano a far parte dell’opera d’arte, cambiano natura, fluttuano nello spazio, diventano un fluido, una materia liquida che dà accesso a un mondo espressivo completamente nuovo e svincolato da tutto. … L’arte di Antonella Quacchia offre un equilibrio unico tra memoria immaginazione e agency, al fine di costituire eredità armoniche nell’ecologia evolutiva dell’esistenza.” Chiara Canali - 2022
"L'uso che Antonella Quacchia fa della forma è determinante mentre il colore acquisisce una nuova forza, una autonomia che si lega perfettamente con il carattere interpretativo delle sue opere e con un'equilibrata strutturazione compositiva. ... Con i suoi ricordi dà vita ad un'infinità di soluzioni per meglio manifestare il suo pensiero e le sue sensazioni di un tempo passato. ... Dal caos alla ragione, dal disordine all'ordine, dall'incertezza alla certezza e dopo un apparente caos tutto torna alla normalità che ha come riferimento la realtà. Una perfetta sintonia tra riflessione e passione dove l'essere umano è l'attrazione principale. Antonella Quacchia si mostra abile pittrice nelle sue opere in cui il soffio del tempo passa lasciando tracce flebili ma destinate a durare nella memoria dei nostri sensi. Il dettato pittorico risulta di primaria qualità per l'uso del gesto e della istintività , poiché si sfalda con l'impiego della materia. L'uso del dettaglio, la vivace sequenza dei toni caldi e freddi, i cerchi, gli ammassi di colore le forme geometriche sono tutti elementi che confluiscono in un percorso interessante legato alla preziosità della vita in senso stretto. L'artista racconta con minuzia di particolari la suggestione visiva di presenze quotidiane. Lo stile si rafforza in ogni segno e fonde atmosfera e luce in maniera mirabile dove l'intento specifico è quello di sorprendere lo spettatore. Antonella Quacchia richiama echi novecenteschi acquisendo negli anni grande esperienza che l'hanno portata nel corso del tempo a ritagliarsi uno spazio importante nel mondo dell'arte contemporanea." Antonio Castellana
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Le opere di Antonella Quacchia sono state esposte in numerose mostre nazionali ed internazionali, tra cui le città di: Roma, Milano, MADRID - MIAMI - NEW YORK - PARIGI - PRAGA - TOKYO - VIENNA, sono pubblicate nel Catalogo dell'Arte Moderna di Editoriale Giorgio Mondadori e in altre prestigiose pubblicazioni in SPAGNA, Italia e USA.
In collaborazione con il curatore Fortunato D'Amico, ha esplorato nuove espressioni artistiche, creando opere murali e sculture. Ha inoltre presentato una monografia bilingue intitolata "Antonella Quacchia. Orizzonti sensibili/Sensitive horizons", Editoriale Giorgio Mondadori, durante la manifestazione Milano BookCity 2023.
Tra le mostre di rilievo si annoverano: 2024 - Banca FIDEURAM, Roma. - NYC, lo sguardo curativo. Mostra collettiva “Healing gaze” di otto artisti internazionali selezionati, presso la Montserrat Contemporary Art Gallery, a Chelsea, nel cuore del quartiere artistico di New York, maggio 2024.
2023 - MORFOSI. ANTONELLA QUACCHIA, Palazzo della Cancelleria Vaticana, Roma, aprile 2023.
- LUCI E OMBRE, mostra collettiva curata da Giorgio Vulcano, Galleria Arte Borgo, Roma, febbraio 2023.
- LIBRO: ORIZZONTI SENSIBILI/Orizzonti sensibili. MyOwnGallery, SuperStudio Più, Via Tortona, 27, Milano, 15 novembre 2023. Intervista alla LIBRERIA BOCCA, Milano, 2023: Giorgio, Carlo Motta e Fortunato D'Amico incontrano Antonella Quacchia ORIZZONTI SENSIBILI / SENSITIVE HORIZONS a cura di Fortunato D’Amico. Video realizzato per la presentazione del libro si Antonella Quacchia.
- Orizzonti sensibili. Antonella Quacchia, a cura di Fortunato D'Amico, Venue, MyOwnGallery, SUPERSTUDIO PIU', Via Tortona 27 Milano, novembre/dicembre 2023.
- Antonella Quacchia. Die Bilderwelt der Erfahrung, CITYGALLERY, 11 Mahlerstrasse, 1010 VIENNA, giugno 2023.
2022- “Morfosi. Antonella Quacchia”, Palazzo della Cancelleria Vaticana, Roma, a cura di Giorgio Vulcao e Anna Isoppo. - Mostra, Palazzo Pisani Revedin a Venezia.
Stampa selezionata: - ParlamentoNews, “Serendipità. Mostra personale di Antonella Quacchia”, Roma, 2024. - EXIBART, “Serendipità. Antonella Quacchia”, 2024. - PressReader, “Antonella Quacchia. Lo sguardo scientifico delle sue opere”, 2024. - “Antonella Quacchia. Orizzonti sensibili”, MyOwnGallery, Superstudio Più, Milano 2023, a cura di Fortunato D'Amico. - Artribune, Antonella Quacchia. Orizzonti sensibili, 2023. - AgoraVarese, Gli “orizzonti sensibili” di Antonella Quacchia in mostra a Milano, 2023. - Liquidarte, Antonella Quacchia. Orizzonti sensibili – Naviganti di miscrocosmi, l'estetica dell'emozione, 2023. - ARTSlife, Orizzonti sfumati e precisi microcosmi: la mostra di Antonella Quacchia a Milano, 2023. - AT Superstudio Magazine, i micro-macrocosmi di Antonella Quacchia, 2023. - EXIBART, Mostra e presentazione del volume di Antonella Quacchia, 2023. - Evento Milano Bookcity 2023, 15 novembre 2023, MyOwnGallery, interventi di Chiara Canali, Fortunato D'Amico, Chiara Ferella Falda, Matteo Galbiati, Carlo Motta. - Catalogo Arte Moderna, Milano BookCity: La mostra di Antonella Quacchia, - "Morfosi. Antonella Quacchia" Palazzo della Cancelleria Vaticana, Roma, 2022, a cura di Giorgio Vulcao e Anna Isoppo. - AboutARTOnline, “Morfosi. Antonella Quacchia”, Roma, 2022. - Il Convivio, “Morfosi. Antonella Quacchia”, Roma, 2022.
