Alfio Zin pittore autodidatta, viveva a Lova di Campagna Lupia (Venezia), mancato il 05 marzo 2020. Gestiva, insieme alla famiglia, un’antica trattoria "Alla Stella" conosciuta per le sue particolari prelibatezze; ristorante tra i più rinomati dove si possono anche visionare le opere di Alfio Zin, questo luogo elegante e piacevole diventa una sorta di atelier dell'artista.
Alfio Zin ha esposto le sue opere in concorsi nazionali ed internazionali, mostre personali e collettive in Italia e all’estero, riceve apprezzamenti dalla critica, dalla stampa e da un pubblico internazionale per la sua singolare tecnica pittorica e per la scelta dei suoi soggetti paesaggistici, rurali e quotidiani.
"Rustico veneto" - collezione privata olio su tela - cm 60x120
INTRODUZIONE ALL'ARTE DI ALFIO ZIN L’artista si diletta ad immortalare scene di vita che richiamano alla memoria tradizioni popolari passate, contadine e urbane; attraverso l’arte pittorica, Alfio Zin, impreziosisce la sua tela con minuziosi particolari curati con meticolosa cura nel colore spontaneo e negli effetti luminosi equilibrati. Alfio Zin è pittore di paesaggi terreni e marini, di composizioni figurative suggestive e di grande fascino. La sua attenzione si sofferma verso situazioni sociali del passato che evidenziano il lavoro dei contadini o degli abitanti di posti specifici che praticano le loro attività quotidiane. La missione dell’artista Zin è la ricerca di abitudini passate che si sviluppano attraverso la costruzione di architetture, casolari e paesaggi circondati da notevoli atmosfere.
Guarda il video delle opere di Alfio Zin su youtube.
Numerosi critici d’arte interpretano l’arte pittorica dell’artista Alfio Zin, tra le diverse personalità ricordiamo le recensioni scritte da: Giorgio Falossi - Elvin Longhin - Vera Meneguzzo - Carla Rugger - Archivio Monografico dell'Arte Italiana.
"Casone di pesca con colauro “Sacche” - Millecampi" - olio su tela
PRESENTAZIONE CRITICA ALL’ARTISTA ALFIO ZIN (1940/2020) A CURA DELL’ARCHIVIO MONOGRAFICO DELL’ARTE ITALIANA
I protagonisti delle opere sono principalmente i cittadini della sua città ambientata in secoli diversi; l’artista rappresenta azioni reali diverse che creano una spaccatura determinante con la società contemporanea. Ogni episodio comune rappresentato dall’artistaZin diventa un evento storico tangibile per la resa pittorica e per la componente espressiva. Le scene che il pittore interpreta mutano tematiche sociali in scene esistenziali dove si evidenziano lavori di artigiani nelle diversificate botteghe, contadini al lavoro, ambulanti che allestiscono mercati in grandi piazze. E ancora troviamo imperiosa una profonda riflessione su paesaggi ormai inesistenti dove tutto era creato attraverso la fatica dell’uomo, abitazioni, architetture e casolari sono realizzati dall’artista Zin secondo la costruzione svolta senza macchinari. L’artista evidenzia la semplicità e allo stesso tempo la fatica dell’uomo, l’ingegno dell’essere umano ha saputo realizzare paesaggi di notevole respiro costruttivo e di una bellezza estetica inimitabile, nonostante oggi l’uomo possiede macchinari ed utensili utili alla costruzione. Alfio Zin ricerca, nei secoli, tradizioni popolari che avevano lo scopo di riunire persone per compagnia e per divertimento. Tradizioni vissute nel suo paese ma anche in altri luoghi che l’artista osserva e ricerca con meticolosa attenzione. La composizione è equilibrata ed armoniosa, Alfio Zin accosta colori caldi con tonalità contrastanti che donano risalto all’azione rappresentata; una narrazione realista che mostra atmosfere sognanti. Un’arte pittorica evoluta in conoscenza di tecnica e d’invenzione, un singolare linguaggio realistico nel dipingere momenti di vita dove si evince lo studio con cui Alfio Zin affronta ogni aspetto del visibile conservando elementi reali ricchi di una profonda poetica espressiva. L’artista conduce l’osservatore ad osservare gli aspetti meno conosciuti della nostra storia, le tematiche sviluppate sono immediate ed esaltano la complessità del soggetto rappresentato. Le composizioni figurali rammentano scene ormai scomparse nella nostra società moderna, l’artista affronta un confronto tra passato e presente per far emergere poetiche che esprimono non solo la bellezza dei luoghi ma anche l’intimità e la semplicità dell’uomo. Le figure sono espressive e ben posizionate sulla tela, i caseggiati, ordinati in maniera singolare, impreziosiscono la scena dell’opera d’arte. La pittura di Alfio Zin si presenta come un racconto che inizia, finisce per poi ricominciare, un’opera d’arte fluida e meticolosa alla stesso tempo che evoca, mediante accenni e sfumature cromatiche, segni tracciati su un tessuto lineare o pastoso dove si evidenziano caratteristiche interessanti.
