Ermes Simili nasce a Castelmassa (Rovigo) il 12 agosto 1923, pittore, incisore e scultore. E’ mancato nel 2014, anno in cui la figlia Federica si occupa della promozione artistica continuando a presentare e a divulgare le sue opere.
Ermes Simili è grande artista, conosciuto ed apprezzato nel panorama artistico contemporaneo in quanto le sue opere partecipano a numerose mostre di rilievo fino all’anno 2012 aggiudicandosi diversificati riconoscimenti, premi e medaglie. Nella sua lunga carriera l’artista si dedica inizialmente all’arte incisoria realizzando soprattutto xilografie dove ottiene consensi a livello nazionale nell’occasione di numerose mostre personali e collettive.
Tra gli anni ’40 e ’60 l’artista si dedica alla realizzazione di chine e carboncini che attestano la sua particolare predisposizione per il disegno dal vero.
Ermes Simili sperimenta così forme e particolari che si animano attraverso la colorazione del bianco e del nero arricchita con pastelli, cere, tempere acquerellate o tratteggiate: segno originale che identifica il suo linguaggio pittorico.
Negli anni ’50 Ermes Simili si dedica alla pittura, ma sono gli anni ’60 che segnano il cambiamento nella sua maturità artistica dove si allargano le tematiche verso condizioni sociali e quotidiane interpretate attraverso un uso di una prospettiva sempre nuova e con una colorazione sfumata e contrastante. Composizioni familiari richiamano tempi lontani ed esprimono un immenso calore, ritratti di volti espressi nello sguardo profondo e dai tagli primitivi, composizioni di animali in movimento rappresentati nella loro bellezza, paesaggi spogli da suppellettili dove i colori caldi esaltano la luminosità di un ambiente effimero. Le caratteristiche pittoriche ed incisorie di Ermes Simili sono ricche di poetica, si concentrano su chiari particolari che ne esaltano la maestria tecnica e colorista di questo artista che con le sue opere dona all’osservatore ricordi e momenti sognanti.
Dopo gli anni ottanta l'artista ha via via abbandonato l'arte dell'incidere dedicandosi soprattutto alla pittura e alla scultura con cui realizza formelle in terracotta ed in bronzo.
Pittore di origine realista e artista passionale, un filo conduttore riconduce tutta la sua produzione artistica ai grandi maestri del passato, tutta la creatività di Ermes Simili diventa un processo di metabolizzazione dell’arte che si evolve verso nuovi orizzonti considerevoli di una dirompente originalità. La pittura dell’artista sorprende sezionando in continuazione modelli archetipi che rimangono comunque saldamente ancorati a mondi familiari, sociali e anche a componenti religiose che sono una costante ricorrente nella sua arte. La figura del cavallo diventa simbolo e metafora del movimento, un dinamismo interessante che illustra la corporatura dell’animale, la colorazione anima l’opera trasportandola nella corrente pittorica del futurismo che ancora oggi trova la sua contemporaneità.
"Cantori" - 1986
olio su tela - cm 40x70
Le opere di Ermes Simili si trovano presso collezionisti internazionali, fanno parte di gallerie e spazi pubblici e privati, ricordiamo:
- “Ritratti dei 4 evangelisti” collocati nella Cappella di quel Dicastero, in Vaticano (l’artista riceve in ricordo la medaglia del XVII di pontificato di Papa Giovanni Paolo II)
- “Due pale d’altare” presso la chiesa di Granzette (Rovigo).
- Due bassorilievi presso la Chiesa dei Cappuccini di Rovigo.
- Sue opere si trovano nel Santuario della Corba di Massafiscaglia (Ferrara).
- 24 bassorilievi nella Chiesa Orti di Legnago (Verona).
- 7 bassorilievi “Via Matris” nel Parco del Centro Mariano “B.V. Addolorata” di Rovigo.
- Nell’ottobre del 2003, in occasione della visita del Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi, la Provincia di Rovigo ha donato una sua “Deposizione” in terracotta alla Sig.ra Franca.
- Due formelle che rappresentano il “Miracolo dell’asino che si inginocchia all’Eucaristia” e la “Predicazione di San Francesco ai pesci” realizzate negli anni ’70 per la Chiesa dei Cappuccini di Rovigo.
"Cavalli" - 1986
olio su tela - cm 30x60
Ermes Simili si diploma Maestro d’Arte presso il Regio Istituto d’Arte di Venezia nella sezione arti grafiche; in seguito nello stesso Istituto è ammesso nell’a. s. 43-44 al corso di Magistero ottenendo, nella sessione autunnale dell'anno 1946, la promozione nella sezione Decorazione del libro. Suo stimatissimo maestro è Carlo Dalla Zorza, noto incisore e pittore veneziano, con il quale stabilisce un lungo sodalizio artistico, consolidato da periodici contatti epistolari nei quali il maestro esorta l’allievo con lusinghieri apprezzamenti.