Bibliografia essenziale - Catalogo Arte Moderna, Milano Book City. - Catalogo, “Serendipità. Antonella Quacchia”, Roma, 2024, ISBN 979-12-210-3237-6. - Libro “Antonella Quacchia. Orizzonti sensibili/Sensitive Horizons”, Editoriale Giorgio Mondadori, Milano 2023, ISBN 9788837424015. - Acquistabile su Amazon.it, su Arnoldo Mondadori Store , o direttamente su CAIRO Publishing - Catalogo, Catalogo d'Arte Moderna, Edizione 59, Editoriale Giorgio Mondadori, Milano, 2023, ISBN 9788837419677. - Articolo, Artslife, “Antonella Quacchia, tra paesaggi e forme”, maggio 2023. - Catalogo, Catalogo d'Arte Moderna – Edizione 58, Editoriale Giorgio Mondadori, Milano, 2022, ISBN 9788837419677. - Catalogo della mostra, Noi Contemporaneo, 10 Art Must Have, Serradifalco Editore, 2022, ISBN 9788894626032. - Periodico, World of art Magazine, Numero 12 Vol 1, La Biennale di Venezia, 2022, ISBN 9789189685536. - Catalogo della mostra, We are reversal, Serradifalco Editore, 2022, ISBN 978-88-946260-2-5. - Libro, Antologia d'arte V, edizione Madrid, Cultura Guto Ajayu, 2022, ISBN 978-84-19308-18-4. - Articolo, L'Opinionista, “Antonella Quacchia, lo sguardo di Antonella Quacchia verso l'essenziale, tra Color Field e ascolto delle suggestioni circostanti”, agosto 2022. - Catalogo della mostra, Woman's Essence: La donna nell'arte contemporanea, Serradifalco Editore, 2022, ISBN 978-88-946260-1-8.
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Tutte le opere dell'artista Antonella Quacchia catalogate nel nostro Archivio sono disponibili. L'Archivio Monografico dell'Arte Italiana è a Vostra disposizione per farvi visionare le opere dell'artista.
Potete contattare la segreteria dell'Archivio, info@arteitaliana.net
Su richiesta siamo in grado anche di mettervi in contatto direttamente con l'artista.
N.B. : Tutte le opere sono pezzi unici.
Le quotazioni dell'artista partono da un minimo di euro 1.500,00/2.000,00 a salire.
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Le opere di Quacchia Antonella
Blu verde acqua mista su tela
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Codice: quacchia-19
Blu verde acqua mista su tela| cm 80x100 | Anno: 2023
Rame mista su tela
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Codice: quacchia-18
Rame mista su tela| cm 100x100 | Anno: 2023
Sul fiume Mur mista
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Codice: quacchia-17
Sul fiume Mur mista| cm 80x80 | Anno: 2021
Blu grigio mista su tela
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Codice: quacchia-16
Blu grigio mista su tela | cm 80x80 | Anno: 2023
Elemento blu 7 mista su asse di legno
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Codice: quacchia-15
Elemento blu 7 mista su asse di legno| cm 100x80 | Anno: 2023
Elemento blu 2 mista su tavola
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Codice: quacchia-14
Elemento blu 2 mista su tavola| cm 100x150 | Anno: 2023
Elemento blu 6 mista su asse di legno
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Codice: quacchia-13
Elemento blu 6 mista su asse di legno| cm 90x83 | Anno: 2023
Una nuova era mista su tela
Dettagli
Codice: quacchia-12
Una nuova era mista su tela | cm 80x80 | Anno: 2021
Un altro giorno mista su tavola di legno
Dettagli
Codice: quacchia-11
Un altro giorno mista su tavola di legno| cm 50x50 | Anno: 2024
Maternità mista su asse di legno
Dettagli
Codice: quacchia-10
Maternità mista su asse di legno| cm 70x70 | Anno: 2024
Turchese mista su tela
Dettagli
Codice: quacchia-9
Turchese mista su tela| cm 80x100 | Anno: 2022
Verde elettrico mista su tela
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Codice: quacchia-8
Verde elettrico mista su tela| cm 80x100 | Anno: 2023
Smeraldo mista su tela
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Codice: quacchia-7
Smeraldo mista su tela| cm 70x100 | Anno: 2023
Arancione mista su tela
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Codice: quacchia-6
Arancione mista su tela | cm 50x100 | Anno: 2023
Arancio brillante mista su tela
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Codice: quacchia-5
Arancio brillante mista su tela| cm 50x100 | Anno: 2023
Elemento blu 4 mista su pannello
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Codice: quacchia-4
Elemento blu 4 mista su pannello| cm 50x70 | Anno: 2023
Elemento rosso 5 mista su pannello
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Codice: quacchia-3
Elemento rosso 5 mista su pannello| cm 50x70 | Anno: 2023
Elemento rosso 4 mista su pannello
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Codice: quacchia-2
Elemento rosso 4 mista su pannello| cm 50x70 | Anno: 2023
Elemento rosso 2 mista su asse di legno
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Codice: quacchia-1 categoria: Serendipità.
Elemento rosso 2 mista su asse di legno| cm 100x150 | Anno: 2023