Archivio Monografico dell’Arte Italiana – Luglio 2018
ANTOLOGIA CRITICA
“Potrebbe sembrare un pittore naïf, ma Alfio Zin è sicuramente un pittore solo di singolare effetto con quei paesaggi prettamente veneziani con lo sfondo di acque e pianure, queste vecchie ville che risentono sempre dell’influenza del Palladio, purtroppo spesso in decadenza, e certe casine adornate da lunghi camini, dai tetti di tegole o di piastre, ultimi momenti di un’architettura scomparsa o comunque in via di estinzione. L’atmosfera è lievemente soffocata tra i piani e gli alberi, le porte delle abitazioni sono chiuse e l’aria calda e umida ha in sé qualcosa di melanconico. I piani del paesaggio sono immediati, la luce è la sola precisazione dei rapporti di distanza, il colore è in contrasto solo con il celeste del cielo. Ed è questo muto linguaggio dei colori che evidenzia la foga pittorica di Alfio Zin e la sua necessità di una rapido distendere della materia, prima che il paesaggio venga inesorabilmente ingoiato dall’azione del tempo e dell’uomo.” Giorgio Falossi - pubblicazione su annuario d’arte
"Chiesa di Rosara" - olio su tela
“… Alfio Zin con il suo attingere alla memoria del tempo, vivida, attenta, ridiventa in seno alla storia minuta, il perfetto dicitore di vita vissuta all’insegna dell’opportunità e dei silenzi - silenzi che conducono alla realizzazione delle cose, le più usuali, le più nascoste. In ogni sua raffigurazione nasce e si evolve, il dramma quotidiano – non cruento … . Alfio Zin pittore geniale osservatore della vita rurale - ci conduce in una dimensione particolare dove, credo, ognuno di noi, forse ritrova una parte di sé … un desiderio inconfessato di un ritorno ad antiche abitudini, a una freschezza di intenti e di generosità sempre pronte a donare e a donarsi. …” Carla Rugger
"Macchinon di Lova - Idrovora" - olio su tela
“… La sua tecnica è mista fra naïf e meticoloso realismo. Le sue opere sembrano essere dei veri e propri messaggi rivolti a giovani perché conoscano ed apprezzino la semplicità, la naturalezza, la purezza di un tempo, che confrontate al dinamismo e alla incoerenza di oggi, diventano vere e proprie poesie. In tutti i suoi quadri dove sono immortalati i vecchi casoni, i paesaggi lagunari,i contadini, i cacciatori, i pescatori di un tempo, si rivela un’attenzione amorosa e, spesso malinconica, verso tutto ciò che un tempo era interessante, bello, incontaminato. Con una semplicità veramente unica, sia di ispirazione che di tecnica, è sempre riuscito ad imprimere sulle tele, scene, personaggi, volti ed atteggiamenti irripetibili perché vivi e veri. …” Elvi Longhin - pubblicazione d’arte
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Numerose sono le partecipazioni a mostre personali, collettive, esposizioni e Biennali in Italia e all’estero. Le opere dell’artista sono pubblicate dalla stampa e dalla critica internazionale su cataloghi d’arte, annuari e riviste. Alfio Zin, per la sua arte pittorica riceve premi e lusinghieri apprezzamenti. Alfio Zin è pittore singolare, costante della sua cultura artistica è la diversificata interpretazione di scene contadine e di un paesaggio circondato da una natura rigogliosa. Le opere sprigionano la bellezza dell’esistenza attraverso luoghi o situazioni animate dalla creatività fiorente di un tempo. Uno sguardo fisso alla storia di tradizioni e situazioni sociali coinvolgono l’osservatore che si trova catapultato in un trascorso vissuto ricco di dettagli interessanti che custodiscono splendori e curiosità.
Mostre anno 2019: - VENEZIA - Mostra d'arte contemporanea, Palazzo Zenobio, inaugurazione giovedì 6 giugno ore 14:00, Palazzo Zenobio, presente con le sue opere l'artista Alfio Zin - Associazione culturale "I2Colli".
Michele Maione, presidente dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana, davanti all'opera di Alfio Zin in mostra a Venezia.
Tra i premi e i riconoscimenti ricevuti segnaliamo: 1988 – Premio Biennale di Venezia. 1986 – Premio città del Tricolore, Lambrugo 1° Premio. 1985 – Premio Internazionale “I Protagonisti”, Roma. 1984 – Premio Oscar, Biennale di Venezia, sezione Il Quadrato, Reggio Emilia. 1983 – Pantheon d’Oro, riconoscimento Mondiale della Cultura, Bologna.
"Mercato della Sagra di Lova" - olio su tela
"Idrovora di Lova - Interno officina - olio su tela.
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Tutte le opere dell'artista Alfio Zin catalogate nel nostro Archivio sono disponibili. L'Archivio Monografico dell'Arte Italiana è a Vostra disposizione per farvi visionare, senza alcun impegno di carattere economico, le opere dell'artista.
Potete contattare la segreteria dell'Archivio: info@arteitaliana.net
Su richiesta siamo in grado anche di mettervi in contatto con la famiglia dell'artista.
N.B. : Tutte le opere sono pezzi unici e sono corredate da certificato di garanzia.
Le quotazioni dell'artista partono da un minimo di euro 4.000,00/5.000,00/6.000,00 a salire.
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Le opere di Zin Alfio
Gara delle barche (sagra di Lova) olio su tela
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Codice: zin-elll-06 pezzo unico.
Gara delle barche (sagra di Lova) olio su tela
Ballo popolare della festa paesana olio su tela
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Codice: zin-elll-05pezzo unico.
Ballo popolare della festa paesana olio su tela
Bocche consorziali e demaniali Lova olio su tela
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Codice: zin-elll-04pezzo unico.
Bocche consorziali e demaniali Lova olio su tela
Idrovora di Lova “interno officina” olio su tela
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Codice: zin-elll-03pezzo unico.
Idrovora di Lova “interno officina” olio su tela
Bocche consorziali di fronte alla Stella olio su tela
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Codice: zin-elll-02pezzo unico.
Bocche consorziali di fronte alla Stella olio su tela