Successivamente Ermes Simili si diploma in Arti grafiche e decorazione pittorica murale a Firenze; tale percorso di studio lo indirizza verso la xilografia, tecnica di cui si è avvalso dal 1943 fino 1989 circa.
Consegue l’abilitazione all’insegnamento del disegno in tutte le scuole ed Istituti di Istruzione Media. Dall’anno scolastico 1944 inizia la carriera di insegnante presso l’Istituto d’Arte di Castelmassa (Rovigo), ove detiene la Cattedra di Decorazione pittorica fino al 1984.
Ermes Simili aderisce nel 1945 al “Sindacato artisti del polesine” già attivo dal ‘33 a Rovigo, grazie al quale partecipa a mostre soprattutto collettive che il Sindacato allestisce per promuovere gli artisti del territorio.
Successivamente partecipa a numerosi concorsi nazionali ed allestisce mostre personali.
L’anno 1956 segna una svolta importante nella sua carriera di incisore, si associa all’ I.D.I.T. (incisori d’Italia) fondato da Luigi Servolini (grande maestro dell'incisione italiana) e da Carlo Carrà, partecipando al I° Salone degli Incisori d’Italia a Milano e alle successive mostre di Firenze (‘56), Livorno (‘56), Monza (‘56), Cremona (’57), Reggio Emilia (‘57), Milano (‘59), Verona (‘59), Vicenza (‘59), Pesaro (‘59), Pontremoli (‘59), Borgo san Lorenzo (‘59), Verona (‘61).
Nel 1979 Ermes Simili viene nominato Accademico Effettivo nell’Accademia delle arti e dell’Incisione con la registrazione notarile nell’Albo d’0ro dell’Accademia.
Guarda il video delle opere di Ermes Simili su youtube.
PREMESSA DI FEDERICA SIMILI:
"La documentazione da cui ho attinto per ricomporre l’attività artistica di mio padre, Ermes Simili (1923-2014), quali corrispondenze, pieghevoli, recensioni e articoli pubblicati su quotidiani locali e nazionali, è stata da lui raccolta e conservata.
Per l’eccessiva modestia o forse per il carattere schivo e poco propenso all’autocelebrazione, la sua storia è rimasta per lungo tempo chiusa nel cassetto; pochi hanno avuto modo di conoscerne le esperienze, gli amici d’arte e i colleghi più cari e mai è stata narrata integralmente così come ho cercato di fare con l’intento primario di riordinare, seguendolo in un percorso a ritroso sin dai primi anni.
In questo viaggio a ritroso, sorprende scoprire quante siano state le occasioni di confronto, di conoscenza del variegato mondo artistico che negli anni indagati era presenti nel nostro Paese e nel quale Ermes Simili si è immerso con l'entusiasmo e l'energia che sempre lo hanno accompagnato. Sembra quasi che egli tenesse in poca considerazione il ruolo che a poco a poco assumeva in un simile contesto: l'ispirazione lo spingeva soltanto a creare, più che a valutare i giudizi, sempre molto lusinghieri sulle sue opere.
Altri riscontri, altri orizzonti si apriranno nel periodo seguente agli anni 70, quando una crescente forza creativa lo porterà a raggiungere diversi traguardi ed una maturità tecnica ed espressiva che mai però si è trasformata in monotonia." Federica Simili.
"Coro" - 1986
olio su tela - cm 40x50
L’INCISORE XILOGRAFO - a cura di Federica Simili
"Vacca in stalla" - 1946
xilografia - cm 20x22
"Una delle più rilevanti esperienze artistiche di Ermes Simili, forse meno nota, è quella dell’incisione, tecnica a cui si è dedicato sin dagli inizi del suo percorso.
Raccogliere tali opere per inserirle in un catalogo, si è rivelata un’impresa, e per la difficoltà del reperimento, e per la necessità di una rilettura critica che ne ha evidenziato sfumature connotative notevoli, sfuggite alle prime sommarie analisi.
