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Zangrandi .

Pittore Scultore

Zangrandi . nasce a Quinzano (Verona) nel 1928 scomparso nel 1999 ha operato in Veneto nella specifica di Corrente figurativa .

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Zangrandi  .
Biografia Critiche Mostre Informazioni
Domenico Zangrandi pittore, scultore e musicista nasce 08 giugno 1928 a Quinzano (Verona). E' mancato il 21 febbraio del 1999. Dopo la sua scomparsa le sue opere continuano ad essere protagoniste in mostre che rappresentano tutto il suo percorso artistico.
Le sue opere, pittoriche-grafiche e scultoree fanno parte di collezioni pubbliche e private italiane e straniere, in particolare in Sud America, Stati Uniti, Francia, Belgio e Germania. Sono esposte presso musei, conventi, chiese.

"Autoritratto" - 1978 - olio su cartoncino telato - cm 50x60 


"Zangrandi ha una personalità poliedrica, sperimenta prima la pittura con cui realizza, con eleganza ed originalità d’esecuzione opere dai differenti stili pittorici, per giungere alla fase scultorea dove lavora diversi materiali, tra cui il bronzo; esamina la sua curiosità approdando alla grafica che gli permette di realizzare notevoli disegni a sanguigna, acqueforti, puntasecca. La vita artistica di Zangrandi è sempre in evoluzione, un percorso pittorico che analizza ed interpreta la figura umana secondo tematiche differenti. Scenari quotidiani si aprono alla vista dell’osservatore che rimane affascinato da un'opera d’arte che presenta equilibrio compositivo, segni incisivi evidenziano sfondi religiosi, familiari, e sociali." 
Archivio Monografico dell'Arte Italiana.

La moglie dell'artista Zangrandi, Nerea Marcanti

La moglie Nerea Marcanti dona l'opera di suo marito Domenico Zangrandi (1928-1999) a PAPA FRANCESCO il 04 marzo 2014. L'opera dal titolo "San Francesco e il lebbroso" si trova presso l'appartamento del Papa, la casa di Santa Marta di Roma.

"San Francesco e il lebbroso" - 1984






Nel 1984, lo stesso Domenico Zangrandi, ancora in vita, dona un'opera a Giovanni Paolo II. La scultura, un crocifisso realizzato in bronzo, che ancora oggi è conservato presso i Musei Vaticani.

Le opere dell'artista Zangrandi sono tuttora apprezzate dalla critica, dai galleristi, dai collezionisti non solo italiani ma anche stranieri, si trovano presso chiese nella città di Verona, in collezioni private italiane e straniere.


1980 - Città del Vaticano, sala Nervi, l'artista Domenico Zangrandi incontra Giovanni Paolo II
Con l'artista Zangrandi sono presenti: la moglie Nerea e l'amico Comboniano Padre Cirillo Tescaroli.



Guarda il video delle opere di Zangrandi (1928/1999).





Allievo dell’Accademia “Cignaroli” e seguito dai maestri Antonio Nardi, Nurdio Trentini ed Egidio Girelli, Domenico Zangrandi acquisisce sin dalla giovinezza riconoscimenti artistici che designano il suo giovane talento. Inizia ad esporre le sue opere negli anni '40 in mostre personali e collettive in diverse città del Veneto. Nel 1948 allestisce la sua prima mostra personale presso la "Casa di Giulietta" a Verona.
La conoscenza con autori affermati, compositori musicali, personaggi del cinema e del Teatro arricchisce la sua creatività che si sviluppa verso la realizzazione di opere originali dalle evidenti caratteristiche espressive.
Nel campo musicale Zangrandi compone differenti musiche, scrive una 'Marcia funebre' dedicata e scritta per la morte di una sorella, contemporaneamente realizza opere pittoriche dal richiamo surrealista.
 
Per un decennio Zangrandi si allontana da ogni forma artistica, rifugia la sua passione in un luogo solitario che trova spiegazione e risposta negli anni Sessanta, anno in cui  riprende la sua attività d'artista. Nel lungo periodo di silenzi artistici Zangrandi scrive un suo pensiero:    
"Un tempo fui gallo cantore/ di vita e di piaceri. / Incurante se ciò fosse bene o male, /godetti in assoluta libertà / delle gioie che mi offrirono e, da quella coppa giovanile,/(ancora molto acerba), / bevvi tutto il nettare/ fino alla consumazione./ M'illusi d'esser quercia ben piantata/ finché il fato/scosse come un uragano/ le bionde fronde/ e, in un sol colpo l'abbatté! / L'urto fu tremendo/ e la parata non fu certo facile! A lungo mi chiesi il perché di tanta violenza/ e a quale scopo...! Ma un giorno tutto mi si rivelò/ e capii, che quello/ fu un ennesimo avvertimento: /poiché, Colui che governa / intendeva farmi cambiar via. / Così volle e accettai. / Deposta cresta e fronde, / per castigare tanto cinico ardore, / mi pose in un pollaio e lì, solo, / mi lasciò a meditare sul mio passato."
Domenico Zangrandi


Dagli anni '70 si dedica alla scultura, principalmente in bronzo, cimenta la sua passione per il disegno nella grafica sperimentando puntasecca, acqueforti, disegni a sanguigna. 
Durante l’ultimo periodo della sua vita l'artista Zangrandi ritorna ad una ricerca nuova della forma e del colore. Moltissime sono le mostre a cui partecipa, l’ultima delle quali – personale e retrospettiva – nella splendida sala della Gran Guardia in Verona. Le sue opere continuano ad essere esposte e presentate in mostre personali ricevono continuamente segnalazioni, premi ed apprezzamenti importanti. 

"Giocatori di bocce" - metà anni cinquanta


 Pitture, sculture e monumenti principali:
- Nel 1964 esegue una Via Crucis per la Chiesa Cimiteriale di Quinzano Veronese, prepara il bozzetto per il Monumento ai Caduti: un trittico eseguito in mosaico realizzato nel 1968 e presentato a Quinzano (Verona) nello stesso anno.
- Nel 1968 realizza un’altra Via Crucis per l’Ospedale di Bussolengo (Verona).
- Esegue un trittico per la Chiesa dell'Ospedale Civile di Bussolengo (Verona) e una Via Crucis per la Chiesa di S. Maria Ausiliatrice in Verona.
- Nel 1971 vince un concorso nazionale eseguendo i cartoni per un'opera in ferro battuto, m 12x6, esposta presso l'Istituto Tecnico «M. Minghetti» di Legnago (Verona).
- Nel 1978 Zangrandi realizza due grandi Crocifissi in bronzo, uno per i Musei Vaticani e l'altro per il Convento delle Suore Calasanziane di Firenze. Su commissione dei Frati Francescani realizza una vetrata della Cappella del Cenacolo a S. Maria degli Angeli ad Assisi.
- La capacità espressiva della sua spiritualità varca i confini italiani realizzando una Via Crucis per la Missione Cattolica di Quito in Ecuador, e dei quadri per la Chiesa di Teresina in Brasile.

"Donna alla finestra"                                          
bronzo - cm 21x46,5x60                                     "Nudi al mare" - 1989
     

"Terremoto nel Friuli" - 1981 - olio su tela

olio su tela










Via Crucis realizzata dall'artista Zangrandi: 14 stazioni: 


          

     


        


 





 

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Le opere di Zangrandi .
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