Andrea Rossi nasce ad Urbino nel 1994 e vive a Piobbico (PU) un piccolo paese nelle Marche.
Le sue opere sono conosciute nella provincia di Pesaro e Urbino, sono abitualmente ospitate all'Associazione P.a.r.c.o. di Piobbico (PU).
Andrea Rossi soprannominato anche Briciaccoli termine che nasce dal dialetto del suo paese, infatti per briciaccolo si intende una cianfrusaglia, un oggetto ormai senza alcun valore, l'artista cerca di ridare un'esistenza a questi oggetti in metallo donando loro nuova vita sotto forma di un'opera artistica.
Da autodidatta incomincia il suo percorso artistico esplorando la sua manualità che perfeziona anche grazie agli insegnamenti appresi nell'officina di suo padre.
Una continua ricerca dell’espressione e del dinamismo della forma. "Nelle mie sculture ho l'obiettivo principale di dare anima allo sguardo dell'animale e riprodurlo come se fosse in movimento, dando allo spettatore l'impressione che non si tratti di una sola scultura ma di un vero essere vivente." L'artista Andrea Rossi - https://www.instagram.com/briciaccoli/
La realizzazione delle prime sculture avviene nel 2020, partendo da piccoli modellini di pochi centimetri.
Quella della costruzione è sempre stata una passione che coltiva fin da piccolo. La sua tecnica è il risultato della cooperazione di arte, fisica tecnica e soprattutto meccanica. La materia prima di ogni sua opera è il metallo di recupero, cioè vari utensili e componenti meccaniche in disuso, che siano di ferro o acciaio cerca di dare una seconda vita a questi materiali che altrimenti andrebbero buttati. Materiali metallici edili, agricoli o meccanici con l'ausilio della saldatura unisce gli stessi e crea sculture di ogni genere.
Predilige la riproduzione di animali a grandezza naturale e cerca principalmente di dare loro una vita. Cerca sempre di affinare la sua tecnica cercando materiali nuovi, curiosi ma soprattutto cerca di mettersi in costante prova, aumentando sia la taglia che la difficoltà della scultura stessa.
INTRODUZIONE ALL’ARTE SCULTOREA DI ANDREA ROSSI
L’espressione artistica di Andrea Rossi si avvale di differenti materiali metallici e tecniche di saldatura che diventano una vera e propria forma d’arte. Andrea Rossi lavora il materiale con maestria realizzando opere figurative curate meticolosamente nei dettagli, manifestando una versatilità curata e ricercata fondata su un particolare studio artistico e su una moderna abilità di rielaborazione del soggetto.
Lo scultore assembla nell’opera frammenti di vita mescolando con la scultura un'infinità di elementi. Riciclando i materiali della natura e della produzione umana Andrea è ideatore di sculture che dialogano con tematiche ad alto valore etico, elementi dal forte vissuto paesaggistico ed urbano vivono una progettazione meticolosa diventando espressione di animali, figure, ma anche personificazione di abbracci e passioni. Le sculture si elevano verso spazi che diventano guizzi poetici, nascono dalla natura e tornano ad essa, la freddezza del materiale incontra la manualità dell’artista trasformandosi in una lettura poetica di emozioni. Lo scarto ed il materiale di riciclo diventano per Andrea un’esperienza unica che gli permette di realizzare opere originali dalle grandi dimensioni; le sculture sono autonome, oltre alla postura particolare assumono un'espressività molto profonda, le sue opere comunicano attraverso lo sguardo un concetto d'amore universale.
Come ha recuperato il materiale?
"Da rottami agricoli, nello specifico da vari amici che se ne disfacevano e meccanici della zona. Ho assemblato parti meccaniche di trattori, piccola utensileria come chiavi, ma anche utensili legati all’agricoltura: vanghe, zappe, pale e forconi. Il tutto unito e mescolato per dar vita ad un pezzo unico e suggestivo".
Ha trovato riscontri positivi da chi ha potuto vederlo?
"Sì chi l’ha visto ha fatto tanti apprezzamenti".
La sua passione di assemblare elementi e dar vita a figure vere e proprie, quando è nata?
"Da bambino. Inizialmente si trattava di semplici disegni, per poi crescere assieme a me e diventare qualcosa di più grande. Dalle piccole creazioni che avete potuto toccare con mano alla mostra “Neronart“ di Piobbico, tra luglio e settembre dello scorso anno, sono passato a qualcosa di sempre più grande, fino ad arrivare oggi con questo imponente cavallo, Tornado. Le mie creazioni prendono il nome di “briciaccoli“, termine del nostro dialetto piobbichese che sta ad indicare in modo generico delle cianfrusaglie a cui non si darebbe tanta importanza; ecco il mio intento è quello di dare valore e soprattutto creare qualcosa di innovativo da pezzi meccanici e di vario tipo (comunque tutti metallici), per dare nuova vita ad essi e crearne sculture di vario genere, portandoli ad avere nuova vita in forma artistica".
E’ un hobby gratificante?
"Molto, alla fine questo hobby che svolgo nel poco tempo libero che ho a disposizione è veramente gratificante. Sono pur sempre cresciuto da una famiglia che mi ha sempre insegnato tanto, anche su quello che riguarda il lavoro e l’utilizzo dei vari utensili e voglio ringraziare soprattutto loro che mi hanno sempre supportato in qualsiasi progetto mi vagasse per la mente".
I suoi lavori dove sono?
"Per chi volesse vedere dal vivo tutte le varie sculture dalle più grandi alle più piccole basta recarsi alla nostra Associazione P.a.r.c.o. Piobbico".
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