Le numerose incisioni, soprattutto xilografiche, ma anche litografiche, documentano la iniziale predilezione espressiva dell’autore per una tecnica grafica tanto avvincente, quanto severa. Ogni soggetto affrontato erompe in una scelta cromatica e di scavo assoggettata all’emotività insita nel proprio contenuto espressivo: i monocromatismi ottenuti dal bianco e dal nero mettono in evidenza figure e paesaggi d’impatto, mentre il grigio erompe dalle rifiniture lignee delle forme ottenute dai bulini più sottili, creando sfumature dolci ed evocative. Luci, ombre ed anche penombre sporgono dagli scavi aspri dei bulini tracciando e descrivendo storie e personaggi sempre amati: la dignitosa e povera quotidianità di un tempo, la fatica del lavoro nei campi della gente polesana del secondo dopoguerra
I temi prediletti affrontati dall’artista sin da allora e spesso rivisitati nel corso della sua vita lo identificheranno e lo distingueranno come artista capace di filtrare la realtà che lo circonda con occhi da poeta, pronto a cogliere gli aspetti più nascosti e veri della vita e far emergere quei valori che ne sono il fondamento. E quindi rappresenta il lavoro, la fatica, il dolore, la speranza, la devozione religiosa, la tenerezza, sentimenti che è capace di esprimere con tale forza comunicativa da farli affiorare dai tratti, dai colori, dalla plasticità delle forme.
Procedendo per analisi cronologica, ci piace soffermarci sulle prime opere da incisore dell’artista: si rileva qui una certa tensione stilistica, quasi che l’autore cercasse una sicura via di accesso all’arte del bulino; notiamo, invece, che verso la fine degli anni ottanta la sua mano conduce gli strumenti a scavare il legno e a volte il linoleum con maggiore sicurezza e profondità creando contrasti decisamente più forti. Si può anche supporre che non tanto e non solo la tecnica, quanto le esperienze di vita possano aver trasformato la forza d’incisione, maturata da ciò che la vita ad ogni uomo affida e molto di più ad un artista.
La xilografia, l’arte di incidere su legno, nella grande famiglia del bianco e nero assume comunque nel tempo un posto di rilievo nella sua attività: come non ricordare quando di sera, dopo cena, Ermes posava sul tavolo della cucina la tavoletta lignea da incidere avvolta in un panno: aveva in principio abbozzato il soggetto pensandolo al contrario poiché in fase di stampa sarebbe apparso l’ opposto e poi, con i diversi bulini e sgorbie, ricavava le immagini a lui più care: mucche nella stalla, paesaggi, nature morte, elementi di vita agreste ed infine ritratti, volti scavati dal duro lavoro nei campi e bruciati dal sole oppure quelli delle persone più amate. In seguito, con il talco controllava lo svolgimento dell’opera aggiungendo preziosi particolari che la perfezionavano ed infine egli stampava a mano alcune copie che numerava.
La fase della stampa suscitava in lui grande trepidazione. Un odore acre si diffondeva nello studio quando preparava gli strumenti necessari: la mano veloce e sicura passava e ripassava il rullo già intriso di inchiostro sul legno dove, poi, delicatamente appoggiava il foglio. A quel punto lo premeva in ogni direzione utilizzando un grande e duttile cucchiaio di ottone spingendo il pollice nel suo incavo. Sorpresa e soddisfazione si leggevano nei suoi vivaci occhi azzurri quando osservava l'esito dell'opera finita.
Il legno, di pero o di ciliegio, a quel tempo costosi, veniva successivamente piallato ed utilizzato per incidere altri soggetti.
Degli anni della giovinezza si conservano ancora numerosi schizzi su carta, adesso un po’ ingiallita, tracciati a china, di slancio, disegni dal vero soprattutto, che sono sicuramente preparatori alle incisioni. Bisognerebbe dilungarsi un po’ di più su questi bozzetti preziosi che testimoniano le indubbie capacità artistiche di Ermes. Essi rappresentano una sorta di diario delle situazioni quotidiane che annota in rapide , ma splendide composizioni.
Le vie, le case del suo paese, i luoghi e i paesaggi che intravedeva dalla finestra, le donne della sua famiglia e il nonno mentre lavorava nei campi oppure quando riposava, diventano motivi di studio. Il pennino imbevuto nella china, o la matita o il carboncino fissano infinite volte gli stessi modelli. I segni risultano sicuri e chiari, d’altronde, nel disegno dal vero così immediato, l’artista non può concedersi tentennamenti o incertezze anche perché l’esercizio continuo gli conferisce sempre più abilità e competenza nel ritrarre.
Dal ‘47 al ’49 la sua partecipazione alle mostre d’arte è documentata in stralci di articoli dell’epoca che l’artista ha raccolto e conservato e nei quali gli storici dell’arte sottolineano le sue forti doti espressive, l’impeto poetico e suggestivo delle figure e degli animali."Federica Simili.
"Suonatori girovaghi" - 1958
xilografia - cm 28x31
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Le opere pittoriche, incisorie e scultoree di Ermes Simili sono state recensite da critici d'arte, giornalisti e personalità di rilievo, segnaliamo:
Giovanni Fante - Piero Franceschetti - Luigi Pagan - Leobaldo Traniello - Walgan.
Testate giornalistiche principali che hanno pubblicato le opere di Ermes Simili:
Corriere del Po - Cronaca di Chioggia - Gazzetta di Mantova - Il Gazzettino di Rovigo – Il Gazzettino di Gorizia - Il Resto del Carlino - La vita scolastica.
"Corsa di cavalli" - 1987
olio su tela - cm 40x60
"Contadini" - 1990
olio su tela - cm 40x50
PRESENTAZIONE CRITICA ALL'ARTISTA
ERMES SIMILI
A CURA DELL'ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL'ARTE ITALIANA
Il realismo di Ermes Simili è origine di una profonda umanità, il suo espressionismo materico risente comunque di una compostezza formale di stile classico sovrapposta ad una tendenza stilistica oggettiva che riporta emozioni, dolori, fatiche ma anche gioia e speranza.
La figura umana rimane essere motivo centrale dell’opera di Ermes Simili anche quando non è rappresentata in maniera diretta, come in una natura morta o in un paesaggio, dove è presente e continua a vivere nelle cose traendone dinamica e spessore.
Sul piano formale l’artista trova nuove soluzioni compositive che nascono da un’introspezione profonda e da un’analisi sul mondo contemporaneo, le opere esaltano l’energia dell’esistenza e la leggerezza di un’emozione. Il cavallo incuriosisce l'immaginario artistico di Ermes Simili che con ingegno creativo mette in luce la potenza e la velocità dell'animale, allo stesso tempo analizza la quiete che esso trasmette nella sua imponenza.
Una gamma cromatica contrastante, tinte sfumate si alternano a toni aspri evidenziando spazi luminosi di notevole spessore. Ermes Simili esalta il movimento dei corpi come se volesse far percepire all’osservatore la dinamica del progresso e della modernità; il cavallo, diventa metafora di questo concetto complicato, stabilisce una relazione profonda tra arte e cultura letteraria. Inquadrature e colori futuristi ma non solo, le opere di Simili evidenziano particolarità usate dai grandi maestri del passato, interpretate nuovamente attraverso un’attenta rappresentazione che coglie di sorpresa l’osservatore.
Pittura, incisioni, sculture, ogni opera realizzata dall’artista esprime concetti profondi che risiedono nell’intimità dell’individuo, nella natura e nella fede. Opere cariche di umanità e splendori che si trasformano in una poetica irrequieta del ricordo, della memoria; una forma malinconica invade le opere attraverso tratti decisi che l’artista realizza con notevole esecuzione tecnica, gli sguardi dei volti espressivi si modificano attraverso la composizione scelta con meticolosa creatività. Difficilmente le opere si animano nello sfondo, l’opera è costruita dalle scene figurali, dalle nature morte, dove si concentrano caratteristiche disegnative eccezionali nel rappresentare frutti ed oggetti interessanti. Il paesaggio, dalle colorazioni soffuse e luminose, è tematica principale per esprimere la libertà d’animo dell’artista. Un’arte che racconta nelle mille sfaccettature la storia dell’umanità evidenziando emozioni e pensieri, Ermes Simili è grande artista non solo per le scelte compositive ma per la magistrale bravura che lo accoglie in tutte le forme d’arte scelte.
Archivio Monografico dell'Arte Italiana - febbraio 2019
ANTOLOGIA CRITICA
“… Dal pennello al bulino, dai colori alla creta, sempre incalzato dal “sacro furore” della ricerca,…sulle tele le forme composte nel rigore essenziale di un gesto o d’una espressione mostrano un candore quasi infantile, ma i colori dai verdi siderei ai rossi squillanti, sembrano scaturiti d’impeto …nelle incisioni invece il segno si fa più rigoroso … ma l’anima di questo artista si esprime compiutamente nelle composizioni plastiche nelle quali la sua forza si traduce in forme ossute di monastica compostezza o si compiace nella grazia delle figure muliebri per sublimarsi nelle Madonne, che si staccano dalle formelle come se il rilievo nascesse dal respiro…”
L. P. “Il Gazzettino di Rovigo” mercoledì 12 maggio 1971
"Cavalli" - 1981
mista su carta - cm 35x50
“Il mondo poetico del pittore Simili”
“… A collegare quadro a quadro, incisione ad incisione, scultura a scultura, vi è una profonda religiosità. Una religiosità che trova la sua ragion d'essere ed il suo fine nell’Uomo. A tal proposito, Piero Franceschetti ha scritto: “…un contenuto umano aleggia nei suoi fogli, un mondo agreste, il lavoro, la religiosità popolare; i suoi amori, i suoi umori, la tenerezza, la satira, la caratterizzazione dei tipi e ambienti e soprattutto l’austera e serena dignità dell’uomo che vive a contatto con la natura…” … Questo il mondo poetico. E, per esprimere un tanto, Simili non poteva non far ricorso all’espressionismo…La figura è sempre trattata con e resa con immediatezza, pur nel rispetto di una costruzione strettamente formale e concreta. …”
G. A. - ”Il Gazzettino di Gorizia”
"Contadine" - 1993
olio su tela - cm 40x60
“… Ermes Simili è un artista legato alla realtà. Le gira intorno, la scava, la studia con amore: ne capisce la bellezza, e la ripropone con le proprie opere. Tutto istintivamente. Sarebbe assurdo chiedergli filosofie ed estetiche: lui è come disegna, come incide, come modella la creta: semplice, con tutta la ricchezza della semplicità...ma è soprattutto nelle xilografie e nelle terrecotte che la sua arte trova il modo migliore per esprimersi con efficacia: sottolinea le forme con vigoroso senso plastico, definisce i contorni con nettezza sicura, esalta i caratteri con virile passionalità, senza mai cadere in grotteschi psicologismi.”
Leobaldo Traniello - “Il Resto del Carlino”
“… Artista per vocazione, genuino, immune da sofisticazioni, pose, ostentazioni,… il quale coltiva per un bisogno intimo un’arte, nobile e severa come la xilografia, con la perizia, la purezza e il candore degli antichi maestri … senza traccia alcuna, incide direttamente sul legno …e poi ne stampa a mano poche copie: due, tre, sei. Basta. Se si pensa alla moltiplicazione delle copie che si pratica oggi. … “
Piero Franceschetti
“… Sono pochi, oggi, che resistono alla tentazione dell’avventura dell’astrattismo;…credo che Simili, invece, non abbia neppur mai pensato di dedicarsi all’astrattismo, per la sola ragione che il suo temperamento non lo porta a quei modi espressivi…a lui basta essere sincero… in questa sincerità sta la ragione dell’arte di Simili, faccia incisioni o pitture, xilografie o sculture: forme chiare, scandite, composte…lui non vi proporrà mai l’angoscia di vivere, il dramma dell’esistenza…lui vi dirà, con calma e serenità, che la vita è bella con tutti i suoi dolori, con le sue miserie, con le sue preoccupazioni. …”
Leobaldo Traniello
"Paesaggio" - 1988
pastello su carta - cm 35x50
“L’artista polesano, di cui è noto il realismo grafico soffuso di profondo contenuto umano, sta riscuotendo pure nel mantovano larghi consensi non solo da parte degli amatori d’arte, ma anche della critica….espone una settantina di opere ( sculture, prevalentemente formelle in terracotta e in bronzo, incisioni, soprattutto xilografie, ed olii). …”
“Il Gazzettino di Rovigo"
"Cavalli" - 1988
mista su carta - cm 35x50
“… I suoi oli, le sue incisioni e infine le sue “vive sculture” esprimono la varietà di interessi che Simili si è dato liberamente riuscendo a manifestare un estro, oggi, raramente presente nella moltitudine di quanti si dicono artisti. Insomma per Simili bisognerebbe fare discorsi diversi: per l’incisore, per il pittore, per lo scultore, per il caricaturista. Ma suo denominatore comune è l’estro: uno slancio, uno scatto che la precisione e concisione delle assimilatissime tecniche rendono ancor più evidente e vivo”.
Ton - “Gazzetta di Mantova”
“…Dal pennello al bulino, dai colori alla creta, sempre incalzato dal “sacro furore” della ricerca,…sulle tele le forme composte nel rigore essenziale di un gesto o d’una espressione mostrano un candore quasi infantile, ma i colori dai verdi siderei ai rossi squillanti, sembrano scaturiti d’impeto …nelle incisioni invece il segno si fa più rigoroso … ma l’anima di questo artista si esprime compiutamente nelle composizioni plastiche nelle quali la sua forza si traduce in forme ossute di monastica compostezza o si compiace nella grazia delle figure muliebri per sublimarsi nelle Madonne, che si staccano dalle formelle come se il rilievo nascesse dal respiro…”
L. P. - “Il Gazzettino di Rovigo”
"Volti" - 1994
mista su carta - cm 35x50
“Simili con i suoi ... lavori, produce una sensazione uniforme in quella sua tecnica esperta. Il legno obbligato dal segno inciso dall’artista, lascia passare il nero inchiostro impresso sulla carta, come un rivolo di vita. E’ l’inseguirsi di una fantasia sensibilissima che galvanizza l’attimo fuggente: tristezze, abbandoni, affetti, predilezioni, vita dura di uomini nel terreno della fatica divisa con gli animali alla stanga...”.
Luigi Pagan - “Corriere del Po”, Cronaca di Chioggia
“… Una mostra di disegni ha qualcosa di casto, di ascetico. Nessuno sfarzo, nessun richiamo per i sensi; ma un linguaggio raffinato, interiore, che parla allo spirito.”
Piero Franceschetti - “Corriere del Po”
“… Siamo del parere…che la figura ed il movimento siano il terreno più favorevole alla sua ispirazione... il tema preferito da Simili sono i visi delle nostre donne e dei nostri uomini di campagna: e il motivo dominante è una certa espressione di lavoro che indurisce i lineamenti e una certa aria di pensosa malinconia…”
P. C. - “Gazzetta Veneta”
"Contadini" - 1994
olio su tela - cm 40x70
“… E’ una voce nuova nata venticinque anni fa a Castelmassa: Ermes Simili ha già passato il vaglio severo di parecchie giurie ... Riuscitissimi i bovi dalla razza gentile e ammirati quelli macchiati a china.”
Giovanni Fante - “Il Gazzettino”
“… Si è fatto notare per la sua sobrietà e freschezza e per una certa severità di linee …ma questa severità è addolcita da un non so che di lirico che promana dalle figure, dai paesaggi”
Walgan - “La vita scolastica”
"Paesaggio" - 1998
pastello su carta - cm 35x50
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Numerosi sono i traguardi artistici che Ermes Simili raggiunge con la sua arte pittorica ed incisoria, la sua maturità artistica ed espressiva lo conduce ad essere artista apprezzato nel mondo dell’arte contemporanea, le sue opere conquistano non solo il pubblico affluente di collezionisti internazionali ma anche la stampa, la critica d’arte e personalità importanti.
Sue opere pittoriche, scultoree ed incisorie sono esposte in luoghi pubblici e privati, sono pubblicate su cataloghi, riviste ed annuari d’arte, ricevono premi importanti.
La sua arte continua oggi ad essere apprezzata dal grande pubblico grazie alla figlia Federica che si occupa, amorevolmente con rispetto e determinazione, di divulgare l’operato artistico di questo grande artista che si aggiudica un posto sicuro nel panorama artistico internazionale contemporaneo.
"Attesa" - 1977
olio su tela - cm 70x100
Principali premi:
1975 - Premio e trofeo Ministro A. Bisaglia nel Premio Pittura “1975, Anno Internazionale della Donna” Rovigo 20/27 dicembre, il secondo premio è assegnato all'artista Ermes Simili.
- 1° Gran Premio della Stampa, Concorso-Mostra internazionale di Pittura, Palazzo del Turismo, Milano, Diploma per meriti artistici a Ermes Simili.
1966 - Targa d'oro Hotel della Nazioni, Premio internazionale di Arte Contemporanea, bianco e nero, III° edizione, Lido delle Nazioni (Ferrara).
1963 - Premio Copparo, XIII° Interregionale d’arte, Premio Copparo, XVI fiera di settembre, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sardegna.
1953 - Premio acquisto del Piccolo Teatro città di Milano all’interno del IV Premio nazionale di disegno Diomira, promosso dalla Direzione dei Civici musei di Milano. La mostra itinerante, è ospitata in varie regioni d’Italia e grande eco è data sui quotidiani nazionali e provinciali e su riviste periodiche d’Arte. Xilografia dell'artista:
1950 - II° premio per il bianco e nero nel Concorso Artistico Culturale Anno Santo ed esposizione a Chioggia: una ventina di incisioni nella seconda personale.
1949 - 1° Concorso nazionale artistico culturale dell’ottantesimo GIAC, Roma, Premio di incoraggiamento Sezione M, pittura e disegno per l’opera “Le tre mele” xilografia:
1947 - Premio d’incoraggiamento del Ministero della Pubblica Istruzione.
"Contadini" - 1998
mista su carta - cm 35x50
Principali pubblicazioni:
1997 - Top Arts, Catalogo nazionale d’Arte Contemporanea.
1991 - L’Accademia dei Concordi pubblica “Ricordo dei sostenitori dell’argine” (olio su tela) nel libro “Nati sotto Fetonte” a cura di Antonio Romagnolo.
- Enciclopedia Universale dell’Arte Moderna SEDA, volume ottavo, tra gli artisti del ‘900 pubblicazione della biografia e delle opere di Ermes Simili: “Cavalli” olio; “Dolore sulla strada” xilografia.
- Nati sotto Fetonte, Accademia dei Concordi, Rovigo.
1971 - Enciclopedia Universale SEDA della pittura Moderna, pubblicazione delle opere di Ermes Simili:
1975 - Il quotidiano “Momento sera” di Roma, pubblica la xilografia "Deposizione” dell'artista Ermes Simili:
- Arte Italiana nel mondo, annuario Comanducci.
1975/76 - Eco della Critica, Dizionario Prontuario (La Comunicativa).
1961 - Agenda, edita Vallecchi.
- Annuario degli artisti, edi Roma.
1960 - “Gli incisori d’Italia” di Luigi Servolini con giudizi di Carlo Carrà e Pietro Annigoni, Milano.
1959 - Catalogo I.D.I.T. del II° Salone svoltosi a Milano presso la Galleria d’Arte moderna, viene pubblicata la xilografia “Pascolo” e in quello documentario con giudizi di Carrà e Annigoni del 1960, “Donne in chiesa”:
1950 - Pubblicazione su “Gioventù” della xilografia "Deposizione" premiata nel Concorso dell’80° anniversario con lettera di comunicazione firmata da Piero La Corte, 5 ottobre 1950.
Principali mostre:
2012 - Ultima rassegna curata dall’artista Ermes Simili a Badia Polesine (Rovigo) presso la Sala Soffiantini, dell’Abbazia della Vangadizza.
2006 - Mostra presso la Galleria Signorini a Lendinara (Rovigo).
2003 - Mostra di scultura, presso la Biblioteca Comunale di Salara (Rovigo).
- Palazzo Celio a Rovigo viene inaugurato, dopo un accurato restauro, con la mostra personale di Ermes Simili “Storie minori”.
- La Provincia di Rovigo dona alla Sig.ra Franca Ciampi una scultura dell’artista castelmassese: "approderà al Quirinale una scultura del maestro castelmassese che, proprio in questi giorni espone a Palazzo Celio. …"
2000 - “Via Matris dolorosae”, ciclo di sette formelle che illustrano i sette dolori della Madonna, eseguite dall’artista per il Centro Mariano dell’Ordine delle Serve di Maria Riparatrice di Rovigo.
- Antologica di pittura, scultura e grafica presso “Villa Calesella” a Castelmassa (Rovigo).
2001 - Collettiva presso la Tavernetta di Palazzo Roncale, Rovigo.
1998 - Collettiva a Rovigo con il figlio Umberto.
- Personale presso il Palazzetto dello sport di Rovigo.
1992 - L’artista partecipa al 2° Concorso Nazionale di pittura “Arte in Polesine” ed espone oli e sculture nella personale a Badia Polesine in occasione del Ferragosto Badiese.
1988 - Personale a Badia Polesine (Rovigo).
1986 - Rassegna personale a Lusia (Rovigo).
1982 - Mostra personale a Legnago (Verona).
1980 - Rassegna personale a Rovigo.
1979 - VI Biennale di Milano, Mostra Omaggio dell’Arte Italiana al dolore innocente.
1977 - Personale presso la galleria “L’incontro” Rovigo.
- L’artista partecipa alla rassegna 1°Gran Premio della Stampa Concorso-Mostra internazionale di Pittura presso il Palazzo del Turismo a Milano.
1974 - Personale alla Galleria Alexandra a Rovigo.
1973 - Mostra alla Galleria G.A. Benedetti a Legnago (Verona),
- Mostra al Salone Hotel S. Biagio, a Bovolone (Verona),
- “Collettiva Alexandra” a Rovigo.
1971 - Mostra personale presso la Galleria Hostiliae-Padus, a Ostiglia (Mantova), Ermes Simili espone incisioni, olii, sculture.
- Mostra presso la Galleria G. A. Benedetti a Legnago (Verona). Espone 30 incisioni, 20 olii, 10 sculture.
- Mostra presso la Galleria “Serenissima”, di Gradisca d’Isonzo (Gorizia). Ermes Simili espone 30 incisioni, 20 olii, 10 sculture.
1969 - "Grazie a Piero Franceschetti, pittore ed amico" Ermes Simili presenta una personale a Vicenza presso la galleria “Al Ponte” Vicenza, e a Legnago (Verona) alla Galleria “Cavalcaselle”.
1968 - Decorazione, commissionata, di sei capitelli, l’esecuzione di 24 formelle in terracotta per la Chiesa di Orti, frazione di Legnago (Verona).
1967 - L’artista interviene a Seregno, presso la “Bottega d’arte”, alla Mostra d’arte grafica dal ‘600 ad oggi.
1966 - L’artista Ermes Simili partecipa a Ferrara alla III° edizione del Premio Internazionale di Arte Contemporanea bianco-nero al Lido delle Nazioni.
- II° Biennale dell’Incisione Italiana d’oggi e del Disegno Originale, Palazzo della Ragione Padova. L’ex libris contemporaneo nel mondo, ad iniziativa e cura del Comune di Padova e dell’Associazione “Incisori d’Italia” di Milano, pubblicatzione della xilografia: “Pescatori” di Ermes Simili.
1964 - Mostra d’Arte Sacra a Mestre (Venezia).
- IV “Mostra annuale di Grafica italiana”, Como, organizzata e diretta da Osvaldo e Mario Sèrtoli.
1963 - Personali a Ferrara, alla Galleria “Il Bulino” e a Rovigo alla “Livio Rizzi”.
- XIII° Interregionale d’Arte, premio Copparo.
1962 - 3° Mostra Internazionale 10x15 sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica On. Antonio Segni, 19 maggio/19 giugno, Ferrara, Chiostrino di S. Romano.
1961 - I° Mostra Triveneta I.D.I.T. Galleria d’Arte S. Luca Verona Pieghevole: presentazione di Luigi Servolini N. 61, Ermes Simili.
- Mostra personale "Xilografie di Ermes Simili", La Galleria d’Arte” IL BULINO" 07/20 novembre, Ferrara.
1958 - L’artista espone al XI Premio Suzzara.
- Donazione alla Soprintendenza della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di una cartellina contenete alcune xilografie.
- XI Premio SUZZARA Lavoro e lavoratori nell’arte 14/28 settembre, Ermes Simili espone l’opera “Pescivendolo”, xilografia:
1957 - VI Mostra Nazionale del Disegno e della Incisione moderna, Reggio Emilia, Biennale.
1956 - 2° Mostra nazionale d’arte Sacra Contemporanea, Antoniano, Bologna, 22 settembre/14 ottobre 1956, Premio Fratelli Canova.
- I° Salone “IDIT” I Salone Incisori d’Italia, Palazzo Sormani, 11 novembre/02 dicembre ‘56, Milano.
1955 - Mostra internazionale di Arte Contemporanea, Palazzo delle Esposizioni, Roma VI Campagna U.N.A.C., United Nations Appeal for Children Mostra Pro-Infanzia, promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Roma.
1953 - Mostra Nazionale d’Arte Sacra a Caltanissetta, xilografia “Deposizione”:
1952 - 2° Mostra Nazionale, Olimpiadi Culturali della Gioventù, Galleria nazionale d’arte moderna a Roma e a Livorno ('53).
- Mostra Nazionale di pittura “Alluvione e Ricostruzione” Concorso provinciale d’arte a Rovigo.
1950 - I° Mostra d’Arte Triveneta contemporanea “Verso la luce” xilografia di Ermes Simili, cm 19x30:
- 1° Mostra Arte Triveneta contemporanea, 12/27 agosto.
- Concorso Artistico Culturale Anno Santo, Roma: II° premio per il Bianco e Nero.
1948 - Ermes Simili presente con le sue opere alla IV Esposizione Interregionale d’Arte Contemporanea di Ravenna sotto gli auspici del Ministero della P. I.
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Tutte le opere dell'artista Ermes Simili catalogate nel nostro Archivio sono disponibili.
L'Archivio Monografico dell'Arte Italiana è a Vostra disposizione per farvi visionare, senza alcun impegno, le opere dell'artista.
Potete contattare la segreteria dell'Archivio, al seguente numero: tel. 334.1536620
Su richiesta siamo in grado anche di mettervi in contatto direttamente con la famiglia dell'artista.
N.B. : Tutte le opere sono pezzi unici e sono corredate da certificato di garanzia.
Le quotazioni dell'artista partono da un minimo di euro 1.500,00/2.000,00 a salire.
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Le opere di Simili Ermes
Mucche al pascolo pastello su carta
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Codice: simili-11pezzo unico.
Mucche al pascolo pastello su carta | cm 35x50 | Anno: 1999
Cavalli pastello su carta
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Codice: simili-bdll-10pezzo unico.
Cavalli pastello su carta| cm 35x50 | Anno: 1985
Viandanti mista su carta
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Codice: simili-bdll-08pezzo unico.
Viandanti mista su carta | cm 35x50 | Anno: 1977
Riposo nei campi olio su tela
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Codice: simili-lllll-09pezzo unico.
Riposo nei campi olio su tela| cm 50x70
Cavalli olio su tela
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Codice: simili-lllll-07pezzo unico.
Cavalli olio su tela| cm 40x50
In stalla olio su tela
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Codice: simili-lllll-06pezzo unico.
In stalla olio su tela | cm 40x60
Fuga verso la libertà olio su tela
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Codice: simili-hlll-05pezzo unico.
Fuga verso la libertà olio su tela | cm 40x50 | Anno: 2000
Sull'argine olio su tela
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Codice: simili-alll-04pezzo unico.
Sull'argine olio su tela| cm 50x60 | Anno: 2003
Riposo cera su carta
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Codice: simili-bdll-03pezzo unico.
Riposo cera su carta| cm 35x50
La mia gente china acquarellata su carta
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Codice: simili-bdll-02pezzo unico.
La mia gente china acquarellata su carta| cm 35x50 | Anno: 1980